Immagine di The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me | Provato - Il Diavolo (non) sta nei dettagli
PROVATO

The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me | Provato - Il Diavolo (non) sta nei dettagli

Abbiamo provato il capitolo finale della prima stagione di The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me riuscirà a dare il tanto atteso "scossone" alla serie?

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me
The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me
  • Sviluppatore: Supermassive Games
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Avventura , Survival Horror
  • Data di uscita: 18 novembre 2022

A distanza di un solo anno dal lancio del precedente episodio, sta finalmente per giungere il momento di scoprire come si concluderà la prima stagione di The Dark Pictures Anthology, la serie di avventure narrative horror realizzata da Supermassive Games e Bandai Namco che ha tenuto molti fan con il fiato sospeso, seppur con narrazioni dalla qualità molto altalenante.

Con The Devil in Me, il capitolo che concluderà questa prima serie di narrazioni cariche di tensione, il team ha deciso di proporci un intreccio narrativo carico di mistero e terrore, oltre che a proporre folli trappole e giochi di tortura. Una soluzione decisamente classica e non particolarmente originale, ma che è sempre in grado di alimentare la giusta tensione e tenere i giocatori sull'attenti. Di conseguenza, si tratta di una struttura particolarmente indicata per questo genere di prodotto videoludico e che non aveva nascosto di possedere un certo potenziale.

Dopo averci portato al termine della guerra in Iraq con House of the Ashes, il terzo episodio che vi abbiamo raccontato nella nostra video recensione, Supermassive Games questa volta ha deciso di correre meno rischi e tornare su una formula horror narrativa più tradizionale, con mansioni inquietanti e giochi sadici di un serial killer. Abbiamo avuto modo di provare con mano le prime scene di The Devil in Me su PC, in vista del lancio ufficiale al 18 novembre 2022 previsto anche su console PlayStation e Xbox: scopriamo insieme se gli autori sono riusciti a offrire il salto qualitativo che i fan aspettavano da tempo.

Cosa potrà mai andare storto?

In The Devil in Me saremo chiamati a controllare la troupe di un documentario, composta in tutto ancora una volta da cinque personaggi, dopo aver ricevuto un invito a visitare la riproduzione del castello del pericolosissimo serial killer H.H. Holmes: un set indubbiamente perfetto per la loro opera e che può permettere loro di raggiungere un successo ricercato da anni.

Ovviamente, come sempre, non tutto va come previsto: ben presto i protagonisti scopriranno di essere soli e in trappola, con atmosfere e suoni inquietanti, animatronic che prendono vita e folli prove in cui perderanno la vita dopo ogni singola scelta sbagliata.

Inutile sottolineare che non si tratta di un concept particolarmente originale, e anche gli stessi sviluppatori sembrano esserne consapevoli: la sensazione che abbiamo avuto durante la nostra prova di circa 70 minuti è che la narrazione venga messa fin da subito da parte, venendo utilizzata solo come pretesto per lasciarci conoscere i protagonisti e buttarci fin da subito nelle folli prove.

Sarà naturalmente fondamentale ancora una volta riuscire a compattare il gruppo prendendo le decisioni giuste, anche a livello di dialogo: il gioco ci avvertirà tempestivamente se una nostra azione avrà danneggiato o meno il rapporto tra i protagonisti, delineandone anche la loro personalità in base alle risposte che daremo. Insomma, se avete già avuto modo di apprezzare House of Ashes (lo trovate su Amazon), potrete approcciarvi con facilità anche a questo nuovo capitolo, seppur la storia sembri essere ancora una volta costretta a non essere il punto di forza della produzione.

Purtroppo non abbiamo potuto affrontare molte delle scene chiave vere e proprie, ovvero quelle legate alle torture e ai giochi sadici, tranne una delle scene conclusive della build demo: ad un certo punto della nostra avventura finiremo inavvertitamente sopra una trappola, che ci costringerà a stare immobili mentre un coltello si avvicinerà minacciosamente verso la nostra direzione.

Se proveremo a fare anche solo un passo, questo causerà la morte di un altro personaggio: tuttavia, non trattandosi di uno dei protagonisti e considerando che la nostra decisione non cambierà realmente l'esito finale, il tutto appare semplicemente come un'anticipazione di ciò che potrebbe avvenire nella storia principale, senza causare conseguenze particolarmente drastiche.

Rimane inoltre una scelta controversa che potrebbe non piacere a molti fan, ovvero la possibilità che la nostra vita o morte venga decisa da una singola scelta sbagliata: una decisione lato design che incentiva la rigiocabilità ma che, dall'altro lato, appare estremamente punitiva soprattutto durante l'inizio della storia.

Ciò che abbiamo apprezzato maggiormente è invece l'utilizzo del comparto audio per creare più tensione: durante una fase della nostra prova dovremo infatti utilizzare un microfono per captare misteriosi dialoghi provenienti da oltre le mura, il che ci lascia però avvertire l'ansia della giovane protagonista grazie a un respiro sempre più affannoso, che spesso potrebbe perfino impedirci di ascoltare con chiarezza ciò che sta realmente accadendo.

Ovviamente sarà premiata maggiormente l'esplorazione, che ci permetterà di scoprire segreti e premonizioni che consentiranno di anticipare una possibile decisione sbagliata, oltre a facilitare la scoperta delle soluzioni a determinati enigmi. Tuttavia, sarebbe bene non aspettarsi alcuna particolare rivoluzione in termini narrativi e di gameplay.

Un Diavolo poco coraggioso

La nostra prova ci ha offerto l'opportunità di esplorare molte aree del Castello, il che ha fatto pensare alla volontà di offrire ai fan una maggiore possibilità di sviluppare intrecci narrativi differenti, magari in base alle stanze visitate.

Tuttavia, abbiamo notato che si è trattato più che altro di una mera illusione: divergere da un percorso pre-stabilito ci lascerà solamente scoprire nuovi segreti o condurrà addirittura a punti morti. Dovrebbe dunque trattarsi ancora una volta di una campagna molto lineare, anche se naturalmente non possiamo che sospendere il giudizio su questo aspetto in attesa di una prova più approfondita.

Anche il cast di personaggi non ci ha ancora convinto pienamente, non risultando particolarmente caratterizzati e con un background narrativo appena accennato semplicemente per giustificare lo sviluppo di una narrazione volta a mettere fin da subito a repentaglio le loro vite. Il nostro augurio è che le cose possano migliorare con un maggiore approfondimento reso possibile dalla versione completa, ma le nostre prime impressioni sul cast non si sono rivelate particolarmente positive.

Ci appare purtroppo evidente che a The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me manchi coraggio necessario per portare la serie verso nuove direzioni, limitandosi semplicemente a riproporre ciò che ha già funzionato adeguatamente nei capitoli precedenti ma senza migliorarlo dovutamente.

Ovviamente è ancora presto per poter esprimere un vero giudizio definitivo in merito, dato che la maggior parte della nostra analisi si è dovuta fermare a personaggi ed ambientazione: in ogni caso, la nostra sensazione iniziale è che se avete già apprezzato i precedenti capitoli, l'episodio finale della prima stagione riuscirà a soddisfare ancora una volta le vostre aspettative.

In caso contrario, possiamo anticiparvi già dopo questa prova preliminare che con molta probabilità non ci saranno enormi rivoluzioni per la formula. Ovviamente, ripetiamo che si tratta semplicemente di impressioni iniziali basati su poco più di un'ora di gameplay: non possiamo dunque che invitarvi ad attendere la nostra recensione per scoprire se ci saranno colpi di scena particolarmente intriganti – e non solamente da un punto di vista narrativo.

Versione provata: PC

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Rimangono tutti i pregi della serie...

  • Il Castello offre buoni spunti per migliorare l'esplorazione

  • Il coinvolgimento sonoro ha un buon potenziale

Contro

  • ...ma anche tutti i suoi difetti

  • La narrazione sembra poco coraggiosa e molto pretestuosa

  • Il cast è, al momento, poco convincente

Commento

La nostra prova di The Devil in Me ci ha lasciato la sensazione che, ancora una volta, non ci sarà il forte scossone che i fan di The Dark Pictures Anthology si aspettavano per la saga. Sono infatti rimasti tutti gli ormai noti pregi e difetti dell'antologia, e non si scorge la volontà di apportare grandi rivoluzioni. Anche l'utilizzo di un espediente narrativo più classico per gli horror rischia di deludere seriamente chi si aspettava colpi di scena per il capitolo finale della prima stagione, mentre d'altro canto renderà felici coloro che hanno trovato nella Anthology la loro comfort zone, e attendono solo una nuova storia di orrori che non si discosti troppo dalle precedenti. Comunque, per il momento non possiamo che rimandare il giudizio e attendere di provare più approfonditamente la versione completa, per scoprire se la nostra sopravvivenza nel Castello potrà rivelarsi o meno un punto di svolta per queste avventure narrative.
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