Souldiers, 16-bit tra metroidvania e soulslike | Provato
Nella nostra anteprima vi raccontiamo perché dovreste tenere sott'occhio questo interessante indie dalle buone potenzialità.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Retro Forge
- Produttore: Dear Villagers
- Distributore: Dear Villagers
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Action Adventure , Metroidvania , Soulslike
- Data di uscita: 02 giugno 2022
Souldiers non vuole proporre un nuovo modello né tanto meno introdurre novità di grande peso nei due generi a cui vuole aderire. Piuttosto, tenta di creare una commistione tra soulslike e metroidvania mettendo da parte alcuni dei difetti classici che tanti giochi del passato hanno dimostrato di avere.
Questo non significa affatto che l'opera prima degli spagnoli Retro Forge sia priva di qualsivoglia ambizione, ma al contrario tenta di porsi come esponente di spicco nel fervente panorama indie. Ci siamo cimentati in una lunga sessione di gioco che ci ha fatto subito comprendere la natura di Souldiers, che vuole essere impegnativo ma senza mai cedere il passo alla frustrazione.
Durante le ore passate con Souldiers ci siamo chiesti però quali fossero le reali differenze tra la miriade di giochi dello stesso genere e cosa potrebbe fare questo progetto per elevarsi dal mare magnum dei cloni. Ecco, la risposta al momento non l'abbiamo trovata, ma che si tratti di un gioco piuttosto divertente e ben costruito non ci sono dubbi già da questa prima fase preliminare.
Souldiers, la storia
Specifichiamo sin da subito che Souldiers è localizzato in una moltitudine di lingue ma non nella nostra, motivo per cui chi ha qualche difficoltà con la comprensione del testo potrebbe in effetti perdersi alcuni dettagli. Non sappiamo se nel momento dell'uscita verrà aggiunto l'italiano, ma possiamo dirvi che tutto sommato non è la trama il motivo per cui dovreste interessarvi al gioco.
Il giocatore potrà scegliere tra tre classi disponibili: il classico soldato, il mago e l'arciere, ciascuno con le proprie caratteristiche, abilità, punti di forza e debolezze.
L'obiettivo è quello di imbarcarsi in un'avventura all'interno del mondo di Terragaya, che appare come una sorta di terra mistica ai confini tra la vita e la morte, e fare di tutto per vincere una dura battaglia per la libertà.
Verrete teletrasportati nella mappa principale da colei che ha le sembianze di una valkyria, la quale vi darà inizialmente qualche spunto per orientarvi nel mondo di gioco. Da lì in poi, soprattutto nelle prime fasi, avrete a che fare con personaggi che di primo acchito sembrano rimasti un po' vittime delle conseguenze della lotta che infuria da lungo tempo.
L'impressione iniziale è che costoro siano sin troppo ciarlieri e che Souldiers si perda un po' troppo in chiacchiere che di fatto aggiungono ben poco al contesto narrativo. Di fatto, i toni sono per lo più leggeri e scanzonati, con quell'umorismo che non fa affiorare mai sorrisi e si configura in ultima battuta come mero riempitivo. Tale impressione sfuma via piuttosto rapidamente, dato che ben presto il gioco lascia spazio al puro gameplay e asciuga al minimo gli interventi verbali, che si palesano solo quando ce n'è davvero bisogno.
Non sappiamo ancora dove Souldiers andrà a parare, ma l'idea che si è cementificata dopo qualche ora di gioco è che la storia sia molto generica e che si basi sulla solita lotta tra il bene e il male, senza ulteriori guizzi o diversificazioni atte a cambiare un po' la natura di certi archetipi.
Poco male, visto che si tratta appunto di un titolo che punta a ben altro, ossia a un sistema di gioco ben rodato, avvincente e con ottimi equilibri. Sarà possibile scegliere più di un livello di difficoltà, ma vi consigliamo già da ora di optare per quello massimo, che ci è sembrato quello più vicino a una modalità normale mai punitiva e con picchi di difficoltà assolutamente nella norma.
Ridotto ai minimi termini, Souldiers è sostanzialmente un metroidvania (potete acquistarne qualcuno su Amazon) con qualche elemento soulslike che si sostanzia soprattutto nella gestione dei boss e dello sviluppo del personaggio. Ci ha colpiti in particolar modo la grande chiarezza della mappa, elemento per nulla scontato anche in titoli che dovrebbero sempre dare i giusti punti di riferimento ai giocatori.
Perdersi in Souldiers non è quasi mai possibile, pur riconoscendo il fatto che certe mappe siano intricate e complesse. Si capisce sempre con chiarezza qual è l'area non ancora battuta e il design non tende mai a favorire momenti di sconforto o sessioni in cui vagherete a caso prima di imbattervi nella giusta direzione. Riteniamo che questo sia un plus non trascurabile, e infatti ci ha aiutati non poco a stimolarci nell'esplorazione a tutto tondo, che avviene sempre in modo spontaneo e senza forzature.
Gameplay
L'avanzamento di gioco di Souldiers è legato all'esplorazione, all'acquisizione di abilità che consentono di attraversare aree precedentemente fuori portata e alla risoluzione di piccoli puzzle. Questi ultimi sono risultati semplici ma non banali, e danno certamente una marcia più a un'avventura che prova in minima parte a sfuggire via dai soliti canoni. Chiaramente sono i combattimenti a fare la parte del leone, ma queste variazioni sul tema risultano essere in definitiva una buona aggiunta da non sottovalutare.
A proposito di combattimenti, abbiamo affrontato la nostra avventura principalmente col soldato, che oltre a parate, schivate e attacchi di base poteva acquisire nuovi poteri utili principalmente ad avere vita più facile durante gli scontri. Inoltre, alcuni di essi sono risultati fondamentali per accedere a zone di sbarramento o che prima erano ben nascoste.
Nella fattispecie, una bomba sarà in grado di frantumare certe pareti dietro cui si celano segreti o intere aree che portano altrove. Per recuperare le unità di queste armi bisognerà poi raccogliere (o comprare) degli specifici frammenti, lasciati solitamente sul campo dopo la dipartita dei nemici.
Diverso il discorso per le pozioni della salute, solitamente nascoste in forzieri e in generale non così numerose. Tuttavia esistono ulteriori pozioni che possono aumentare la forza, la protezione e fornire buff utili ad affrontare gli avversari con meno patemi d'animo. Ci è piaciuto anche il modo in cui Souldiers gestisce la crescita del personaggio e lo sviluppo delle abilità, che aprono la strada a una maggiore complessità ma sempre in modo dolce e con una curva d'apprendimento priva di squilibri. Per esempio, a un certo punto acquisirete il potere del fuoco (che vi serve anche per bruciare le ragnatele e andare oltre), da poter scambiare con gli attacchi di base a seconda delle situazioni. Al contempo, dovrete gestire ulteriori abilità passive e attive che possono essere sbloccate più rapidamente con un po' di grinding.
Tuttavia questo non risulta mai obbligato, e sebbene il gioco tende a farvi capire in modo chiaro che gli scontri non andrebbero quasi mai saltati, non c'è mai stato un momento in cui ci siamo sentiti costretti a rifare più volte una zona solo perché ci serviva l'abilità utile ad avanzare con più disinvoltura.
Souldiers sembra dunque piuttosto promettente, e nonostante non faccia granché per differenziarsi dalla massa, la solidità di gioco appare piuttosto evidente. A impreziosire il gioco c'è infine uno stile grafico a 16-bit davvero azzeccato e con pochissimi punti deboli. Se siete amanti di quell'epoca e non disdegnate la modernità degli ultimi metroidvania, vi consigliamo di tenere sott'occhio questo progetto indipendente dalle buona potenzialità.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Metroidvania classico con qualche elemento da soulslike
-
Buona gestione della progressione di gioco e del personaggio
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Qualche puzzle ambientale semplice ma non banale
Contro
-
La storia sembra dimenticabile
-
Un ulteriore livello di difficoltà sarebbe stato perfetto per i veterani del genere
Commento
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