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The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è irresistibile già dopo le prime ore

Abbiamo finalmente potuto toccare con mano la nuova avventura di Zelda, un titolo che riesce a essere classico e innovativo allo stesso tempo.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom
The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom
  • Sviluppatore: Nintendo
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 26 settembre 2024

MILANO - Il 2024 è l’ultimo anno in cui Switch sarà considerata la console ammiraglia di Nintendo. Anche se non sappiamo ancora nulla sulla fantomatica Switch 2, è ormai certo che questa arriverà nel 2025 portando al suo tramonto la console ibrida che negli ultimi sette anni ha avuto un successo senza precedenti. 

Durante il Nintendo Direct dello scorso giugno abbiamo però visto come Switch voglia chiudere il suo ciclo vitale in grande stile con alcuni titoli che hanno lasciato a bocca aperta molti giocatori: uno di quelli che più ha impressionato tutti è The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, nuovo capitolo della leggendaria saga in arrivo questo 26 settembre.

Il gioco ha sorpreso tutti sia perché nessuno si aspettava un altro titolo importante a un anno dall’uscita del grande Tears of the Kingdom, sia perché per la prima volta la vera protagonista giocabile sarà proprio Zelda e non più Link.

Di recente siamo stati invitati da Nintendo per provare in anteprima Echoes of Wisdom per ben un’ora e mezza di gioco, così da farci un’idea più precisa su quanto sia effettivamente vario e divertente il gameplay visto nei trailer del gioco.

Essere Zelda

La nostra prova è iniziata con la povera principessa rinchiusa in prigione, con gli eventi già avviati. Non ci è stato infatti possibile giocare la sequenza iniziale vista nei trailer, quella in cui Link viene inghiottito da un misterioso squarcio.

La storia di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom (potete già prenotarlo su Amazon) vede per la prima volta come protagonista principale la principessa Zelda: qualcosa di sinistro sta succedendo al regno di Hyrule e persino il re sembra fuori di sé, dato che non soltanto ha fatto arrestare la sua stessa figlia, ma ha anche deciso di condannarla a morte dandole la colpa dell’apertura degli squarci in tutto il regno.

Fortunatamente Zelda non è sola, ma è aiutata dalla fata Tri che le dona il suo bastone, con il quale è possibile duplicare qualsiasi oggetto o creatura incontrata.

Proprio grazie al bastone possiamo duplicare un tavolo, il che ci consente di arrampicarci verso un buco presente nel muro della cella per poi fuggire da quella adiacente, vuota e con la porta aperta. Zelda verrà poi aiutata da Impa, una vecchietta molto energica (non vi vogliamo fare spoiler) per scappare dalle segrete del castello.

Finita questa parte introduttiva, ci ritroveremo a vagare nel vasto regno di Hyrule con la missione di far tornare tutto alla normalità e di scoprire quale sia la causa dei misteriosi squarci che ne stanno minacciando la pace.

Sin dall’inizio appare evidente che, sia a livello artistico che strutturale  The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom riprende lo stile già visto nel remake del 2019 di The Legend of Zelda: Link’s Awakening.

Anche in questo caso, infatti, potremo esplorare una grande mappa che contiene tutte le aree del gioco, con parecchie grotte, dungeon e altre zone segrete da scoprire. Sono anche presenti diverse fasi che trasformano la progressione in due dimensioni, proprio come succedeva nel remake di cinque anni fa.

La grande differenza, però, sta nel gameplay: se Link’s Awakening era fedele alla tradizione della serie, Echoes of Wisdom si rifà maggiormente alle geniali idee di gameplay di Tears of the Kingdom, offrendo ai giocatori moltissimi mezzi per superare i vari enigmi presenti nel gioco grazie al potere della Duplicazione e non solo.

Se nei titoli del passato, come il già citato Link’s Awakening, certe aree o forzieri erano irraggiungibili perché poteva mancare un determinato oggetto o abilità, qui – almeno nel tempo in cui abbiamo potuto provare il gioco – non abbiamo mai sentito questo limite. Con un po’ d’ingegno e il giusto utilizzo delle nostre risorse, infatti, era possibile superare qualsiasi situazione, anche se di primo acchito poteva sembrare impossibile.

Dunque vi starete chiedendo se ci si potrà muovere ovunque nella mappa sin dall’inizio. La risposta è no, perché a ostacolarci ci saranno i minacciosi squarci che hanno ingoiato e limitato diverse parti del regno di Hyrule e il nostro scopo sarà proprio quello di richiuderli, con l’aiuto di Tri e dei suoi incredibili poteri.

Duplicare, duplicare e duplicare

Come dicevamo, il potere iniziale che Tri ci donerà è quello della Duplicazione, già visto ampiamente nei trailer del gioco. Questo ci permetterà di creare copie di gran parte degli oggetti e delle creature che troveremo all’interno del gioco.

Tale potere è estremamente versatile e divertente da utilizzare. Per superare voragini o arrampicarci su luoghi sopraelevati potremo sbizzarrirci, sfruttando in maniera basilare una torre di casse e tavoli, oppure creando un più originale sistema con tappeti elastici e letti da utilizzare come trampolini.

Sfruttando le nostre creazioni e l’ambiente circostante non abbiamo mai avuto problemi a farci strada tra le zone della mappa di Hyrule e il primo dungeon del gioco.

La cosa più bella di questo sistema è che è davvero divertente, perché non ci sono metodi pre-costruiti per superare un ostacolo, ma il titolo spinge il giocatore a pensare e trovare la sua soluzione personale – e, man mano che si va avanti e si accumulano sempre più oggetti nell’inventario di quelli duplicabili, le possibilità aumentano esponenzialmente.

In circa un’ora e mezza noi abbiamo accumulato una trentina tra oggetti e creature, e già potevamo davvero sbizzarrirci nelle soluzioni creative per superare i vari ostacoli; non osiamo immaginare come sarà proseguendo nell’avventura.

L’unico appunto è una piccolezza legata al sistema di selezione dell’oggetto duplicabile, dato che, da quanto visto nella nostra prova, sarà possibile equipaggiarne uno alla volta e, ogni volta che vorremo cambiarlo, dovremo riaprire il menu e selezionare quello nuovo.

Molto semplice finché si hanno pochi oggetti, ma già quando siamo arrivati alla trentina si perdevano preziosi secondi a recuperare un oggetto che magari era in fondo alla lista. Da quanto visto, c’è la possibilità di ordinarli tramite vari criteri di ricerca, ma la nostra speranza è che possa essere possibile almeno selezionare una cerchia di preferiti per potervi accedere subito.

Bisogna precisare che c’è un limite al numero di oggetti duplicabili in una sola volta. Tri è dotato di alcuni oggetti magici a forma di triangoli che lo seguono costantemente: inizialmente sono tre e, a seconda dell’oggetto scelto, se ne dovranno utilizzare uno, due o anche tutti e tre per duplicarlo.

Dunque inizialmente potremo mettere in campo tre oggetti che usano un triangolo ciascuno, oppure un oggetto che ne utilizza due più uno che ne utilizza uno e così via. Fortunatamente, la forza di duplicazione può essere aumentata: nella prova, dopo aver sconfitto il boss del dungeon, siamo stati premiati con l’aggiunta di un nuovo triangolo a quelli in nostra dotazione, permettendoci così di aumentare le possibilità di duplicazione.

Tri però non aiuterà la nostra principessa soltanto con il potere della Duplicazione, ma potrà essere usato anche per legare a Zelda diversi tipi di oggetti e nemici per poi spostarli. Questa abilità ha due metodi di utilizzo: il primo permette di legare a Zelda oggetti pesanti come macigni e statue e poi muoverle facendo eseguire loro lo stesso movimento della principessa.

In questo modo sarà possibile spostare oggetti enormi e troppo pesanti da spingere, oppure oggetti che si trovano in punti irraggiungibili, come ad esempio dietro delle sbarre; il secondo utilizzo consiste invece nel contrario, in quanto sarà Zelda che seguirà i movimenti dell’oggetto – ad esempio, sarà possibile legarla a una piattaforma semovente per superare delle voragini con facilità.

Tutte queste abilità combinate rendono il titolo davvero vario e divertente, soprattutto perché riprende il concetto introdotto con i due open world e in tre dimensioni della saga, ossia quello di dare al giocatore completa libertà.

Certo, essendo questo The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom (vi ricordiamo che potete trovarlo su Amazon) più limitato per via della sua struttura più classica,  non aspettatevi lo stesso grado di libertà, ma già quello che è possibile fare è davvero incredibile e rivoluzionario per questa tipologia di giochi.

E non vi abbiamo ancora parlato del combattimento.

La presentazione del Direct metteva in chiaro che Zelda non è in grado di combattere come Link, ma grazie al potere della Duplicazione è possibile sia utilizzare oggetti come massi da raccogliere e lanciare contro i nemici, sia copiare i nemici stessi ed evocarli in nostro soccorso.

Dopo un’oretta di gioco ci sentivamo come in Pokémon, con la voglia di raccogliere la maggior parte di creature disponibili da schierare in battaglia. Queste sono limitate dai punti che Tri ha a disposizione ma, ad esempio, potevamo evocare tre pipistrelli o serpenti alla volta o un singolo ma potente cavaliere.

Il bello di questo sistema è che anche qui saremo noi a scegliere se combattere lanciando oggetti e assistendo le nostre creature oppure lasciando fare tutto a loro, mentre ce ne staremo al sicuro a distanza dai nemici.

Ci sono però anche nuove opzioni che abbiamo scoperto proprio in questa prova, e che sono state poi mostrate nell’ultimo trailer: Zelda troverà una spada (non vi spoileriamo come, ma l’ultimo trailer ha dato diversi indizi) che, una volta impugnata, le permetterà di trasformarsi in una spadaccina: a livello di gameplay funziona in pratica come Link, con la possibilità di colpire con spadate semplici e con l’iconico attacco rotante o di difendersi con lo scudo.

La trasformazione è utile per combattere direttamente i nemici, ma è limitata in quanto consuma l’energia di una barra speciale che andrà rimpolpata raccogliendo delle particelle di energia sparse in giro per l’ambientazione.

La cosa che ci ha incuriosito è che, per trasformarci in spadaccina, dovremo premere il direzionale Su, mentre con il direzionale Destro torneremo alla forma base di Zelda.

Questo lascia spazio a due altre direzioni che potrebbero nascondere ben altre due trasformazioni per la nostra principessa, andando a rendere ancor più vario e complesso il gameplay, se la nostra ipotesi si rivelasse corretta. Non ci resta che attendere la versione finale del gioco per scoprire se sarà proprio così.

La nostra prova si è conclusa poi con l’esplorazione del primo grande dungeon, situato all’interno di uno squarcio. Qui abbiamo affrontato un’interessante fase, al di fuori dello spazio e del tempo, molto accattivante a livello visivo e che ci ha permesso di sfruttare tutte le capacità di Zelda.

Il dungeon in sé invece era molto classico, con uno stile simile a quello visto in Link’s Awakening e in altri titoli classici della serie. Ovviamente, anche in questo caso le nuove abilità di Zelda possono essere sfruttate al meglio in relazione all’ambientazione; per fare un esempio, nelle fasi in due dimensioni era possibile evocare dei ragni in modo che creassero dei fili attaccati fino al soffitto dell’area, permettendoci così di arrampicarci e raggiungere qualsiasi forziere o stanza nascosta.

Il boss di fine livello, un enorme golem di pietra, come da tradizione presentava diverse fasi, in cui il nostro scopo era colpire il suo punto debole, ossia dei nuclei da distruggere, iniziando da quelli più in basso fino all’ultimo situato in cima alla testa.

Grazie all’utilizzo combinato del potere da spadaccina e di diverse creature in grado di colpire a ogni altezza siamo riusciti ad avere facilmente la meglio, ma è stato bello vedere come il nuovo sistema di gioco basato sull’inventiva sia stato applicato anche alle boss battle, e non vediamo l’ora di scoprire quali altre battaglie si sia inventato il team di sviluppo dietro a questo gioco.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Il sistema di duplicazione dona una grande libertà nella risoluzione degli enigmi e non solo

  • Tante idee geniali che rendono il gioco una continua sorpresa

Contro

  • Da capire come verrà gestito il sistema di selezione degli oggetti da duplicare avanzando nell'avventura

Commento

È bastata un’ora e mezza con The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom per capire quanto questo titolo di fine ciclo per Nintendo Switch sia una perla di rara bellezza, piena di inventiva e dallo splendido game design. Le possibilità di duplicazione degli oggetti applicate alla struttura classica di uno Zelda rappresentano un’idea geniale, che funziona e riesce a dare grande libertà di azione ai giocatori sia negli enigmi che nelle fasi di combattimento. Mancano ormai circa tre settimane all’arrivo del titolo, ma quello che abbiamo visto ci ha già conquistati e non vediamo l’ora di scoprire quali altre sorprese ci riserverà la versione completa.
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