The First Descendant si fa notare per Unreal Engine 5, ma ha anche altro da offrire
Molta azione, adrenalina e un vasto mondo da esplorare, sarete pronti ad affrontare i pericoli?
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a cura di Giulia Garassino
Redattrice
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Nexon Games
- Produttore: Nexon Korea
- Distributore: Nexon Korea
- Piattaforme: PC , XSX , PS5
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 2 luglio 2024
Nei giorni scorsi, abbiamo avuto l’opportunità di passare qualche ora in anteprima con il nuovo titolo di casa Nexon, The First Descendant.
Si tratta di un RPG cooperativo in terza persona, all’interno del quale avremo modo di impersonare i panni di esseri particolari, i Discendenti: questi personaggi hanno ereditato poteri ignoti, che li rendono in grado di combattere gli invasori e proteggere gli umani.
Il gioco, che non presenta ancora una finestra di lancio definitiva, verrà lanciato sul mercato come free to play e sarà disponibile per PC, PlayStation 5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One.
Ci attendono molti combattimenti, non solo d’azione, ma anche strategici, grazie alla possibilità di cooperare con altri utenti: il party consentirà a un massimo di quattro giocatori di collaborare per sconfiggere tutti i nemici – tra loot, scontri a fuoco, aspre battaglie corpo a corpo. Saranno disponibili molti personaggi, diverse abilità, tante armi ed equipaggiamenti vari, con molte missioni e combattimenti adrenalinici saranno alla base di questo interessante titolo.
Una formula che può funzionare o qualcosa che sa di già visto? Seguiteci nella nostra prova di The First Descendant.
Saremo in grado di impersonare un vero Discendant?
All’interno del nuovo titolo di casa Nexon, avremo l’opportunità di impersonare un vero e proprio Discendente, con armi e poteri unici. Queste particolari abilità serviranno per combattere l’invasione dei Vulgus e proteggere gli umani.
The First Descendant si dimostra un titolo da subito molto valido, sia per la quantità di contenuto che vuole portare, sia per la longevità che offre. Sulla scia di altri giochi del genere, come Destiny, ci consente di scegliere tra differenti eroi e diversi equipaggiamenti. Man mano che avanzeremo con la storia, dovremo affrontare missioni sempre più impegnative, ma anche ricche di molte ricompense.
Avviato il titolo, saremo tempestati da una serie di filmati che ci porteranno subito nel vivo della narrazione e del gameplay. Pochi istanti dopo, infatti, ci verrà chiesto di scegliere tra tre personaggi principali, ognuno dei quali presenta punti di forza, debolezza e skill particolari: abbiamo Ajax, Viessa e Lepic.
Il primo è un possente essere completamente rivestito da un’armatura. Come possiamo immaginare, si tratta di un personaggio con buone abilità di sfondamento e protezione verso gli alleati; lo potremo definire un vero e proprio tank. Tra le skill attive, troviamo la capacità di generare degli scudi di protezione, un salto in grado di stordire un gruppo di nemici, un’esplosione in grado di metterli al tappeto e uno una bolla di protezione verso gli alleati.
Ognuna di queste abilità è legata al livello del personaggio e alle sue caratteristiche in temine di HP e Difesa. Non manca, poi, un’abilità passiva che gli consente di incrementare il suo attacco a seguito dell’accumulo di energia.
Lepic è anch’egli un ottimo combattente, munito di abilità in grado di imprimere un buon danno agli avversari. Tra le abilità attive troviamo due diversi tipi di granate e potenziamenti per l’arma da fuoco.
Infine, Viessa possiede la capacità di utilizzare l’acqua come suo punto di forza, congelando i nemici o creando sfere di ghiaccio da scagliare loro.
Ogni personaggio presenta delle caratteristiche uniche non solo in termini di skin, ma proprio da un punto di vista dello stile di combattimento.
Naturalmente, essendo un titolo lanciato come free-to-play, saranno presenti estetiche acquistabili, anche se, ad oggi, non abbiamo avuto modo di esplorare così a fondo un possibile market all’interno del gioco.
Il fulcro è la cooperazione
Come abbiamo anticipato all’inizio della nostra prova, The First Descendant è un titolo basato sulla cooperazione. Il gioco consente di creare un party con un massimo di quattro giocatori; non sappiamo se si tratti di una caratteristica definitiva o se sia solo una feature della versione beta.
In ogni caso, insieme ai nostri amici, potremo affrontare molte missioni e differenti nemici, scegliendo l’eroe che più ci aggrada e l’equipaggiamento che meglio esprime le sue abilità. Potremo cambiare il nostro personaggio all’interno di Albion, la regione che abbiamo potuto vedere nel corso del nostro gameplay.
All’interno dell’inventario, invece, abbiamo potuto esplorare armi ed equipaggiamenti, come le rune. Queste sono uno degli elementi chiave del gioco e ne esistono di due tipi: quelle legate alle armi e quelle legate al Discendente stesso. Ogni personaggio può essere equipaggiato con differenti armi principali e equipaggiamenti accessori, senza contare tutte le differenti skill attive e passive. I diversi oggetti che verranno raccolti serviranno per migliorare personaggi e statistiche, rendendo il gioco motivante.
Per quanto concerne il gameplay, abbiamo la possibilità di giocare sia le VIB (Void Intercept Battle), ovvero le battaglie contro i boss, sia di affrontare le World Mission. All’interno della versione di prova, abbiamo potuto affrontare cinque VIB di livello normale e tre di livello difficile. La difficoltà affrontata è stata proporzionale alle nostre skill e dobbiamo dire che ora come ora abbiamo goduto di momenti di gameplay piacevoli e soddisfacenti.
Tra le World Mission presenti nella beta, abbiamo affrontato, invece, la Consecutive Survival, una missione che ci vedeva impegnati nella sopravvivenza contro una serie di orde nemiche. Naturalmente, la valutazione della difficoltà di gioco non può essere misurata in maniera definitiva in questa prima fase di prova; da quanto visto, però, ci aspettiamo che sia sempre commisurata alle abilità del giocatore.
Un sistema di gioco intuitivo
Durante la nostra prova di The First Descendant, non ci siamo potuti focalizzare troppo su aspetti tecnici. Si tratta, infatti, di una versione beta sulla quale non possiamo esprimerci troppo in questo senso.
In ogni caso, non abbiamo avuto particolari intoppi durante il gameplay, se non qualche leggero calo di frame. Inoltre, anche i server hanno retto bene i nostri progressi, ma non erano sufficientemente pieni per essere giudicati. Visti altri episodi, come Lost Ark o New World, eviteremo di dare un giudizio in questa fase: solo il tempo saprà darci la risposta che cerchiamo.
Dal punto di vista della giocabilità, però, possiamo dire di esserci trovati bene e, soprattutto, di essere stati accolti da un ambiente molto intuitivo. Il sistema HUD è ricco e ben distribuito sullo schermo: troviamo molte informazioni riguardo la nostra vita, quella dei nostri avversari, i nostri equipaggiamenti e le nostre abilità.
La distribuzione è molto simile ad altri titoli del genere: in alto a sinistra abbiamo la mappa, al centro troviamo l’indicatore di vita dei nostri avversari, mentre la parte in basso è dedicata alla nostra salute e skill. La mini mappa serve anche come indicatore radar verso gli avversari, cambiando simbologia a seconda della distanza nemica. Anche il sistema inventario e potenziamento delle armi funziona in maniera semplice e intuitiva ed è decisamente simile ad altri titoli del genere.
Infine, per quanto concerne il sistema di fighting e shooting, possiamo dire di essere rimasti abbastanza soddisfatti. Non aspettatevi un gameplay troppo complesso, ma sicuramente di intrattenimento. Ogni avversario presenta alcuni punti deboli (parti di corazza o simili) che possono essere identificati un po’ come accade in Horizon Forbidden West (che potete trovare in sconto su Amazon): sparare o colpire quelle zone infliggerà al nemico maggiore danno.
Inoltre, sono presenti altri punti che possono essere rimossi quando si indeboliscono; saranno evidenziati in colore giallo e potremo fisicamente aggrapparci ad essi durante il combattimento. In generale tutto il sistema di shooting è fluido e dinamico e non abbiamo trovato particolari lacune. Ci sono zone in cui ripararsi, aree più aperte e un sistema di progressione graduale.
Un fuoco che arde troppo in fretta?
Dopo aver passato qualche ora in compagnia di The First Descendant, possiamo dire di aver avuto una buona prima impressione. Certo, non abbiamo trovato la novità del secolo o il gioco più innovativo del momento, ma abbiamo avuto tra le mani un titolo che potrebbe dimostrarsi longevo e interessante per una buona fetta di pubblico.
Si tratta di qualcosa che, vista la sua natura, si presta bene a essere giocato per molto tempo. Le basi per un buon looter shooter dai tratti RPG ci sono, senza ombra di dubbio. Sicuramente, rimangono tutte le perplessità legate al market, a quello che si potrà comprare con i soldi reali e quello che rimarrà, effettivamente, completamente gratuito. Insomma, non possiamo ancora darne un vero e proprio giudizio, ma possiamo invitarvi a tenerlo sott’occhio.
Grafica eccezionale, tante armi da provare, molti personaggi e una buona dose di adrenalina potrebbero essere attraenti, pensando che si parla anche di una proposta gratuita. Se i server reggeranno, se saranno spaziosi a sufficienza e se potrete giocarlo completamente senza dover spendere obbligatoriamente nemmeno un soldo, è qualcosa che solo il tempo potrà dirci.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Ambiente molto ricco e vario
-
Tanti personaggi da provare ed equipaggiamento variegato
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Buon sistema di shooting
-
Promettente dal punto di vista della longevità
Contro
-
Qualche inciampo tecnico da tenere sotto controllo
-
Rischio che si tratti di un pay to win anzichè un free to play
Commento
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