Wo Long: Fallen Dynasty è migliorato tanto rispetto alla prima demo | Provato
Abbiamo provato una nuova versione dell'action di Team Ninja che presenta molti cambiamenti rispetto la prima demo
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Team Ninja
- Produttore: Koei Tecmo
- Distributore: Koei Tecmo
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Soulslike
- Data di uscita: 03 marzo 2023
MILANO – Non sono passati nemmeno due mesi da quando Wo Long: Fallen Dynasty è apparso in forma giocabile con una demo temporanea sugli store di PlayStation e Xbox. Approfittando di questa prima versione, vi avevamo raccontato delle nostre impressioni su questo nuovo titolo di Team Ninja, che poi molti altri appassionati hanno avuto modo di provare. Il gioco era stato annunciato durante la scorsa estate nello showcase di Xbox e presentato un po’ come l’erede più action di Nioh, ma con un’ambientazione diversa.
Di recente è stata annunciata anche la data di lancio ufficiale del titolo, che uscirà il prossimo 3 marzo su PC, PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series S/X; ma, soprattutto, al lancio il gioco sarà su Game Pass. A pochi mesi dall’uscita, abbiamo provato una nuova versione giocabile di Wo Long: Fallen Dynasty, che si presenta già con alcuni importanti cambiamenti rispetto a quanto provato in precedenza.
Una struttura familiare
Per quanto i primi trailer di Wo Long: Fallen Dynasty (già preordinabile su Amazon) avessero dato l'impressione di mappe più aperte e collegate tra loro, la prima demo uscita a settembre ha fugato ogni dubbio, mostrando una struttura molto simile a quelle viste nei due Nioh. Ogni area di gioco è fine a sé stessa e probabilmente sarà possibile selezionarla da un menu posto sulla mappa del mondo come avveniva sia in Nioh che nel recente Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin.
Anche la nuova area da noi provata aveva questa struttura – anzi, era anche più piccola rispetto a quella della prima demo, dato che il tempo medio per completarla durante la prima run è stato di circa mezz’ora. L’ambientazione era quella di un’area di montagna desolata, solo con rocce e sabbia a perdita d'occhio e priva di vegetazione se non per qualche pianta ormai appassita. Tra i nemici non vi erano grosse novità presenti: tolti i classici soldati e zombie, c'erano dei porcospini demoniaci in grado di coprirsi di fiamme e un boss finale rappresentato da un enorme, mostruoso cinghiale.
Nonostante l’area chiusa e poco vasta, abbiamo molto apprezzato il level design, che valorizza appieno le nuove capacità motorie del nostro personaggio.
Ci saranno infatti percorsi alternativi che sfrutteranno la possibilità di saltare per variare l’approccio contro i nemici, così da evitare scontri diretti e prenderli di sorpresa. In questo modo si valorizzeranno anche le diverse build che sarà possibile creare all’interno del gioco. Quella testata, poi, era un’area piccola, ma immaginiamo una ancor maggior varietà in quelle più grandi e importanti.
Presente anche in questa mappa il nuovo sistema di morale, che permette di conquistare aree posizionando la propria bandiera (che fungerà anche da falò di questo titolo) così da far salire il proprio livello di morale ed essere più efficaci in battaglia.
Ogni nemico ha infatti a sua volta un livello di morale: più sarà ampio il divario tra il nostro e quello dell’avversario e più sarà per noi difficile batterlo. Al contrario, sarà invece molto semplice sconfiggere nemici con un livello di morale più basso del nostro.
Nella versione finale del gioco dovremo poi analizzare per bene quanto questo nuovo sistema andrà ad impattare sulla progressione del nostro personaggio; questa permette un avanzamento di livello sulla base delle cinque statistiche che rappresentano altrettanti elementi della cultura cinese, su cui poi saranno basate le varie build del titolo.
Anche l’equipaggiamento influenzerà le statistiche del nostro alter ego virtuale e da quanto visto nella seconda demo sembra che il loot non sarà più troppo casuale o abbondante come avveniva in Nioh: rigiocando più volte la stessa demo abbiamo sempre trovato le stesse armi e gli stessi oggetti nei medesimi punti. Ci auguriamo dunque di non dover continuamente fare pulizia di armi e armature inutili come avveniva nei precedenti giochi del Team Ninja.
Wo Long: Fallen Dynasty e I suoi nuovi cambiamenti
La cosa che più ci ha stupito di questa nuova versione di prova di Wo Long: Fallen Dynasty (se interessati, potete già prenotarlo su Amazon) è l’implementazione di diverse caratteristiche significative, che ci avevano lasciato dubbiosi durante la prima prova del gioco.
A Team Ninja va dunque il merito di essere stato in così breve tempo in grado di modificare e ottimizzare alcuni aspetti fondamentali del gameplay; ad esempio, uno degli elementi più fastidiosi della prima demo era l’utilizzo della stamina (o barra del Qi visto che siamo in Cina, se preferite).
In Wo Long: Fallen Dynasty la barra della stamina può essere sia positiva che negativa ed essa viene usata praticamente per qualsiasi manovra, tra attacchi pesanti e speciali, schivate, parate e magie. Nella demo di settembre la stamina si esauriva in pochi attimi e bastava essere toccati dai nemici per finire storditi per lungo tempo. L’unico modo per ripristinarla era usare attacchi normali. Questo aspetto non è cambiato, ma ora la barra si consuma molto più lentamente ed è molto più facile recuperare stamina attaccando, così da tornare subito con la barra in positivo e poter usare qualche attacco speciale.
Inoltre ora, in caso di stordimento, il nostro personaggio si riprenderà molto più facilmente; in questo modo sarà possibile attaccare in modo più vario senza avere la costante ansia di andare completamente in negativo con la stamina: basterà infatti alternare gli attacchi in modo saggio per non avere problemi.
Altro importante cambiamento riguarda il contrattacco rapido, che nella prima demo aveva un tempismo sballato e di difficile intuizione. Adesso servirà sempre un certo tempismo nell’esecuzione, ma basterà premere il tasto per deviare un attimo prima di essere colpiti (cosa non sempre scontata nella versione precedente), rendendo l’azione molto più semplice da effettuare.
Altro aspetto che abbiamo potuto verificare con maggior attenzione riguarda le build che è possibile creare con i personaggi. Nella demo c’erano cinque build già pronte, ognuna per ciascun singolo elemento. Avevamo in precedenza provato quella di Fuoco, basata sull’attacco, che adesso è ancora più potente ed efficace in battaglia, e quella del Legno, focalizzata sul supporto degli alleati.
In quest’occasione ci siamo focalizzati invece su quella di Metallo, il cui focus è sul debuff dei nemici con attacchi magici basati sul veleno e sul rallentamento. Oltre a ciò questa build possiede un buon bilanciamento tra attacco e difesa, che la rende molto efficace e versatile in qualsiasi situazione.
La build del personaggio d’Acqua è basata invece sullo stealth, grazie anche a una magia in grado di rendere il personaggio invisibile – a meno che non si corra contro il nemico, che in quel caso sentirà i nostri passi. Con questa build abbiamo ripulito l’area quasi senza combattere: questo, grazie alla potenza delle sue esecuzioni, in grado di eliminare anche un nemico imponente, una sorta di orco enorme dotato di martello a due mani, sconfitto con una singola esecuzione dall’alto, cosa impossibile da effettuare con le altre build che abbiamo provato.
Essendo molto agile e con poca difesa, la build dell’Acqua soffre particolarmente gli scontri diretti, come ad esempio con il boss cinghiale, in grado di infliggere molto più danno al nostro personaggio. Fortunatamente, le magie basate sul ghiaccio sanno essere un ottimo strumento per attaccare con il minimo rischio; in particolare, la pioggia di ghiaccio era capace di causare gravi danni e di riempire facilmente la barra dello stordimento avversaria.
La build dell'elemento Terra ci è sembrata la più forte, dato che è basata sulla difesa, ma allo stesso tempo ci rende anche in grado di fare molto male, specialmente utilizzando armi pesanti come l’alabarda. Dotata di una magia capace di potenziare ulteriormente la difesa e di altre in grado di rallentare e infliggere danno ai nemici su una vasta area e costantemente, questa build ci ha permesso di distruggere con facilità qualsiasi avversario, compreso il boss di fine demo, da cui abbiamo subito molti meno danni anche quando colpiti in pieno.
Tra le altre modifiche ci è sembrato che anche la velocità con cui si bevono le pozioni di cura sia stata migliorata. Inoltre, le bestie sacre evocabili ci sono parse più bilanciate e meno potenti rispetto al passato, quando erano molto più efficaci e distruttive. Adesso fanno il loro lavoro, ma non sono più forti in maniera esagerata.
Wo Long: Fallen Dynasty in questa nuova prova ci ha dunque confermato la grande varietà di build che è possibile creare e che immaginiamo sarà ancora più elevata nella versione finale del titolo. È infatti chiaro che avremo ampia libertà nella creazione della nostra build personale: non dovremo focalizzarci per forza su un singolo elemento, ma potremo anche potenziarne due o tre insieme per creare la build dei nostri sogni.
A questo aggiungete l’equipaggiamento, gli incantesimi, le mosse speciale e, infine, le bestie sacre e il nuovo titolo di Team Ninja dimostra di avere un grande potenziale per quanto riguarda le opzioni di personalizzazione e di crescita del proprio guerriero.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Combat system veloce e molto vario
-
Migliorato il sistema di utilizzo della stamina
-
I contrattacchi sono ora più semplici da eseguire
-
Il gioco è stato bilanciato meglio in molti aspetti
Contro
-
Struttura troppo simile a Nioh
-
Da capire quanto sarà importante il rapporto tra progressione del personaggio e il sistema di morale nel bilanciamento degli scontri
Commento
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