The Great Ace Attorney Chronicles è come un ritorno a casa
Phoenix Wright non c'è, ma Ryonosuke è pronto a sostituirlo
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Capcom
- Produttore: Capcom
- Distributore: Capcom
- Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH
- Generi: Avventura grafica
- Data di uscita: 27 luglio 2021
Ace Attorney è stata una delle serie simbolo dell’epoca d’oro di Nintendo DS e Nintendo 3DS; una serie che è riuscita a riportare in auge un genere spesso trascurato nelle ultime annate videoludiche, quello delle avventure grafiche, che sulle portatili Nintendo hanno vissuto una vera e propria seconda giovinezza. Purtroppo, la serie non riuscì a conquistarsi una buona fetta di pubblico in Occidente, al punto che Capcom decide di non portare sul nostro territorio alcuni episodi.
Nello specifico, si trattava di tre spin-off: Ace Attorney Investigations 2 e i due The Great Ace Attorney. Finalmente, però, la grande casa nipponica ha deciso di tentare la sorte, portando in Occidente i due capitoli di The Great Ace Attorney in un unico pacchetto, denominato The Great Ace Attorney Chronicles, in uscita il 27 luglio su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC.
Abbiamo avuto modo di provare anticipatamente il gioco, e possiamo fornirvi alcuni dettagli, in attesa della review completa che potrete leggere prossimamente sulle nostre pagine.
Da umili origini…
Come abbiamo accennato prima, i due capitoli di The Great Ace Attorney sono degli spin-off della serie principale; non sarà quindi richiesto di conoscere la serie per godersi la storia, visto che le vicende qui narrate sono ambientate un secolo prima rispetto a quelle dei vari Ace Attorney.
Il protagonista di questi titoli è Ryunosuke Naruhodo, un antenato di Phoenix Wright (il protagonista della serie principale); Ryunosuke è uno studente di legge all’università di Teito Yumei, in un periodo a cavallo tra XIX e XX secolo. Insieme all’amico Kazuma Asogi, coltiva il sogno di diventare un avvocato difensore, figura relativamente recente nell’ordinamento giudiziario nipponico. Motivo per cui Kazuma vorrebbe, in realtà, proseguire i suoi studi in Inghilterra.
Fin dall’inizio, dunque, la storia del gioco vede per protagonisti questi due Paesi: il Giappone dell’Epoc Meij e l’Inghilterra vittoriana, due culture che fino a quel momento avevano avuto soltanto contatti sporadici e che solo a cavallo tra i due secoli stavano cominciando, finalmente, ad intessere rapporti più solidi.
Purtroppo, per Ryunosuke tutto potrebbe finire molto presto: il primo caso del gioco lo vede infatti accusato di omicidio, e dovrà appellarsi a tutte le conoscenze maturate durante i suoi studi per riuscire a scagionarsi.
Non intendiamo andare oltre nei dettagli della storia in sede di anteprima; quello che vogliamo dire è che The Great Ace Attorney Chronicles aveva di fronte a sé una sfida tutt’altro che semplice. Configurandosi come uno spin-off completamente slegato dalla serie principale, il gioco non può contare sull’affetto per i vecchi personaggi e per le loro storie; la sfida, dunque, era quella di riuscire a farci innamorare dei nuovi protagonisti partendo da zero, senza alcun aiuto dovuto a fattori facilitanti come la nostalgia.
Fortunatamente, Ryunosuke è un protagonista carismatico e simpatico fin dalle prime battute, e riesce a reggere egregiamente l’assenza di Phoenix; lo stesso si può dire per i comprimari che abbiamo avuto modo di vedere durante questa prova anticipata. Certo, rimane ancora un grande punto interrogativo sulla qualità dell’intreccio narrativo che lega i casi dei due giochi; su questo, però, avremo modo di tornare in sede di recensione.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il gioco riprende lo stile adottato dalla serie a partire da Ace Attorney Dual Destinies, con i personaggi che appaiono finalmente con modelli tridimensionali rispetto ai classici sprite in 2D caratteristici dei primi episodi. Nonostante la cura riposta in questi modelli, non possiamo negare che abbiamo sentito un po’ la mancanza dello stile classico della saga, forse arretrato ma indubbiamente più caratteristico.
La trasposizione su PlayStation 4 (versione da noi testata) risulta buona; ovviamente, rimane evidente che si tratta di un porting rimasterizzato di un gioco per Nintendo 3DS, ma tutto sommato possiamo dirci soddisfatti del lavoro svolto da Capcom.
Processi in Epoca Meiji
Passiamo dunque al gameplay di The Great Ace Attorney Chronicles. Chiariamolo subito: stiamo parlando di un’avventura grafica, dunque il cuore del gioco rimarrà sempre la storia. Da essa dipenderà, in larga misura, il successo o il fallimento di The Great Ace Attorney Chronicles. Tuttavia, ciò non toglie la possibilità di sperimentare, nei limiti del possibile, con la formula ormai statuaria del genere.
In effetti, alcuni episodi passati della serie ci avevano provato: specialmente a partire dal secondo capitolo in poi, sono state costantemente introdotte piccole novità volte non tanto a cambiare la formula di gioco quanto a spezzare il ritmo del flusso narrativo. Per parlare delle novità presenti nei due giochi, dovrete attendere la nostra prova completa; per adesso, abbiamo potuto saggiare il ritorno delle classiche meccaniche di gioco, tanto nella fase dei processi quanto nella fase delle investigazioni, che gli appassionati della serie ben conosceranno.
Per i neofiti, possiamo definire la saga come una specie di “simulatore d’avvocato” in salsa avventura grafica, suddiviso in due distinte fasi di gioco. Nella prima, si esplorano le varie location disponibili alla ricerca di indizi sul caso che abbiamo tra le mani; nella seconda, portiamo le prove ed i testimoni raccolti fino a quel momento nel tribunale, dove dovremo fare domande e contraddittori per arrivare, finalmente, a scoprire la verità.
Questo significherà ascoltare testimoni, analizzare le loro frasi, tenere gli occhi aperti alla ricerca di errori e contraddizioni nei loro racconti o di cambiamenti nelle loro movenze, possibile segnale che qualcosa di quello che stanno dicendo non corrisponde alla realtà dei fatti. Il primo caso, a questo proposito, funge da vero e proprio tutorial, come da tradizione per la serie; non spaventatevi dunque se siete alla prima esperienza, vi troverete immediatamente a vostro agio grazie a questa graduale introduzione alle meccaniche di gioco. Siamo curiosi di vedere come la classica struttura della serie è stata rivista per l’occasione, e quali novità andremo poi a trovare nel corso dei due titoli.
Come vi avevamo anticipato, però, non ci aspettiamo grandi rivoluzioni; ed in un genere come quello delle avventure grafiche, forse, è anche giusto che sia così. Tutto sarà deciso dalla qualità dell’intreccio narrativo, della scrittura dei personaggi e della capacità del gioco di farci spremere le meningi per farci arrivare a scoprire la verità. Quello che abbiamo potuto vedere nella nostra prova anticipata ci ha fatti sentire immediatamente a casa, da appassionati storici della serie; questo ci basta per dire a chiunque si sia appassionato alle vicende di Phoenix Wright e compagni nel corso degli anni di tenere gli occhi bene aperti in vista dell’uscita ufficiale di questo bundle, che ricordiamo essere prevista per il 27 luglio.
Versione testata: PS4
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Ryonosuke è fin da subito un protagonista con cui empatizzare
-
Formula di gioco ormai rodata e funzionante
Contro
-
Rimane evidente la natura di porting
Commento
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