Immagine di Reanimal è come Little Nightmares, ma più spaventoso e oscuro
Anteprima

Reanimal è come Little Nightmares, ma più spaventoso e oscuro

Tarsier Studios, team già autore di Little Nightmares, ci ha svelato da vicinissimo Reanimal, il suo prossimo horror cooperativo.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

Immagine di Reanimal
Reanimal
  • Sviluppatore: Tarsier Studios
  • Produttore: THQ Nordic
  • Distributore: THQ Nordic
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: TBA

Quando, durante l'evento stampa tenuto per presentare a porte chiuse tutti i dettagli, il gameplay di Reanimal inizia a svelarsi, è impossibile non pensare a Little Nightmares. Sarebbe anche ingiusto se non fosse così, considerando che Tarsier Studios ha dato i natali all'apprezzatissima saga pubblicata da Bandai Namco. Il publisher, questa volta, invece è THQ Nordic.

E ora lo studio svedese sta cercando una strada diversa eppure simileReanimal sembra un Little Nightmares che preme forte l'acceleratore dell'inquietudine e delle suggestioni, tra bestie dai corpi attorcigliati e orrori che sembrano riemergere dagli abissi.

Come si sopravvive a un mondo così oscuro? Nell'unico modo che gli umani conoscono: insieme.

Teniamoci per mano

Provate a configurare nella vostra mente un incontro tra It Takes TwoLittle Nightmares e potreste avere già un'immagine piuttosto chiara di ciò che Reanimal vuole essere. Parliamo di una avventura horror in cooperativa (sia in locale che online, a vostra scelta), dove un fratello e una sorella si ritrovano intrappolati in una sorta di "controparte" infernale dell'isola in cui sono nati.

I due bambini cercheranno di ritrovare gli amici che si sono dispersi in questo scenario così inospitale, ma proveranno anche a capire cosa abbia portato a questa rovina.

«In teoria non c'è niente di più sicuro di casa» ci hanno raccontato gli autori, quindi anche solo il fatto che questa fosse originariamente la casa dei due bambini, essendo la loro isola natia, ha una sua sfumatura orrorifica. Non a caso, il focus del gioco è fortemente incentrato sull'atmosfera che si crea e sul mettere tensione addosso al giocatore.

Reanimal vuole tenere sempre ben teso il filo della tensione, proponendo una co-op senza split screen in cui dovete stare vicini e sopravvivere necessariamente insieme.
Che però, come dicevamo, può decidere di condividerla con un alleato. Reanimal si può vivere anche da soli, scegliendo quale dei due personaggi controllare mentre l'altro sarà guidato dall'IA. In alternativa, ed è probabilmente il modo migliore di affrontare Reanimal, potete giocare con un amico – che sia seduto sul divano con voi o che sia collegato online.

Attenzione, però, perché il gioco non funziona con lo split-screen, ma con una inquadratura unica. E questo, oltre a permettere dei giochi di regia con cui Tarsier si è sbizzarrita già da quello che abbiamo visto in occasione della presentazione della Gamescom, vi costringe a stare vicini e lavorare insieme.

«L'horror migliore è quello che si vive in compagnia con gli amici», è quello che si condivide, secondo gli sviluppatori, dato da «l'affrontare qualcosa di terrificante insieme». Così, nella nostra esplorazione dovremo sempre collaborare con l'altra persona per capire come avanzare, verso dove scappare, come sopravvivere agli abomini atroci che cercheranno di braccarci.

Tra i due personaggi non ci sono differenze di meccaniche, quindi impersonare uno o l'altro non apporterà cambiamenti in termini di rigiocabilità, o di approccio: immaginiamoli come due pezzi simili per comporre il puzzle del gameplay di Reanimal.

Quando hanno dovuto presentare più nel dettaglio proprio il gameplay del loro gioco, gli sviluppatori lo hanno definito molto minimalista, a suo modo con i piedi per terra – anche rispetto a It Takes Two, che è stato chiaramente un faro per l'idea delle interazioni in cooperativa.

Ma Reanimal, come dicevamo, ha l'obiettivo di portarvi dentro atmosfere forse meno surreali e simboliche, ma costruite tenendo ben tirato il filo della tensione. Che poi è quella che spinge, dentro la stessa inquadratura che spesso capeggia dall'alto facendovi sentire piccolissimi, a starsi vicini, spalla contro spalla: in un mondo così ostile e oscuro, tutto ciò su cui si può contare è il proprio alleato in co-op.

Acque torbide

Una particolarità interessante che distinguerà Reanimal è il fatto che i suoi scenari non si esploreranno solo per terra, ma anche a bordo di una nave. Molte ambientazioni dell'isola, infatti, sono state risucchiate dall'acqua – e guardandosi intorno si avverte un decadentismo che richiama un po' la palette di colori e gli scenari di un gioco come The Sinking City

Gironzolare con la nave, in modo piuttosto aperto, permetterà di raggiungere aree anche molto diverse tra loro: da quelle allagate a foreste abbandonate, passando anche per ambientazioni industriali in stato di decadenza. C'è un filo comune che unisce le condizioni di tutti questi luoghi, che sono infestati da creature orribili e di ispirazione animalesca.

Al di là di quelle più antropomorfe, infatti, il gioco ci metterà di fronte a delle bestie che tenteranno di farci la pelle, ideate come "distorsioni" simili ad animali reali – che hanno... troppi arti e dimensioni sbagliate, quel tipo di aspetto grottesco e assurdo che ci spaventa e ci mette in guardia. «È come se fossero stati corrotti, distorti da qualcosa» ci ha spiegato il team di sviluppo, tra un lamento caprino e l'altro che ci veniva mostrato su schermo. E starà a noi capire, anche in questo caso, cosa è successo nella nostra isola.

Anche la navigazione, in questo senso, concorre a creare la tensione su cui Tarsier vuole puntare, perché in un mondo abitato da queste belve non sai mai cosa potrebbe succedere.

Secondo gli autori, l'idea della nave richiama un po' i loro sogni di bambini, quando su una barchetta immaginavano avventure incredibili, come incontri da pirati. Ecco, in Reanimal gli incontri sulla barchetta si faranno davvero, ma gli sviluppatori con sede a Malmö ci hanno assicurato che non saranno molto piacevoli.

Per questo, è bene anche precisare che, pur avendo due bambini come protagonisti, Reanimal non è un gioco pensato per i giovanissimi – anche se ha avuto una valutazione PEGI 16. La verità che si cela dietro a questo mondo ha una componente violenta, quindi non è il caso che pensiate di giocarci in co-op con vostro figlio di dieci anni, probabilmente.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Atmosfera intrigantissima

  • La co-op promette tanti stimoli e può avere grandi risvolti narrativi

Contro

  • Quanto saprà costruire sulle basi di Little Nightmares senza ripetere suggestioni e situazioni?

Commento

Reanimal giocherà con i giocatori grazie a una giustapposizione evidente: il senso di estrema solitudine e piccolezza dato dalla sua isola infestata, che sarà mitigato dal vivere l'avventura con un alleato accanto – meglio ancora se in carne e ossa e sul divano con noi. Queste due parti compongono un unico tutto fatto delle suggestioni, delle fughe e della voglia di esplorare che Tarsier vuole trasmettere.
Il team svedese, così, prova a fare tesoro di quanto di ottimo ha mostrato in Little Nightmares, regalando atmosfere simili ma diverse e puntando forte sulla co-op: sarà interessante scoprire se questo viaggio mano nella mano tra gli abomini della nostra isola riuscirà a tenere fede all'ottimo pedigree del team. L'uscita è attesa su PC, PS5 e Xbox Series X.
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