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Unknown 9: Awakening, il fascino stealth basterà?

Abbiamo avuto occasione di provare per due ore Unknown 9: Awakening, titolo pubblicato da Bandai Namco che fa parte di un vasto universo espanso.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Unknown 9: Awakening
Unknown 9: Awakening
  • Sviluppatore: Reflector
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , XSX , PS5 , PS4 , XONE
  • Generi: Action Adventure
  • Data di uscita: Autunno 2024

MILANO – Negli ultimi anni abbiamo visto nascere diverse opere transmediali, ossia divise in vari media, con l’intento di raccontare una grande storia oppure tante storie diverse, ma tutte collegate da un filo conduttore. Un esempio è stato Final Fantasy XV, diviso tra film, anime e altri videogiochi spin-off – anche se, come sappiamo, l’esperimento non è finito benissimo. Di recente però Bandai Namco ha presentato il videogioco Unknown 9: Awakening, titolo che fa appunto parte di un grosso universo narrativo che si estende su diversi media.

A occuparsi del videogioco è lo studio canadese Reflector Entertainment, facente parte di Bandai Namco, che ha sin da subito immaginato l’universo narrativo di Unknown 9 come transmediale e composto da tante parti.

Oltre al videogioco, infatti, esistono (o sono in dirittura d’arrivo) una trilogia di libri, un podcast narrativo e una serie di fumetti. Purtroppo nessuna di queste opere è ancora arrivata in Italia, ma l’universo di Unknown 9 farà il suo debutto nel nostro Paese proprio con il videogioco Awakening il prossimo 18 ottobre, su PS4 e 5, Xbox Series S e X e PC.

A circa un mese dall’arrivo sul mercato siamo stati negli uffici di Bandai Namco per poter provare ben due ore di gioco di Unknown 9: Awakening e farci una prima idea della qualità del titolo. Vediamo com'è andata.

L’universo di Unknown 9

Se l’idea che il videogioco faccia parte di un universo transmediale vi spaventa e pensate sia poco comprensibile per un neofita, non preoccupatevi: Unknown 9: Awakening (già preodinabile su Amazon) è pensato per essere un entry point dell’intera saga e sin dai primi minuti di gioco vi verrà spiegata ogni cosa dell’ambientazione.

Nel gioco vestiremo i panni di Haroona, interpretata da Anya Chalotra (la Yennefer di The Witcher di Netflix), una Quaestor, ossia un individuo nato con dei poteri speciali che le permettono di accedere al Rovescio, una sorta di dimensione parallela alla nostra da cui è possibile attingere a forze sovrannaturali molto potenti.

Alla base di questo mondo ci sono nove individui misteriosi, appunto gli Unknown 9 del titolo (tradotti come i Nove Ignoti), dotati di conoscenze avanzatissime appartenute a un’antica civiltà. Ogni volta che uno di questi individui condivide le sue conoscenze con l’umanità, questa fa un salto tecnologico enorme – e per questo motivo, con il tempo, gli Unknown 9 hanno iniziato a essere venerati come delle divinità.

L’enorme conoscenza che queste nove figure detengono però fa gola a molti e via via si sono formate diverse fazioni a caccia del loro potere. Due in particolare vogliono scoprire le identità dei nove e carpire il loro sapere: gli Ascendenti e la Leap Year Society.

Quest’ultima ha l’obiettivo di guidare la civiltà umana verso la conoscenza ed è molto attiva nel cercare fonti di sapere antico sparse per il mondo e nel preservarle in modo che non vengano usate per scopi malvagi.

La protagonista è dotata di poteri soprannaturali che le danno una grossa mano nelle fasi stealth, che sono preponderanti.
Gli Ascendenti invece sono nati da una violenta scissione con la Leap Year Society e, guidati da Vincent Lichter, il loro scopo è sì quello di usare le antiche conoscenze per far evolvere l’umanità, ma per farlo non si fanno scrupoli, essendo disposti a pagare qualsiasi prezzo. Haroona inizia il suo viaggio proprio per cercare Vincent e vendicarsi, anche se nella nostra prova non veniva spiegato il motivo di questa vendetta, non avendo noi potuto vedere il prologo della storia.

Le vicende che vedono coinvolte la nostra protagonista si collocano a grandi linee all’inizio del 1900, in India. Qui Haroona verrà subito attaccata da alcuni agenti degli Ascendenti che le stanno dando la caccia. Costretta a fuggire dalla città, viene aiutata da Luther, un vecchio americano armato di revolver appartenente alla Leap Year Society.

Il loro biglietto per sfuggire agli inseguitori è prendere la Morning Star, un dirigibile tecnologicamente avanzato che permetterà ai due di visitare il mondo nel tentativo di fermare Victor e il resto degli Ascendenti nella loro ricerca di antichi saperi legati al Rovescio e ai Nove Ignoti.

Riuscire a prendere il dirigibile non sarà facile, in quanto questo è sorvegliato da una nutrita pattuglia degli Ascendenti, e Haroona dovrà sfruttare al meglio i suoi poteri per superare le situazioni più pericolose e fuggire a bordo dell'aerostato.

La nostra prova si è conclusa proprio con la fuga dei due personaggi a bordo della Morning Star, lasciandoci piuttosto incuriositi in merito alla storia e ai tanti elementi dell’universo narrativo tratteggiato in Unknown 9: Awakening. La trama ha sicuramente del potenziale, ma è ancora presto per capire come si evolverà e quanto poi sarà valida nel suo complesso.

Da quanto sappiamo, però, il gioco sarà focalizzato proprio sull’elemento narrativo e la sua longevità non andrà oltre le 10 -12 ore; un punto che per noi potrebbe essere positivo, rispetto a tanti titoli che durano molto di più ma di fatto vedono l’aggiunta di parti superflue e poco interessanti solo per aumentare il conteggio delle ore. Punto positivo a patto – ovviamente – che la qualità della narrativa sia all’altezza delle sue premesse.

Stealth e poteri

Date le premesse narrative, appare ovvio che i poteri posseduti da Haroona saranno fondamentali anche nel gameplay di Unknown 9: Awakening. Grazie alle sue capacità legate alla dimensione del Rovescio, la ragazza avrà molte abilità speciali che potranno essere utilizzate a seconda della situazione. Un esempio è una speciale visuale che le permette di vedere attraverso i muri e di evidenziare alcuni oggetti speciali o persone ostili; a livello pratico possiamo dire che si tratta di una sorta di Occhio dell’Aquila di Assassin’s Creed.

Oltre a questo, però, Haroona potrà anche diventare invisibile e, soprattutto, possedere i nemici per alcuni secondi. Questa capacità viene chiamata Attraversamento ed è il potere su cui faremo maggior affidamento durante il gioco. Basterà infatti avere un nemico nella nostra visuale per poterlo possedere e poi muoverlo a nostro piacimento.

In realtà, nella prova non ci è stata concessa chissà quale libertà di azione: alla fine potevamo solo usare un attacco da indirizzare contro altri nemici o contro specifici oggetti, come ad esempio dei barili esplosivi.

L’Attraversamento ha comunque dei limiti: il tempo a nostra disposizione, una volta preso il possesso di qualcuno, è limitato ad alcuni secondi e inizialmente avremo soltanto un punto da utilizzare per sfruttare questo potere, dopodiché sarà necessario ricaricarlo. Abbiamo notato che per ricaricare l’Attraversamento basterà sconfiggere un nemico in maniera furtiva.

Andando avanti nell’avventura abbiamo acquisito anche un secondo punto, cosa che permette o di estendere la possessione di un nemico, oppure di passare subito a un altro senza dover per forza tornare nel corpo della protagonista.

Questa meccanica è interessante e ha del potenziale: potrebbe permettere la risoluzione di veri e propri enigmi, in cui capire come risolvere alcune situazioni nelle fasi più avanzate dell’avventura, magari spostandosi da un corpo all’altro per raggiungere punti inaccessibili da Haroona. La nostra prova, che consisteva nelle primissime fasi di gioco, ci ha solo insegnato come usarlo, ma senza metterci in situazioni particolarmente complesse.

Come si può intuire, Unknown 9: Awakening è basato soprattutto sulla componente stealth, anche se c’è una componente più action di cui parleremo a breve. Nel complesso però le fasi stealth, da cui era composto praticamente il 90% della nostra prova, non ci hanno entusiasmato, per via di una struttura troppo basilare e superata.

Queste infatti sono molto classiche: avremo i classici punti con l’erba alta in cui nascondersi, sarà possibile usare un particolare potere per lanciare una sorta di sasso d’energia così da attirare i nemici in un altro punto e ci saranno alcuni oggetti con cui sarà possibile interagire anche a distanza come i già citati barili esplosivi.

Andando avanti abbiamo incontrato alcune aggiunte che rendono le situazioni più varie – ad esempio, degli emettitori di onde in grado di rilevare Haroona non appena questa entra nel loro campo d'azione, avvisando tutte le guardie nei paraggi, oppure nuovi tipi di nemici, come alcuni bruti molto robusti che era impossibile possedere con l’Attraversamento. Forse, andando avanti, la formula potrebbe diventare più complessa e interessante, specialmente sfruttando le meccaniche della possessione, ma nelle prime fasi di gioco non c’era davvero nulla di nuovo per quanto riguarda le meccaniche furtive.

Come se non bastasse, il gioco è davvero facile, proprio per via dei poteri di Haroona. Basta infatti utilizzare la possessione e rendersi invisibili per mettere fuori gioco un nemico, recuperare il punto e dunque sfruttare ancora la possessione per fare facilmente piazza pulita di tutti gli avversari. L’invisibilità consuma, sì, la barra Am della protagonista, ma basterà nascondersi e restare fuori dalla portata dei nemici per ricaricarla.

L’intelligenza artificiale dei nemici stessi non brilla particolarmente, sia per i pattern di pattugliamento seguiti, specialmente quando ci scoprono, che per la facilità con cui si disinteressano a noi o ci porgono la schiena per essere messi ko.

La speranza è che le aggiunte al sistema che arriveranno proseguendo con l’avventura possano renderlo più vario e interessante, anche se magari non molto originale per quanto riguarda lo stealth, dato che al momento ci è sembrato sin troppo basilare.

Combattimenti e struttura

La furtività non sarà l’unica opzione di Haroona per avere la meglio sui nemici. La giovane è in grado di combattere efficacemente anche con pugni e calci, mosse a cui, andando avanti, sarà possibile aggiungere alcuni poteri speciali. L’unico da noi visto era una sorta di forza psichica che attraeva e sbilanciava i nemici avvicinandoli ad Haroona, così da poter poi essere colpiti dai suoi letali attacchi corpo a corpo.

Nel gioco sarà possibile anche ottenere diverse abilità divise in tre alberi distinti: Combattimento, Furtività e Abilità Umbriche, ossia tutto ciò che è legato ai poteri speciali della protagonista. I punti per ottenere i vari talenti si guadagneranno individuando delle anomalie presenti negli ambienti di gioco sotto forma di fratture tra le dimensioni. Ci è stato detto che nel gioco non sarà però possibile potenziare al massimo tutti e tre i rami di abilità, potendo arrivare fino a due e mezzo circa.

Tra le abilità più importanti che abbiamo subito ottenuto c’erano la capacità di rallentare il tempo per pochi secondi, schivando poco prima di essere colpiti, e l’utilizzo di uno scudo di energia, fondamentale per schivare i proiettili – ma anche potenziabile, per poter effettuare una sorta di parry se questo viene usato con il giusto tempismo.

Detto questo, non aspettatevi un combattimento particolarmente tecnico, in quanto le meccaniche, anche in questo caso, sono piuttosto basilari. Inoltre i movimenti della protagonista risultano un po’ ingessati e poco fluidi, rendendo l’azione non sempre ben leggibile. Specialmente quando si è circondati da molti nemici, la poca reattività del sistema e il caos che si crea rendono difficile difendersi a dovere, subendo davvero molti danni in poco tempo.

Haroona può curarsi consumando la sua barra Am, ma una volta esaurita saremo costretti a battere in ritirata per poterla ricaricare. In gran parte delle occasioni è quindi consigliabile provare a usare il più possibile le opzioni date dallo stealth, indubbiamente più efficaci contro vasti gruppi di avversari.

Paradossalmente abbiamo fatto meno fatica contro l’unico boss affrontato nella nostra prova che contro avversari multipli, dato che bastava attirarlo con i poteri e poi picchiarlo un po’ per ricaricare la barra Am e poi curarsi in caso di danni subiti: la sconfitta è infatti arrivata soltanto per motivi di trama.

Passando alla struttura delle mappe, queste risultano molto lineari e poco ispirate, con corridoi che presentano solo alcune deviazioni in cui trovare i soliti collezionabili e che poi sfociavano in degli spazi aperti in cui affrontare delle fasi stealth o in arene per il combattimento diretto.

Nelle due ore a nostra disposizione ci siamo imbattuti in un solo enigma, che prevedeva di passare alla dimensione del Rovescio per manipolare alcuni fasci di luce in una maniera molto simile a quanto visto in molti altri giochi. Ci auguriamo di vedere un po’ più di varietà nel gioco finale, tra combattimenti, fasi stealth, esplorazione ed enigmi.

Anche a livello tecnico Unknown 9: Awakening non vuole essere una superproduzione tripla A, il gioco infatti è cross-gen e la qualità grafica rispecchia pienamente le ambizioni contenute del team di sviluppo. Non ci sono dispiaciuti gli effetti legati all’utilizzo dei poteri di Haroona, specialmente la rappresentazione del Rovescio e il diario in cui la protagonista annota ogni informazione ottenuta in gioco, compresi personaggi ed eventuali storie raccolte tramite i vari collezionabili.  Tutto questo è visualizzabile come se si consultasse un vero diario scritto a mano, con un effetto molto gradevole.

Non sono mancati anche alcuni bug, tra cui uno che ci ha portato inspiegabilmente a un game over durante la cutscene che ha concluso la nostra prova, ma ci auguriamo si tratti soltanto di problemi legati a una build vecchia che non saranno presenti nella versione finale del gioco, in arrivo tra circa un mese.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • La possessione dei nemici è un elemento con del potenziale se sfruttato bene

  • La storia del gioco può essere interessante nel suo contesto transmediale

Contro

  • Le meccaniche stealth sanno molto di già visto

  • Il combattimento diretto è piuttosto basilare

  • Level design poco ispirato

  • IA nemica che lascia a desiderare

Commento

Le prime due ore di Unknown 9: Awakening ci hanno lasciati un po’ tiepidi. Da una parte l’universo narrativo transmediale dell’intero progetto può rivelarsi una sorpresa proprio a partire dalla storia raccontata nel gioco; i poteri di Haroona, inoltre, sono divertenti da usare e, se ben sfruttati, potranno portare a una buona varietà di gameplay. Dall’altra, però, il gioco nelle fasi iniziali presenta delle dinamiche stealth e un combat system troppo basilari, ai quali si aggiunge una struttura dei livelli molto lineare e monotona. È però ancora presto per trarre conclusioni affrettate: se il gioco, nelle ore successive a quelle da noi provate, riuscirà a proporre una maggior varietà di situazioni e una storia all’altezza delle aspettative, allora potremo trovarci di fronte a un’avventura da tenere d'occhio. Appuntamento tra un mese, dunque, per il giudizio definitivo.
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