Star Wars Outlaws ha ambizioni stellari (e va bene così)
Abbiamo visto da vicino un gameplay esteso di Star Wars Outlaws e vi raccontiamo le nostre impressioni su questo ambizioso progetto Ubisoft.
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a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Ubisoft Massive
- Produttore: Ubisoft
- Distributore: Ubisoft
- Piattaforme: PC , PS5 , XSX
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 30 agosto 2024
È una nuova vita videoludica, quella che attende il franchise di Star Wars. La leggendaria e amata saga, infatti, per anni aveva vissuto di un accordo di esclusività con Electronic Arts, mentre di recente Lucasfilm si è aperta a molti più progetti da fronti diversi.
Uno, particolarmente interessante, arriva da Ubisoft e da Massive Entertainment (team autore di The Division e del recente Avatar: Frontiers of Pandora) e ci farà vestire i panni di una fuorilegge spaziale a spasso per... galassie lontane lontane.
Nei giorni scorsi, in vista dell'odierno Ubisoft Forward, abbiamo allora avuto modo di vedere in azione Star Wars Outlaws in una lunga presentazione di gameplay. E dobbiamo dirvi che, soprattutto per gli appassionati della saga, sembra che molti dei suoi tasselli siano già nel posto giusto.
Canaglie spaziali
Essere una fuorilegge nello spazio è tutt'altro che facile. Così, Kay ha imparato ad arrangiarsi come può e, accompagnata dal suo fedelissimo Nyx, accetta lavori anche quando sono ad alto rischio. Dopotutto, se è una grossa ricompensa, che vuoi, devi accettare che prendertela ti esponga a grossi pericoli.
Da questo punto di vista, il gameplay che ci è stato mostrato esprimeva molto bene questo concetto. La protagonista di Star Wars Outlaws si muoverà tra L'Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi, in un contesto di grande fermento e di grandi divisioni.
Abbiamo avuto modo di vederla in azione in tre diverse missioni, che hanno evidenziato la struttura di gioco: ci saranno hub da esplorare – non manca la bussola classica in stile Ubisoft, purtroppo o per fortuna – e le città dovrebbero essere abbastanza grandi, considerando che quando ci si avventura in una nuova zona questa viene notificata come "nuova scoperta" dall'interfaccia di gioco.
Non ci è possibile, a questo punto, dire quanto gli uni possano differire in termini di profondità e longevità dagli altri, ma le tre missioni che ci sono state mostrate avevano spunti interessanti e una marcata componente stealth.
Dopotutto, la nostra protagonista è una tenace fuorilegge e non un esercito deambulante, e cercherà di raggiungere i suoi obiettivi agendo di conseguenza.
In una missione, ad esempio, si è servita più volte di Nyx per fargli fare da diversivo e distrarre i soldati, allontanandoli da una zona calda in cui voleva intrufolarsi, o per recuperare un oggetto (o un'arma) senza esporsi in prima persona.
Kay ha poi capacità di hacking (che fanno un po' Watch Dogs) che le permettono di aprirsi varchi o fare breccia nella sicurezza, oltre che la possibilità di combattere quando le cose vanno male – ma di questo parleremo a brevissimo.
Nel complesso, nello stealth i nemici non ci sono sembrati particolarmente rivoluzionari, ma sono molto più zelanti e vivi rispetto ad altri titoli anche recenti – un esempio su tutti, A Plague Tale: Requiem.
Combattere tra le stelle
L'universo nel quale ci muoveremo, come accennavamo, sarà scosso da molte divisioni ed è per questo che anche le azioni di Kay avranno una loro moralità – se così vogliamo chiamarla. Decidere di consegnare un oggetto a qualcuno anziché a qualcun altro, ad esempio, può inimicarvi una fazione, con il risultato che magari vi darà la caccia e vi renderà la vita più difficile quando ci avrete a che fare.
Un ottimo modo per inimicarsi qualcuno, certo, è anche ritrovarsi a sparargli contro. In termini di combattimento, il gunplay sembra piuttosto leggero e immediato. Complice il fatto che le armi siano adatte a un universo come quello di Star Wars, potrebbe effettivamente offrire degli spunti interessanti.
L'arma di Kay, ad esempio, ha diversi moduli con abilità differenti: quello al plasma le permette di fare danni, quello a ioni stordisce i nemici o sovraccarica le apparecchiature elettroniche. Il terzo, infine, stende gli avversari mandandoli al tappeto con un solo colpo, ma ha bisogno di un lungo tempo di cooldown (almeno rispetto agli altri due) prima di poter essere utilizzato di nuovo.
Il passaggio dall'una all'altra modalità dell'arma a seconda del contesto può aggiungere un po' di brio ai combattimenti, che per quanto abbiamo potuto vedere non sono male: i nemici cercano di nascondersi e attaccare dal coperto, senza rimanere eccessivamente esposti a fare da manichini pronti a essere abbattuti.
Ovviamente, è difficile esprimersi senza avere un controller tra le mani, ma nell'insieme l'esperienza di combattimento ci è parsa interessante e ben calata nelle atmosfere di Star Wars, alle quali si aggiunge peraltro un po' di umorismo.
Inoltre, abbiamo anche visto Kay sfoggiare un'abilità che le ha permesso di "taggare" i nemici e attaccarli in sequenza in una scena automatizzata dal tempo dilatato, con un effetto molto spettacolare che richiama un po' l'Istinto di Hitman Absolution.
Universi da scoprire
Il fatto di compiere delle azioni da fuorilegge per completare delle proprie missioni, in un gioco dalla struttura aperta come Outlaws, fa in modo che possiate finire con essere ricercati. In una delle missioni che abbiamo visto, Kay riusciva a scappare con l'oggetto che voleva recuperare, ma veniva inseguita dai nemici mentre era a bordo della sua nave.
È possibile anche affrontare scontri a bordo della propria nave spaziale ed è possibile abbordare i pianeti per prepararsi all'atterraggio.
Qui ci si può in effetti avvicinare ma, come nel caso di Starfield, nel gameplay che abbiamo visto dopo essere arrivati a una certa distanza si apre un menù per scegliere in quale area specifica del pianeta atterrare – e non si esegue la manovra a mano, casomai ve lo steste domandando. In altri casi, ci si avvicina abbastanza da attivare una sezione di atterraggio che carica la mappa "di terra" del pianeta.
In termini di level design, le missioni al chiuso che abbiamo visto (ossia praticamente tutte) hanno mostrato scenari piuttosto lineari, ma ben costruiti. Le città e gli hub, come dicevamo, dovrebbero dare un più ampio respiro, ma non abbiamo visto abbastanza per poter dire di più.
Abbiamo anche assistito a una missione ambientata in quello che, senza spoiler, potremmo definire come una sorta di "dungeon", che ci ha ricordato un po' le rovine dei due Horizon – non solo per la palette di colori che vira sul viola, ma anche perché Kay poteva arrampicarsi in alcune aree predefinite per esplorare in verticale.
Niente arrampicata libera in stile Ezio Auditore, insomma, ma segnalini ben visibili ai quali aggrapparsi per procedere, anche qui, in modo abbastanza guidato.
Proprio la linearità di questi scenari legati alle quest, però, potrebbe non essere affatto un male: un design ben realizzato che tenga dentro l'atmosfera delle missioni può dare più valore a Star Wars Outlaws (e al suo contesto narrativo) rispetto a scenari ampi e dispersivi che mettono la quantità sulla qualità – inciampo che in passato a Ubisoft è capitato di fare con alcuni dei suoi franchise più famosi.
Certo, sarà fondamentale non intrappolare il giocatore in un percorso solo guidato, ma da quello che abbiamo visto il gioco dovrebbe offrire una sufficiente varietà di approcci per scongiurare questo pericolo.
A qualche settimana dal lancio...
Per quanto riguarda la componente tecnica, siamo rimasti colpiti in positivo da quello che abbiamo visto. Star Wars Outlaws, oltre a fare vanto di una direzione artistica che di sicuro intrigherà i fan della saga, si difende molto bene con Snowdrop engine, mostrando soprattutto degli effetti di luce negli scenari poco illuminati che rendono tutto più suggestivo da esplorare.
Teniamo invece qualche piccola riserva sulla recitazione e sul comparto delle animazioni facciali, che ogni tanto ci sono apparsi un po' più legnosi e "robotici" di quanto ci saremmo aspettati – ma anche questo sarà un aspetto da valutare controller alla mano.
Sul comparto sonoro, invece, ci è già parso azzeccato l'uso delle musiche, che approfittano di orchestrazioni classiche e pompose come nel filone cinematografico di Star Wars, con qualche disarmonia improvvisa che tiene sul chi va là, che comunica molto bene che le avventure di Kay potrebbero presto tramutarsi in guai.
Per tutti gli ulteriori dettagli su Star Wars Outlaws, ricordate di visitare il nostro articolo di riepilogo completo.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Atmosfera riuscitissima, affascinante e molto a fuoco
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Design delle missioni interessante
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Siamo incuriositi dalle possibilità del gunplay e di Nyx
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Tecnicamente ha un gran bel colpo d'occhio...
Contro
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... anche se non tutto è perfetto sulle animazioni facciali
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Ci saranno da valutare la tenuta e la possibile diluizione dell'opera completa
Commento
Non abbiamo visto meccaniche rivoluzionarie, ma il loop di gameplay dovrebbe godere di alcune variazioni interessanti, a patto che riescano a tenersi fresche e stimolanti per tutta la durata del gioco.
Come sempre nelle recenti produzioni Ubisoft, grande peso lo avrà la longevità del gioco e quanto questa, per protrarsi, potrebbe annacquare l'esperienza. Se però il team riuscirà a tenere un buon equilibrio tra contenuti primari e quelli di puro svago, valorizzando le idee di gameplay avute, Star Wars Outlaws potrebbe essere un'uscita molto interessante per chiunque abbia a cuore quella galassia lontana lontana.
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