Immagine di Trek to Yomi | Provato – Il lungo viaggio tra onore, riscatto, vita e morte
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Trek to Yomi | Provato – Il lungo viaggio tra onore, riscatto, vita e morte

Trek to Yomi ci porta in un lungo viaggio tra la vita e la morte. Una storia di vendetta, riscatti, onore, nel pieno codice Bushido.

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

Informazioni sul prodotto

Immagine di Trek To Yomi
Trek To Yomi
  • Sviluppatore: Leonard Menchiari, Flying Wild Hog
  • Produttore: Devolver Digital
  • Distributore: Devolver Digital
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: TBA 2022
Trek to Yomi è più di un semplice gioco d’azione, è un vero e proprio viaggio tra vita e morte.

Si tratta di un titolo con uno stile particolare, contornato da riprese e inquadrature d’effetto. Un’avventura da vivere istante per istante. Non solo le immagini ci faranno immergere in questa emozionante storia: la colonna sonora è azzeccatissima e combina momenti di forti tensioni con attimi di pace.

L’esperienza è più che immersiva grazie a un taglio molto classico di animazioni e grafiche, che ci portano all’interno dei più canonici film dei samurai. Rivivremo duri combattimenti, riprodotti con armi tipiche e tradizionali del Giappone medievale. Per questo prima assaggio, abbiamo avuto l’opportunità di provare i primi due capitoli e siamo pronti a trasportarvi con noi in questo emozionante viaggio.

Il viaggio nel Giappone Medievale ricco di pathos

Un viaggio nella disperazione, la lunga lotta per la vita, la straziante desolazione dopo un attacco: queste sono le premesse di Trek to Yomi, un titolo che ci porta dritti nel cuore del Giappone medievale, visto e narrato con uno stile particolare, poco comune, ma perfetto.

Yomi, letteralmente la terra dei morti, un luogo molto lontano da quello che possiamo immaginare. Il credo nipponico ci invita a pensare a questa zona come una parte plumbea, spaventosa, per nulla rassicurante. Un territorio ostile, non accogliente, niente a che vedere con la rosea visione del paradiso cristiano.

Da questo parte Trek to Yomi, un viaggio, un lungo percorso, ricco di insidie e pericoli. Vestiremo i panni di Hiroki, un giovane apprendista Samurai, catapultato in una guerra dura da digerire.

Il giovane, pieno di speranze, si trova costretto a giurare vendetta e protezione verso il proprio villaggio dopo la morte del proprio Sensei. Il codice Bushido, quell’onore tipico dei Samurai, quel senso del dovere difficile da trovare altrove: queste sono le basi della narrazione, questa la dottrina che spingerà Hiroki a compiere il suo destino.

Un percorso difficile, ricco di ostacoli, tra la vita e la morte. Onore perduto, vendetta, desiderio di riscatto. Una scelta profonda, che sembra dare vita a un titolo ricco di vicende da narrare. Non ne sappiamo molto, abbiamo solo avuto modo di sbirciare, ma quello che abbiamo visto ci è piaciuto e speriamo possa sorprenderci nella sua release finale.

Come si struttura il gameplay?

Non abbiamo avuto la possibilità di provare Trek to Yomi troppo a lungo, ma nelle poche ore di gameplay, ci siamo fatti una prima idea della sua struttura.

Si tratta di un gioco d’azione, il cui gameplay si basa principalmente sul combattimento con la spada. Un breve tutorial iniziale ci spiega le mosse base: il movimento in battaglia, la parata, l’attacco veloce, quello lento e le loro combinazioni. I fondamentali sono abbastanza semplici, così come il funzionamento del gioco. Abbiamo un percorso prestabilito da seguire, abbastanza vincolante, dal quale non potremo discostarci molto.

Ci saranno aree da esplorare, per cercare collezionabili, ma niente di troppo dispersivo. Qualche casa in cui entrare, qualche piano in cui salire o qualche via nascosta nel percorso principale.

Anche il combattimento con i nemici si dimostra abbastanza schematico e senza particolari sorprese. In sostanza, avanzando lungo il nostro cammino, ci troveremo davanti differenti nemici, pronti ad attaccare con la loro spada. A nostra volta, anche noi impugneremo una katana e ci difenderemo. Alcuni saranno più resistenti, altri cadranno giù come foglie.

Durante il percorso, troveremo anche altre armi, come ad esempio i kunai. Inizialmente avremo spazio solo per tre alla volta, che potremo lanciare verso i nemici che incontriamo. Lungo il nostro cammino, inoltre, ci saranno anche alcune trappole. Non abbiamo avuto modo di approfondire più di tanto, ma questo potrebbe significare un metodo alternativo di affrontare i combattimenti. Ci sono state occasioni in cui, sopra una scala, abbiamo potuto tagliare la corda a una piattaforma con grossi sassi.

Se il livello più semplice non offre una sfida troppo impegnativa, aumentando la difficoltà non avremo vita facile. Più saliremo con la sfida, più sarà essenziale il timing. Dovremo parare gli attacchi al volo, così da poter passare subito al contrattacco. Rimanere in posizione difensiva non ci salverà dalla morte.

La stamina finirà in fretta e così anche la nostra vita. Sarà importante, invece, cogliere il momento giusto e utilizzare le combinazioni corrette per poter vincere la sfida. Di vitale importanza anche il cambio di direzione, soprattutto quando i nemici da affrontare saranno più di uno. Anche se siete rimasti con pochi bricioli di vita, non disperate: esistono diversi modi per recuperarla. Effettuando una corretta combinazione di parata e contrattacco riusciremo a recuperare un quadratino. Inoltre, lungo il percorso, ci saranno dei piccoli santuari che ci permetteranno di recuperare energia e salvare i nostri progressi.

Uno stile che cattura

Una delle parti più interessanti di Trek to Yomi è la scelta della scenografia, oltre che il comparto sonoro. La costruzione delle scene, data da riprese non comuni per cui opta la regia, in una sorta di bianco e nero, non fa che arricchire l'opera, rendendola particolare e interessante.

La telecamera si muove in continuazione, offrendo panoramiche sui luoghi intervallate da zoom sui personaggi. Tra una sfida e l’altra, si mostreranno alcune scene registrate che ci racconteranno una parte di storia. Il tutto completamente doppiato in giapponese, con sottotitoli in italiano. Queste scene, dalle riprese curate, vengono accompagnate da una narrazione ricca di pathos e da una colonna sonora che segue ogni momento.

Dalle scene più cupe a quelle più serene, troveremo sempre la giusta musica di fondo. L’interpretazione, inoltre, sembra sincera e ben fatta. Apprezziamo la scelta di mantenere un linguaggio quanto più fedele allo stile di gioco. Una decisione che, nella nostra prima prova, ci è sembrata più che azzeccata. 

Purtroppo, abbiamo avuto la possibilità di provare solo due capitoli, ma non vediamo l’ora di scoprire qualcosa di più di questa intrigante avventura. Trek to Yomi, visto di recente anche allo State of Play, uscirà su PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S e Steam nel corso del 2022.

Se siete amanti del Giappone e delle sue filosofie, vi consigliamo la lettura di tre libri che trovate ora disponibili su Amazon.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Narrazione ricca di emozioni

  • Ottime riprese e stile azzeccato

  • Interessante colonna sonora

Contro

  • Poca varietà nell'azione

Commento

Trek to Yomi non è solo un gioco d'azione, ma un percorso tra vita e morte, tra onore, vendetta e riscatto: un viaggio ricco di emozioni, fatto di combattimenti, ma anche di ottime scenografie, con delle riprese e delle scelte di regie che si rifanno ai film storici ambientati nel Giappone medievale e una colonna sonora che riesce ad alternare momenti di enfasi con serenità e tranquillità. Combattimenti meccanici, ma ricchi di risvolti e combinazioni, soprattutto nei livelli più difficili. Non vediamo l'ora di metterci sopra le mani nel momento della release finale.
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