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SBK Team Manager, il gestionale a due ruote tutto italiano

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a cura di Matteo Bussani

L’Italia delle corse su due ruote ha sicuramente una marcia in più, soprattutto in ambito videoludico. I titoli si contano su più mani, così come le piattaforme su cui sono stati sviluppati. In particolare il mondo delle Superbike è affidato all’interno della sfera mobile alla nostranissima Digital Tales.

Una licenza che è ritornata a più riprese, grazie all’inossidabile lavoro di questa software-house, sotto la forma del “simulatore” di guida per smartphone, tanto apprezzato dai fan con più di cinque milioni di download e una valutazione di 4,3 sul Play Store per la versione 2016.

Si sa, però, non c’è soltanto l’azione quando si pensa ai motori, visto che dietro le quinte, anzi, dentro ai garage, c’è un team intero che lavora per far sì che le prestazioni in pista siano sempre migliori e che rendono possibili le imprese dei piloti che, ovviamente sono in prima fila.

Proprio il lato gestionale del gioco sarà il punto centrale di SBK Team Manager, in arrivo in autunno sia su Android sia su iOS. Si prenderanno le parti di un neo-nato team, alla ricerca della formula migliore per vincere il campionato.
Nel gioco sono contemplate proprio tutte le fasi che caratterizzano la macro e la micro gestione della squadra. Si parte con una moto e un pilota. Da lì è opportuno scegliere le persone giuste tra ingegneri e meccanici, per formare una squadra affiatata, con un occhio sempre alle finanze. Così si vanno a puntare risorse sul reparto R&D, in modo tale che la proprio moto abbia tutte le potenzialità per competere ad ogni Gran Premio. Dalle battute iniziali del Campionato sarà molto difficile tenere testa ai team più blasonati, ma anche alle squadre minori, e sarà soltanto con una buona gestione gara dopo gara che sarà possibile maturare risultati. Risultati che, però, una volta scesi in pista, saranno legati al modo in cui gestiremo la concentrazione del pilota dai muretti, tra strategia e incitamenti.

Un sistema di gioco che fa grande leva sul concetto di rischio. Ogni azione di gara può migliorare le performance, i tempi sul giro, e le probabilità di un sorpasso, ma sull’altra faccia della medaglia, può portare alla caduta del pilota, oppure a farlo stancare al punto da dover richiedere un recupero con giri più pacati per far sì che la concentrazione torni ai massimi livelli. Saremo invogliati a seguire il comportamento del pilota, anche grazie a una doppia visuale messa a disposizione del giocatore. La prima, classica in questo genere di giochi, in 2D, mentre l’altra 3D, tipica invece delle controparti in prima persona.

Un lavoro che su mobile vuole distinguersi non soltanto per la bontà della simulazione gestionale, ma anche per le indubbie tecniche.

Di anno in anno, in-game, dovremo controllare i contratti, decidere i miglioramenti da sviluppare, gli ingegneri da mantenere e i piloti da assumere. Non mancherà poi la possibilità di portare in gara più moto, con tutta le relative stratificazione e complessità che ne derivano.

Il gioco, infatti, graficamente mostra una certa cura e un’esperienza che si vede essere maturata nel corso degli anni e dei tanti prodotti di Digital Tales. Sul piano più propriamente del gameplay i dettagli sono tanti, le possibilità e le impostazioni pure e non pensiamo che nessun giocatore possa rimanere insoddisfatto da tale lavoro. Certo, nonostante la release vicina, ci sono da sistemare i bilanciamenti in gara e fuori, visto che la gara di prova ci ha portato in posizioni altissime durante le qualifiche e nelle più scantinate retrovie in gara.

Per la release commerciale è previsto un rilascio premium, a pagamento, che richiede al giocatore un piccolo investimento una tantum per poi lasciarlo libero di muoversi liberamente nella versione completa del gioco. Crediamo che al di là della diffusione del modello concorrente freemium, questo tipo di offerta vada bene a incastrarsi sia con le mire del gioco, sia proprio con la natura stessa di gestionale, che potrebbe altrimenti diventare, come tanti concorrenti, una rincorsa allo scambio di soldi reali con le pene d’attesa del giocatore.

Digital Tales ci sembra davvero alla gran carica con il manageriale dedicato al mondo delle Superbike. La licenza c’è, le idee non mancano e la struttura sembra pronta, al netto dei dovuti aggiustamenti, a sostenere le partite di tutti quei giocatori che, appassionati di motori, vogliono cambiare punto di vista dal solito casco o semplicemente preferiscono un modo più pagato per apprezzare le corse nella loro interezza.

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Digital Tales ci sembra davvero alla gran carica con il manageriale dedicato al mondo delle Superbike. La licenza c’è, le idee non mancano e la struttura sembra pronta, al netto dei dovuti aggiustamenti, a sostenere le partite di tutti quei giocatori che, appassionati di motori, vogliono cambiare punto di vista dal solito casco o semplicemente preferiscono un modo più pagato per apprezzare le corse nella loro interezza.
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