Wandering Sword | Provato l'RPG tattico retrò dalla Cina
Dopo la nostra prova di Wandering Sword sono emerse alcune criticità che mettono in discussione la buona riuscita del titolo, nonostante i buoni spunti del sistema di combattimento.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: The Swordman Studio
- Produttore: Spiral Up Games
- Distributore: Spiral Up Games
- Piattaforme: PC
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: TBA 2023
Non ci sono grossi dubbi sul fatto che la Cina sarà nei prossimi anni tra i più grandi e rilevanti produttori di videogiochi al mondo. Non lo diciamo per Wandering Sword, sia chiaro, ma è piuttosto evidente che dopo i primi timidi passi nell'industria sempre dominata dai grandi nomi, si sia adesso entrati in una seconda fase dove si iniziano a intravedere discreti progetti in grado di poter competere con quelli creati dai veterani.
Non tutti però hanno iniziato a proporre qualcosa di davvero autentico e, sebbene anche questo settore sia vittime di mode, reiterazioni e scopiazzature, all'orizzonte si inizia scorgere qualche titolo interessante che non sappia di già visto. Detto ciò, anche il sottobosco indie della Cina è in grande fermento, e Wandering Sword potrebbe essere uno di quei classici esempi che potranno fare la gioia di chi ama i JRPG tattici di un tempo.
Il progetto in sviluppo presso The Swordman Studio ha tutta l'intenzione di proseguire sulla stessa scia dei titoli HD-2D messi in rilievo da Square Enix, e se recentemente avete messo le mani su quella magnifica perla che risponde al nome di Triangle Strategy (ecco su Amazon la spettacolare Tactician's Limited Edition), probabilmente avrete degli ottimi motivi per attendere l'uscita di questo nuovo tattico cinese in arrivo nel corso dell'anno.
Wandering Sword e la vita errante dell'artista marziale
Se vi aspettate un RPG tattico asiatico sulla falsariga di alcuni grandi classici, che al contempo non dimentica i progressi compiuti dal genere in epoca moderna, e che tenta in qualche modo di introdurre nuovi elementi, allora Wandering Sword va considerato come uno di quei progetti su cui sarebbe il caso di porre la giusta attenzione.
Va tuttavia ammesso che si nota una certa inesperienza coi ritmi del genere, e che forse ci si dilungherà non poco durante le peregrinazioni previste nell'arco di tutto l'avventura. Abbiamo provato una porzione di gioco di Wandering Sword che ci ha fornito non pochi elementi per capire dove andrà a parare. E sospettiamo che non tutti siano realmente a fuoco per poter garantire un'avventura ben amalgamata e con tutti gli equilibri che invece ci si aspetterebbe.
Basterebbe già prendere in esame la narrazione, che appare più verbosa del solito e con orpelli che francamente lasciano perplessi (inoltre, il gioco non è localizzato in italiano). Lo si evince da certe linee di dialogo inconcludenti, prolisse, banali e inutili, che non aggiungono davvero nulla alla costruzione dei rapporti tra personaggi né tanto meno a delineare in modo più articolato la loro personalità e le motivazioni personali che li spingono ad agire in un determinato modo.
Quello che manca alla fase iniziale di Wandering Sword è proprio il giusto gancio, quella scintilla che dovrebbe accendere il grande fuoco della curiosità che dovrebbe motivare il giocatore a seguire le vicende narrate per un gran quantitativo di ore.
Vi basti sapere al momento che il protagonista è il classico mercenario che si ritrova coinvolto in una serie di eventi più grandi di lui, esattamente in uno spaccato storico che corrisponde all'era dei tumulti cinesi di metà degli anni Mille a.C..
Il nostro eroe, travolto da un destino infausto, si risveglia dal coma e si rende conto di essere stato protetto a accudito dalla gente di un villaggio. Da lì in poi dovrà ritrovare la propria strada e intraprendere un percorso in cui verrà forgiato nella mente e nello spirito, imparando e affinando le abilità delle arti marziali.
Way of the warrior
Nonostante l'impostazione di gioco che richiede l'uso di mouse e tastiera, un'interfaccia migliorabile e ancora da sfoltire per fornire al giocatore maggiore chiarezza visiva e meno confusione tra i menù, Wandering Sword è nei suoi sistemi di gioco che ha il meglio da offrire.
Sebbene aleggino ancora non pochi dubbi sullo sviluppo dei personaggi, sulla potenza delle tecniche, sul bilanciamento globale e sulle notevoli differenze che intercorrono tra i combattimenti tattici classici e quelli in tempo reale, c'è da dire che il titolo in sviluppo presso The Swordman Studio non ha intenzione di scopiazzare quanto si è già visto in innumerevoli giochi del genere.
Proprio quest'ultimo dettaglio legato alla tipologia delle battaglie sposta in modo netto il piatto della bilancia: se sceglierete i classici turni senza la barra del tempo, e dunque decidendo in tutto calma quali azioni portare a compimento, Wandering Sword si rivelerà nella media. Se al contrario darete spazio ai combattimenti in tempo reale, con una barra del tempo che progredisce e che fa attaccare i nemici mentre voi rimuginate, allora dovrete armarvi di tanta pazienza.
Al momento questa modalità appare sin troppo complicata per chi deve prendere confidenza coi colpi migliori, con le caratteristiche dei personaggi e con le azioni che si rivelano più efficaci di volta in volta. Poco male, perché la scelta può essere invertita in qualunque momento, senza che ci siano mai dei paletti a precludere il divertimento dell'utente che vuole prendersi i propri tempi.
A proposito di sviluppo del personaggio, gli autori hanno optato per una serie di tecniche da sbloccare, che appartengono a loro volta a delle categorie raffigurate tramite quelli che appaiono essere degli specifici Chakra in prossimità delle diverse zone del corpo.
I Meridian Points vanno accumulati dopo le battaglie e spesi al fine di sbloccare colpi ramificati nei rispettivi alberi delle abilità. Come dicevamo prima, forse andrebbe reso più chiaro ed efficiente prima dell'arrivo di Wandering Sword nei negozi digitali, ma già adesso risulta essere senz'altro stimolante e al contempo legato ai principi cardine della storia che si vuole raccontare.
Al contrario di quanto si possa pensare, è forse il comparto tecnico a destare maggiori preoccupazioni. I titoli sulla stessa falsariga stilistica si sono evoluti e hanno obiettivamente raggiunto dei livelli piuttosto alti, se si prendono in esame tutte le limitazioni che la pixel art comporta.
Wandering Sword si pone invece nelle retrovie rispetto ai migliori esponenti del genere, mostrando una resa piuttosto sommaria, soprattutto in scenari, terreni e su elementi di contorno.
Ha però una maggiore apertura rispetto a quei tattici in cui si alternano dialoghi e campi di battaglia, offrendo anche fasi di esplorazione in cui sono possibili peregrinazioni lungo le aree di gioco, quasi come a imitare le gesta di un guerriero errabondo e senza pace.
Ci sono tante buone caratteristiche che potrebbero far svettare Wandering Sword – ma, per essere sinceri fino in fondo con voi, temiamo che l'opera non abbia la forza necessaria per potersi proporre come un degno esponente del genere.
Versione provata: PC
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Buoni spunti del sistema di sviluppo
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Possibilità di combattere in tempo reale o a turni
Contro
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Dialoghi e storia poco convincenti
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Tecnicamente al di sotto della media
Commento
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