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Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven è il ritorno di un grande classico

In vista dell'imminente uscita ufficiale, abbiamo potuto provare i primi passi del remake di Romancing SaGa 2: scopriamo com'è andata.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

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Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven
  • Sviluppatore: Square Enix, xeen Inc.
  • Produttore: Square Enix
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: SWITCH , PS5 , PS4 , PC
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 24 ottobre 2024

Negli ultimi anni, Square Enix ha lavorato duramente per riportare in auge alcuni dei suoi più iconici franchise del passato: basti pensare alle ultime operazioni per le serie Mana, Star Ocean o perfino il ritorno di Tactics Ogre, solo per citare alcuni nomi.

Un'altra delle serie poste sotto i riflettori è SaGa, da molti considerata uno dei capostipiti dei giochi di ruolo: dopo il recente Emerald Beyond, il publisher giapponese si sta preparando a riportarla in auge ancora una volta con il ritorno di uno dei capitoli storici più amati.

Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven è infatti il rifacimento dello storico JRPG uscito su Super Famicom nel 1993, che solo pochi anni fa ha ricevuto una traduzione inglese con un'apposita edizione rimasterizzata — qui trovate la nostra recensione, a tal proposito.

E dopo otto anni dall'uscita originale di quella remaster, Romancing SaGa 2 è pronto a conquistare una nuova generazione di videogiocatori con un ambizioso remake.

In occasione dell'uscita ufficiale, prevista il 24 ottobre su PS5, PS4, Switch e PC, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima il Prologo che ci introduce le principali meccaniche e l'incipit della storia, dalla durata di circa un'ora e mezza.

Scopriamo dunque che cosa è possibile aspettarci dal ritorno di uno dei JRPG classici più amati degli anni '90, almeno per chi all'epoca ebbe la possibilità di giocarlo.

Sette eroi caduti

Dopo averci fatto scegliere un avatar maschile o femminile — che, in verità, nella versione provata non abbiamo potuto neanche vedere nella storia — inizieremo subito a vestire i panni dell'imperatore Leon che, accompagnato dall'inesperto principe Gerard, dovrà scacciare i demoni e affrontare la minaccia dei Sette eroi, venuti a portare devastazione.

La leggenda narrava che i Sette eroi fossero salvatori pronti a dare man forte in caso di bisogno, ma scopriremo ben presto che la leggenda potrebbe non essere così veritiera, dato che uno di loro si rivela pronto a portare devastazione e morte.

La storia sembra dunque portare avanti i canoni del capitolo originale, anche se ovviamente c'è spazio per espandere ulteriormente la narrazione: il gameplay fuori dalla battaglia è composto da esplorazioni 3D che ci permetteranno di visitare non solo i numerosi meandri del castello e parlare con i suoi abitanti, ma anche di scoprire segreti — e trappole — nascosti all'interno dei dungeon.

Non si tratta di meccaniche particolarmente rivoluzionarie e noterete probabilmente molte somiglianze con altri JRPG di più recente fattura, ma è sicuramente uno step necessario per dare luce nuova a questa produzione e "svecchiarla" un po', offrendo allo stesso tempo maggiore libertà di azione ai giocatori.

La formula dei combattimenti veri e propri è invece la stessa e inconfondibile di sempre, pur con alcune piccole migliorie: durante le battaglie potremo usare fino a cinque personaggi, che in base alla formazione avranno turni e priorità diverse.

Ad esempio, un personaggio posizionato di fronte a tutti gli altri tenderà a essere maggiormente bersaglio dei colpi nemici, rendendo dunque ideale il posizionamento del classico "tank", mentre un'unità più fragile si andrebbe a posizionare dietro a tutte le altre.

In Romancing SaGa 2 non esistono punti esperienza da assegnare: diventerete più forti facendo pratica in battaglia.
Spesso le battaglie ci spingeranno a scoprire le vulnerabilità dei diversi mostri che dovremo affrontare: a nostra disposizione ci saranno infatti numerose magie ed armi e, la prima volta che li incontreremo, inizierà una sorta di processo a tentativi per scoprire le strategie migliori per vincere.

A differenza della versione originale, Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven (che potete prenotare su Amazon) ci farà vedere sempre le vulnerabilità di un nemico, a patto di averle scoperte prima in questa o precedenti battaglie, facilitando il compito ai giocatori e senza costringerli a doversi affidare necessariamente alla propria memoria. Un sistema che ricorda, alla lontana, quello caratteristico di un Ocoptath Traveler, per chi ha familiarità con giochi più recenti.

Una peculiarità interessante di questo capitolo e dell'intera saga è che non esistono punti esperienza da guadagnare e statistiche da distribuire, ma l'effettiva "esperienza" si guadagna solo con le battaglie intraprese all'interno del gioco.

Utilizzare più volte una stessa arma o un elemento magico migliorerà la relativa efficienza, rendendo i nostri colpi più letali e permettendoci di imparare nuove mosse.

Durante le battaglie potrebbe infatti capitarvi di vedere il simbolo di una lampadina accanto a una mossa, il che sta a suggerirvi la possibilità che il vostro personaggio possa presto imparare un nuovo attacco speciale o un qualche tipo di strategia.

Non è comunque garantito che riusciate ad apprenderla subito e potrebbero volerci alcuni tentativi: si aggiunge dunque anche un pizzico di strategia visto che, in base ai nemici affrontati, potreste voler lasciar perdere e puntare su mosse più sicure per garantirvi la vittoria.

L'eredità delle battaglie

Dato che abbiamo potuto vedere solo il prologo iniziale non abbiamo potuto ancora testare più a fondo molte delle meccaniche più iconiche di Romancing SaGa 2, anche se il remake ci ha già dato qualche indicazione generale sul loro funzionamento.

Il JRPG di Square Enix ci inviterà a prestare molta attenzione allo stato di salute delle nostre unità: durante le battaglie potremo sempre curarle e riportarle in vita, ma se non interverremo in tempo rischieremo di assistere alla loro morte e al loro conseguente abbandono del party.

Sarà dunque sempre importante essere preparati a dovere per ogni evenienza, anche e soprattutto prima che possano emergere eventuali trappole, per non complicarvi senza motivo la vita nei dungeon più difficili.

L'altra meccanica iconica di Romancing SaGa 2, con la cui introduzione si è conclusa la nostra prova, riguarda invece le generazioni di sovrani e l'eredità delle rispettive abilità: senza fare alcuno spoiler, ci limitiamo soltanto a dire che dovranno essere diversi personaggi ad assumersi il compito di sconfiggere i Sette eroi.

La scelta del proprio erede offre un buon potenziale per rendere la nostra avventura davvero personale.
Ci saranno infatti diversi punti nella storia in cui dovremo scegliere il nostro erede, che attraverso un rituale magico potrà raccogliere tutte le nostre esperienze e utilizzarle per proseguire la missione.

I giocatori avranno, come naturale conseguenza, la possibilità di scegliere tra più di un personaggio, in base alle decisioni prese nel corso dell'avventura.

C'è dunque ampio spazio per un'avventura che potrebbe davvero essere personale per ogni giocatore: del resto, anche il capitolo originale è stato uno dei JRPG più ambiziosi della sua era, ancora oggi preso spesso ad esempio da altre produzioni più recenti.

Complice anche la breve durata della nostra prova, Revenge of the Seven non ci ha fatto vedere aspetti particolarmente rivoluzionari per il genere, ma in fondo non ne ha bisogno: il suo obiettivo è infatti, più semplicemente, di riproporre in chiave moderna la stessa esperienza di una volta, portando un nuovo pubblico a conoscere un grande classico.

Non ci resta che aspettare l'uscita ufficiale per scoprire se la missione potrà davvero dirsi compiuta.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Gameplay classico e moderno allo stesso tempo

  • La nuova colonna sonora è ben realizzata

  • Le eredità hanno un buon potenziale

Contro

  • Graficamente si poteva fare di più

  • Le esplorazioni potrebbero diventare ripetitive

Commento

Probabilmente Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven non sarà il gioco che cambierà il modo di intendere i JRPG, ma in fondo non ha alcun bisogno di esserlo. L'operazione di Square Enix mira infatti a rinnovare e riportare in auge sul mercato uno dei classici più amati della sua epoca, la cui versione originale uscì purtroppo solo sul mercato giapponese: da quel poco che abbiamo visto fino ad ora, l'impresa potrebbe decisamente riuscire. 
Abbiamo ancora alcune incertezze, soprattutto sulla potenziale ripetitività e sul lato grafico, ma ovviamente è ancora presto per dare giudizi definitivi: sicuramente è un titolo che i fan dei JRPG potranno iniziare a tenere d'occhio.
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