La serie di Soul Calibur è sicuramente una delle più amate dagli appassionati di picchiaduro. Dopo qualche capitolo che non era riuscito a convincere appieno i fan, Bandai Namco sembra essere intenzionata a riportare la serie sui giusti binari con il sesto capitolo. Durante la Gamescom 2018 sono state presentate alcune nuove feature di Soul Calibur VI, previsto su Xbox One, PS4 e PC per il 19 Ottobre di quest’anno, ed è stato possibile provare con mano il gioco: lo abbiamo provato per voi e siamo pronti a dirvi com’è andata.
Storie che si intrecciano
Era già stato annunciato che Soul Calibur VI avrebbe visto il ritorno della classica modalità storia, denominata “Chronicle of the sword”: in essa, ci troveremo a controllare i diversi personaggi della serie, tanto i veterani quanto i nuovi arrivati, per scoprire diversi retroscena riguardanti gli eventi del primo Soul Calibur. La novità di questa Gamescom 2018 è rappresentata da una seconda modalità storia, chiamata “Libra of soul”. In questa modalità, saranno i giocatori a scrivere la storia: protagonista sarà infatti un avatar interamente personalizzabile, a partire dalla razza. Potremo creare, per esempio, un umano o, come hanno scherzosamente proposto i ragazzi di Bandai Namco durante la presentazione, un panda rosso. Potremo scegliere il sesso del nostro personaggio, curarne dettagli come la corporatura e la capigliatura, per arrivare infine a scegliere la tipologia di equipaggiamento. Una volta creato l’avatar comincerà la nostra storia: in essa saremo chiamati a completare numerosi combattimenti, ciascuno dotato di regole speciali, un’idea che ricorda da vicino quanto visto in Soul Calibur 2 e 3, titoli dove erano state proposte modalità avventura dal concept per certi versi simile a quello qui riproposto. Saranno presenti numerose scene narrate, in cui saremo chiamati anche a fare delle scelte che decideranno il nostro allineamento: starà noi a decidere se giocare dalla parte delle forze del bene o del male. Quale che sia la nostra scelta, il nostro personaggio crescerà mano a mano che lo faremo combattere: qualora, però, ritenessimo una missione troppo difficile per il livello attuale del nostro eroe, potremo reclutare un mercenario che ci aiuterà nel completamento del livello. I mercenari potranno essere generati automaticamente dal gioco, ma potremo anche scegliere di utilizzare personaggi creati da altri giocatori. Purtroppo non è stato possibile provare con mano questa modalità, ma sulla carta ci sono tutti gli elementi per costruire un’alternativa valida e solida alla classica modalità storia, che farà perdere altre ore su Soul Calibur VI a chi ama il gioco in solitaria.
Chi di lama ferisce…
Il gameplay di Soul Calibur VI non si discosta di molto dalla tradizione della serie. A fronte della nuova meccanica “reversal edge”, che permette di difendersi da un attacco e di attaccare a propria volta, il resto del gioco rimane pressoché invariato: i giocatori si scontreranno frontalmente su delle arene e potranno ottenere la vittoria azzerando la barra di salute dell’avversario, scaraventandolo fuori dal ring o trovandosi con un maggior quantitativo di salute al termine del tempo prestabilito. Alla Gamescom 2018 abbiamo potuto provare soltanto la modalità scontro base, ma abbiamo potuto scegliere tra un’ampia rosa di personaggi ed arene. Ogni contendente ha mantenuto la sua personalità nel combattimento, rendendo di fatto la scelta del personaggio estremamente importante per il giocatore: i novizi spenderanno le prime ore di gioco nel cercare di capire quale stile di combattimento si adatta meglio a loro e di conseguenza quale personaggio potrà essere il loro campione principale. Il passo successivo è lo studio del set di mosse di ciascun personaggio: come per ogni picchiaduro che si dispetti, inanellare combo diventa fondamentale per poter sperare di portare a casa la vittoria contro gli avversari più tosti, ed in quanto a possibilità di scelta Soul Calibur VI non lascia certamente a desiderare, visto il grande quantitativo di mosse che è possibile utilizzare e combinare tra loro per dare vita ad attacchi devastanti. Le ambientazioni sono anch’esse particolarmente variegate: siamo passati da un porto a un santuario, da una pianura ad un deserto ed altro ancora. La realizzazione tecnica dei personaggi e delle ambientazioni è estremamente soddisfacente e nella nostra prova su Playstation 4 Pro non abbiamo notato alcun singhiozzo tecnico di sorta.
Sebbene non disponibile nella build, durante la presentazione è stata introdotta la modalità online del gioco. Gli sviluppatori hanno voluto optare per una modalità multiplayer estremamente semplice: potremo partecipare a partite private, pubbliche o classificate, con lobby che possono includere fino ad otto giocatori. Inoltre, è stata annunciata la presenza di Tira nel gioco, che sarà disponibile come DLC fin dal lancio e che sarà inclusa all’interno del season pass. Si tratta di una scelta che farà sicuramente discutere, soprattutto coloro che attendevano da tempo il ritorno di questo personaggio. Per quanto ci riguarda, però, questa prova di Soul Calibur VI ci ha lasciati estremamente soddisfatti, e non vediamo l’ora di potervene parlare di nuovo in sede di recensione.
– Libra of Soul è una modalità promettente
– Il gameplay della serie è ancora estremamente solido
Soul Calibur VI si arricchisce di una seconda modalità storia che ha tutte le carte in regola per allungare di molto la vita del prodotto anche per chi cerca un’avventura in solitaria; inoltre, la nostra prova ci ha confermato come il gameplay di base della serie sia ancora estremamente solido nonostante gli anni passati, grazie anche all’introduzione di novità che vanno a modificare la formula classica di Soul Calibur. Adesso non ci rimane che attendere la versione finale, che non si farà attendere molto: vi ricordiamo, infatti, che il gioco arriverà su Xbox One, PS4 e PC il prossimo 19 Ottobre.