Unravel Two, provato il nuovo platform cooperativo di EA
Advertisement
a cura di Gottlieb
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Coldwood Interactive
- Produttore: EA
- Distributore: EA
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Data di uscita: Disponibile - 22 marzo 2019 Switch
Unravel Two inizia proprio dal trailer che abbiamo potuto vedere durante la conferenza di EA: una nave che attraversa la tempesta, un naufragio inevitabile, poi il ritrovamento di un nostro simile, dal colore azzurro, pronto ad aiutarci in questa avventura attraverso un fitto bosco. L’esperienza firmata da Coldwood riporta Yarny, la piccola creatura nata dal gomitolo rosso, in un’avventura fatta di appigli, utilizzi ingegnosi della propria corda di lana e azioni realizzate in simbiosi con il compagno di viaggio, per supportarsi a vicenda. Chiariamo subito, per i non amanti delle coop: è possibile utilizzare simultaneamente entrambi i personaggi, anche se così facendo viene meno il concetto basico dell’esperienza, che ricalca il successo avuto da A Way Out e chevi porterà a dover comunicare con chi vi sta accanto, per trovare la giusta sincronia e per indovinare il timing delle vostre azioni. D’altronde il platform pensato per Unravel Two è lineare, ma pieno di puzzle da risolvere, per lo più ambientali: sarete chiamati a dondolare con la vostra corda mentre il compagno rimarrà fisso in un punto a fare da perno in attesa che voi possiate raggiungere l’altro lato di uno strapiombo, oppure creare dei ponti sui quali rimbalzare, o ancora fare da leva su dei tronchi d’albero per permettere all’altro giocatore di raggiungere punti più in alto, altrimenti inarrivabili con il solo salto. La nostra prova, quindi, durata per lo più venti minuti, si è rivelata essere tutto ciò, comprese però alcune sessioni leggermente frustranti. Partiamo dal presupposto che siamo stati lanciati nell’esperienza di Unravel senza il benché minimo tutorial, se non accompagnati da qualche suggerimento durante il gioco: questo ci ha portati a dover andare a tentoni in svariate occasioni, sia nell’intuire cosa avremmo potuto fare con i nostri Yarny sia come quell’azione andava compiuta. È chiaro che avendo con noi l’esperienza del primo capitolo siamo stati avvantaggiati nel suggerire al nostro collega che azioni compiere in determinati momenti, così come è indubbio che nella versione finale di Unravel Two il giocatore possa essere messo in condizioni più agevoli per compiere le sue azioni.
Unravel Two, per come si è presentato nel suo primo capitolo, ci è sembrato fin troppo scolastico. Non ci sono le sferzate di genialità che ci saremmo aspettati e l’intera esperienza si rivela essere un platform molto lineare – com’è logico aspettarsi per il genere, sia chiaro – e con poche idee dalla sua. Ci abbiamo rivisto un po’ di Never Alone, oltre a Ori per quanto riguarda l’ambientazione e lo stile, che restano molto ispirati. Un paio di ispirazioni che però andavano infarcite e rimpinguate con qualche proposta accattivante: c’è pur sempre da dire che giocarsi tutte le cartucce nel primo capitolo non è mai consigliato e siamo sicuri che Unravel Two riuscirà a offrire momenti appassionanti e coinvolgenti. D’altronde, come spiegato anche dal team di sviluppo, l’intenzione è quella di creare un’esperienza avvolgente e carica di emozioni, energia e con la quale possiate empatizzare. Il rapporto tra i due Yarnys sicuramente andrà a intensificarsi e se all’inizio dovremo accontentarci di un semplice toccarsi le rispettive mani, col tempo acquisirà indubbiamente valore anche la possibilità di fondersi, aspetto del gameplay che aumenta la cooperatività e che spesso vi permetterà anche di recuperare il vostro compagno di gioco, rimasto eventualmente più indietro di voi. Basterà riavvolgere il filo e vi ritroverete insieme, di nuovo legati.
Art direction affascinante
Buone idee di coop
Unravel Two, come già detto, è disponibile dalla giornata di oggi al prezzo di 19,99 euro per Xbox One, PlayStation 4 e PC, tramite la piattaforma Origin. Nei prossimi giorni avremo la possibilità di arrivare fino in fondo a questa esperienza, che per adesso ci ha convinti a metà: da un lato abbiamo apprezzato lo stile artistico, com’è giusto che sia, ma dall’altro c’è un’idea poco sviluppata per una coop e un paltform fin troppo scolastico. La speranza è che Unravel Two non voglia portare a casa un compitino, ma che voglia ispirarci e meravigliarci anche stavolta, così come fatto nel 2015.
Advertisement