Tales of Kenzera: ZAU | Provato – Un metroidvania sciamanico
Abbiamo partecipato a un evento in anteprima e provato le prime ore di Tales of Kenzera: ZAU, il nuovo metroidvania EA Originals.
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a cura di Francesco Corica
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Surgent Studios
- Produttore: Electronic Arts
- Distributore: Electronic Arts
- Testato su: PS5
- Piattaforme: PC , PS5 , XSX , SWITCH
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 25 aprile 2024
I metroidvania sembrano aver avuto negli ultimi anni una vera e propria rinascita, passando da genere di nicchia a punto di riferimento del mercato dei giochi indie e doppia-A.
L'ultima produzione pubblicata da EA Originals, in arrivo anche su PlayStation Plus Extra direttamente al day-one, è infatti l'intrigante Tales of Kenzera: ZAU, una storia che vuole rendere omaggio alla cultura africana affrontando un tema molto delicato: la morte e come affrontare la scomparsa di un proprio caro.
In vista del lancio ufficiale previsto tra poche settimane, abbiamo potuto partecipare a un evento in anteprima con gli sviluppatori e provare i primissimi istanti di gioco: vediamo dunque cosa potremo aspettarci in questa avventura molto... spirituale.
Un legame indimenticabile
Tales of Kenzera ZAU è una storia molto personale, come è facilmente intuibile dal tema centrale della narrazione: in questa avventura interpreteremo il giovane sciamano Zau che, incapace di accettare la scomparsa del padre, deciderà di stringere un patto con il Dio della morte per provare a riportare indietro il suo spirito.
Si tratta del primo gioco sviluppato da Surgent Studios, fondato dall'attore Abubakar Salim, che molti giocatori probabilmente ricorderanno per aver dato la voce a Bayek in Assassin's Creed Origins: l'attore — e autore — non ha mai nascosto che l'intento dietro questo videogioco fosse proprio omaggiare il padre scomparso, ribadendo questa sua forte volontà nel corso dell'evento.
Ispirandosi ad altri grandi classici del genere, come la saga di Ori a livello artistico e le immancabili saghe Metroid e Castlevania, l'intento degli autori era proporre un metroidvania che non fosse soltanto divertente, ma che potesse raccontare una storia importante e personale ai suoi giocatori.
Da parte di Surgent Studios c'è stata una forte volontà nel cercare di rendere giustizia ai miti della cultura africana, senza voler semplicemente riproporre ciò che altri giochi o medium hanno fatto prima di loro.
Come ulteriore dimostrazione di quanto questa storia sia profondamente personale, Abubakar Salim ha anche scelto di doppiare il protagonista della storia, con cui si identifica fortemente: potremo dunque aspettarci un racconto particolarmente emozionante, pur senza rinunciare ovviamente alle sfide che un metroidvania deve saperci offrire.
La danza degli sciamani
Se la storia di Tales of Kenzera Zau (potete prenotarlo su Amazon) sembra dunque essere già particolarmente promettente e carica di emozioni, dal lato gameplay l'idea è quella di proporre un'esperienza che non sia particolarmente rivoluzionaria, ma che fornisca un elemento unico coerente con i temi narrati nel gioco.
Lo sciamano Zau potrà infatti utilizzare nel corso della sua avventura le maschere della Luna e del Sole, ognuna delle quali è in grado di conferirgli abilità uniche in grado di adattarsi a specifiche circostanze.
Nei combattimenti, la maschera della Luna è più indicata per chi vuole tenere alla distanza i nemici, mentre la maschera del Sole è perfetta per i combattimenti ravvicinati e le combo a mezz'aria: i giocatori potranno cambiare immediatamente stile di gioco con la pressione di un semplice tasto, adattandosi così a circostanze differenti e concatenando combo diverse.
Un altro elemento particolarmente interessante è la possibilità di scatenare un micidiale attacco speciale consumando due tacche di una specifica barra dell'energia: la Luna ci permetterà di evocare un gigantesco raggio laser controllabile, mentre con il Sole ci trasformeremo in un enorme tornado infuocato pronto a distruggere qualunque ostacolo si avvicini nel nostro cammino.
Anche in questo caso appare dunque evidente la distinzione degli stili di gioco tra attacchi a distanza e corpo a corpo, ma la possibilità di cambiare liberamente maschera ci permetterà di scegliere la mossa "finale" in base alle esigenze.
In alternativa, potremo consumare una tacca per curare la nostra salute, aggiungendo dunque un pizzico di strategia: scegliere se conservarla il più possibile per curarci oppure se sbarazzarci in un colpo solo di tantissimi nemici.
Le nostre abilità potranno poi essere ampliate appositamente in un apposito albero delle abilità, diviso ovviamente in base alle maschere: potrete dunque scegliere se prediligere uno specifico stile o se cercare di distribuire i punti in modo equilibrato su entrambe.
Pare inoltre che le nostre abilità potranno espandersi nel corso dell'avventura, dato che durante la nostra prova iniziale abbiamo già avuto modo di sbloccare un paio di potenziamenti molto utili: per la Luna una sfera energetica in grado di congelare correnti d'acqua e nemici, mentre per il Sole delle frecce infuocate per attivare varchi a distanza o, semplicemente, per infliggere tantissimi danni ai nemici.
Il fatto che anche per la maschera del Sole sia stato fornito un devastante attacco a distanza ci fa pensare che avanzando ulteriormente potremmo anche assistere a uno stile di gioco che possa rendere ancora più spettacolari le combo utilizzando entrambe le opzioni, ma non avendo potuto ancora esplorare oltre le prime fasi non siamo ovviamente in grado di dirvi quanto questa previsione possa rivelarsi azzeccata o se il gameplay sarà davvero così profondo.
Possiamo ovviamente confermare che ci sarà anche la possibilità di cercare delle sfide più avanzate, esplorando nel corso dei livelli di gioco: ci saranno delle missioni totalmente secondarie e facoltative in cui mettervi alla prova per ottenere nuovi poteri.
Se riuscirete ad arrivare alla fine di queste sezioni senza morire — e a tal proposito, sottolineiamo che anche solo sfiorare uno spuntone significherà morte istantanea — potrete sbloccare uno speciale medaglione che potenzierà le abilità, equipaggiabile soltanto in alcuni speciali banchi di lavoro sparsi lungo i livelli.
Una scelta probabilmente adoperata per impedire di poter abusare determinate proprietà durante le battaglie più concitate, costringendo i giocatori a scegliere saggiamente quali abilità ritengono necessarie e sperimentare all'occorrenza.
Di sicuro, Tales of Kenzera Zau sembra avere il potenziale giusto per rivelarsi una piccola sorpresa, anche se resta da capire quanto possa davvero essere variegato il gameplay e se gli autori saranno in grado di fornire non solo le giuste sfide, ma anche una cura per i dettagli tale da spingere alla rigiocabilità.
Ma avremo tempo a sufficienza per rispondere a questi dubbi nella nostra recensione, quando verrà il momento: per il momento, il nostro viaggio è solo agli inizi.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Il binomio tra le due maschere è molto interessante
-
Storia toccante e personale
-
I paesaggi sono davvero affascinanti
Contro
-
Qualche dubbio sulla profondità del gameplay
Commento
Lo scambio delle due maschere in base alle esigenze di gioco potrebbe rivelarsi molto utile per rendere le combo più spettacolari, almeno nelle intenzioni: dobbiamo infatti ancora metterlo alla prova nelle sfide più impegnative per capire se la profondità potrà davvero rivelarsi all'altezza del compito.
Continueremo ovviamente la nostra avventura, svelandovi tutti i dettagli nella nostra recensione, ma i fan dei metroidvania potrebbero voler cominciare a tenere d'occhio questa potenziale piccola perla.
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