Wizard of Legend 2 è una spietata scuola per novelli maghi
Wizard of Legends 2 è un action roguelite frenetico e spietato, ideale per chi ha allenato i suoi riflessi e la sua pazienza su Hades: lo abbiamo testato.
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a cura di Daniele Spelta
Redattore
In sintesi
- Un action isometrico veloce, complicato e soprattutto divertente
- I contenuti non sono moltissimi in questo accesso anticipato
- C'è sempre la sensazione di fare meglio ad ogni run
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Dead Mage
- Produttore: Humble Games
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Roguelite
- Data di uscita: 3 ottobre 2024 (Accesso Anticipato)
Le centinaia di ore passate su Hades e sul suo seguito non vi sono sufficienti? Non siete ancora stanchi di schivare, colpire, morire e ritentare di nuovo?
Allora quello che state cercando potrebbe essere proprio la scuola dei maghi di Wizard of Legend 2, action roguelite isometrico sviluppato Dead Mage, un gioco tanto crudele quanto ricco di soddisfazioni, arrivato da poco in Early Access su Steam.
Ci siamo tuffavi tra le sue meccaniche per vedere com'è e vi raccontiamo come è andata.
Test your might
Wizard of Legend 2 è un titolo che va subito al sodo, senza fronzoli, orpelli o prolisse introduzioni. Ad esempio, la storia è praticamente assente. C’è una rapida presentazione della scuola di magia e delle prove che si devono superare, ma poi si indossa subito la tunica e ci si tuffa all’interno di diaboliche arene zeppe di nemici di ogni tipo, sperando di durare il più possibile.
Il loop di gioco diventa chiaro dopo un paio di run, quando vengono introdotti poco alla volta tutti quei sistemi di upgrade e di progressione tipici dei roguelite.
A meno che non abbiate vissuto in una caverna negli ultimi dieci anni, ben sapete quanto questo genere sia inflazionato e come abbia contaminato spazi prima ad esso preclusi.
In un ambiente videoludico oramai saturo di titoli di questo tipo, sono necessarie delle qualità superiori alla media per spiccare, e serve dare delle motivazioni al giocatore per non farlo scappare da quel ciclo costante di morte e ritorno che caratterizza questo genere di opere.
Per fortuna Wizard of Legend 2 possiede una delle caratteristiche fondamentali per determinare il potenziale successo di un rogueliete: diverte come pochi altri. Pad alla mano, è un action veloce, tanto immediato quanto tecnico e che mette a dura prova i riflessi in ogni momento.
A questo elemento di base si unisce poi quella sensazione di fare meglio ad ogni partita, quei piccoli passi in avanti che spingono a provare un’altra volta, anche dopo una sfortunata combinazione casuale fra nemici, upgrade e arene.
Scegli e costruisci il tuo eroe
Il viaggio comincia con la scelta del proprio mago e dell'archetipo elementale. Ogni personaggio ha inizialmente a disposizione tre attacchi – base, standard e speciale – collegati agli elementi del fuoco, del fulmine, dell’acqua, del ghiaccio, della terra e del vento.
I primi tentativi sono sempre dei fallimenti. I punti salute sono pochi, le tre abilità mal si sposano tra di loro, quella palla di fuoco è troppo lenta per avere la meglio su una ondata di non-morti e quello scrigno non nascondeva un prezioso bottino, ma era solo un letale Mimic. La sconfitta non è però mai vana.
Poco alla volta si prende confidenza con i pattern dei nemici, si impara a gestire al meglio le combinazioni fra gli attacchi e le schivate e soprattutto si iniziano a raccogliere delle risorse da spendere nell’hub centrale per acquistare nuovi potenziamenti da sfruttare nelle run successive.
Migliorarsi un passo alla volta
In questa area centrale sono presenti vari NPC con cui parlare e che, se lautamente pagati, elargiscono preziosi equipaggiamenti per migliorare la build.
Naturalmente ci sono nuovi attacchi da sbloccare, degli Arcana sempre più potenti e variegati, capaci di creare sinergie davvero devastanti e che si adeguano alla perfezione per supportare i vari stili di gioco.
Ad esempio, noi abbiamo molto apprezzato la spada di ghiaccio, veloce nel colpire e capace di immobilizzare i nemici per qualche secondo. A questo potere abbiamo poi unito un dragone elettrico e abbiamo completato il pacchetto con un’onda gelida che paralizzava chiunque si parasse davanti a noi.
Come se non bastasse, dopo una lunga serie di fendenti, questo attacco si trasformava in una letale finisher che faceva piovere sul campo di battaglia delle stalattiti e che ci rendeva invincibili per qualche secondo.
Al momento del lancio sono presenti circa cinque Arcana per ogni elemento, una quantità di attacchi sufficiente per dar vita a impressionanti spettacoli distruttivi, ma che comunque andrà necessariamente aumentata nel corso dello sviluppo per garantire quella necessaria longevità al titolo.
Oltre agli Arcana, le risorse possono anche essere spese per acquistare medaglioni, rune e reliquie, bonus passivi fondamentali per alzare le chance future di successo. Anche in questo ambito le scelte per adesso sono limitate, ma aggiungono un pizzico di strategia e di pianificazione.
Ci sono talismani che semplicemente allungano la barra della salute, altri che rendono più veloce il personaggio e anche upgrade che aumentano i danni inflitti da certi elementi, migliorie davvero utili e che permettono sinergie ancora più letali.
Economia circolare
Oltre che fra le varie run, la progressione avviene anche all’interno della stessa partita. I livelli sono infatti disseminati di segreti di ogni genere, come forzieri contenenti monete, altari per recuperare energie o per potenziare le magie e anche svariate tipologie di mercanti che vendono ogni tipo di diavoleria – come Arcana da aggiungere all’arsenale e anche preziosi aiuti come mani infuocate, pozioni o anche strambi cuscini in grado di respingere i proiettili dei nemici.
Grazie al denaro accumulato, in una delle nostre migliori run eravamo diventati dei maghi inarrestabili, con tanto di mantello che dava fuoco ai mostri quando eseguivamo una schivata, una saetta che attraeva a noi gli avversari, un’ascia eterea che colpiva in melee chiunque ci si avvicinasse e una magica runa che ripristinava i punti saluti quando andavamo a segno con i colpo.
Non male, insomma.
Orgogliosi del nostro outfit, pieni di hybris e rapiti da quell’azione frenetica e da un ritmo incalzante, non ci eravamo però accorti di aver imboccato un portale segreto, un passaggio verso un’altra dimensione e sinonimo dell’ennesimo game over.
Questa volta la corsa si era interrotta in una sezione platform spietata, dove i salti dovevano essere coordinati alla perfezione per evitare i precipizi e per schivare gli attacchi di quelli strani esseri mai visti prima di allora.
Quando si impegna, Wizard of Legend 2 sa essere un gioco davvero spietato, purtroppo non sempre per i motivi giusti.
Come in tutti i roguelite, è sempre presente una certa aleatorietà e la difficoltà varia molto in base agli upgrade casuali scovati durante la run.
Alle volte si trovano dei potenziamenti che ben si integrano con gli Arcana già in possesso del nostro mago, altre volte i forzieri non contengono praticamente nulla e i mercati hanno a loro disposizione solo qualche pozione curativa o delle magie che semplicemente si sostituiscono all’arsenale già a nostra disposizione.
Errori di gioventù
Questo fattore è intrinseco alla natura del gioco, così come una certa confusione che si viene a generare quando tutto il monitor è invaso da esplosioni, raggi e scheletri che saltano in aria.
Al contrario, quello su cui il team di sviluppo dovrà concentrare i maggiori i suoi sforzi è la scarsa precisione dei comandi. Spesso abbiamo infatti avuto la sensazione che le magie lanciate seguissero delle traiettorie semplicemente errate o che ci fosse un leggero ritardo nella risposta degli input, piccoli difetti che fanno la differenza tra la vita o la morte in un gioco così complicato.
Nonostante questi errori di gioventù, Wizard of Legend 2 è uno di quei giochi dove una run tira l’altra. I livelli sono dei piccoli labirinti, la varietà dei nemici è già più che buona, ci sono tantissimi segreti da scoprire e la velocità con cui si ritorna in gioco dopo l’ennesimo KO aumenta la voglia di cimentarsi in una nuova prova.
L’apice, come è giusto che sia, viene raggiunto durante le battaglie contro i boss e i maghi rivali. Questi duelli sono degli avvincenti uno contro uno all’ultimo sangue, dove è fondamentale imparare i pattern avversari e sfruttare i punti di debolezza dei rivali.
Abbiamo inoltre molto apprezzato la gestione della difficoltà, che non si basa su scorciatoie come colpi che tolgono tre quarti dei punti salute o su combo che semplicemente non si possono schivare.
Se proprio dovessimo trovare un difetto alle boss fight, è che non ce ne sono abbastanza. La questione contenuti è centrale quando si parla di Early Access, soprattutto quando si parla di un seguito.
Allo stato attuale, Wizard of Legend 2 è un’esperienza piuttosto contenuta, ci sono solo due biomi e anche le pagine degli Arcana dovranno essere per forza arricchite nei prossimi mesi – una necessità che emerge con maggiore forza se si fa un confronto con quelli presenti nel primo capitolo.
Personalmente, non ci sentiamo però di criticare troppo Wizard of Legend 2 sotto questo punto di vista, gli accessi anticipati servono proprio per aggiungere nuovi contenuti in corso d’opera e per limare i difetti che emergono in questa fase.
Anzi, volendo spezzare una lancia a favore di Wizard of Legend 2, già da ora è presente la co-op per due giocatori, sia in locale che online, mentre in futuro le partite potranno ospitare fino ad un massimo di quattro maghi.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Gameplay semplice e divertente, ma con un pizzico di profondità.
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Il sistema di progressione premia ogni sforzo.
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Gli Arcana permettono di costruire svariate build con cui sperimentare.
Contro
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Il gioco necessità di qualche contenuto aggiuntivo.
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Qualche imprecisione di troppo nei comandi.
Commento
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