No Rest for the Wicked | Provato - La rivoluzione degli ARPG?
Abbiamo provato la versione in Accesso Anticipato di No Rest for the Wicked. La nuova opera di Moon Studio è una piccola rivoluzione per il genere?
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Moon Studios
- Produttore: Private Division
- Distributore: Private Division
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC , XSX , PS5
- Generi: Avventura , Platform
- Data di uscita: 18 aprile 2024 (early)
No Rest for the Wicked non è solo la grande scommessa di Moon Studios, ma è soprattutto il classico all-in che si fa a poker fa quando si pensa una mano davvero buona e si può osare di rischiare tutto.
Gli autori dei due Ori (di cui trovate la Collection per Switch su Amazon, e ve la consigliamo) lo hanno specificato a chiare lettere: No Rest for the Wicked è il gioco che sperano possa rivoluzionare il genere degli action RPG e lanciare lo studio di sviluppo verso nuove vette, garantendo al contempo la giusta sicurezza economica per compiere in futuro un salto ancora più alto.
Se invece dovesse andare male, Moon Studios ha aperto all'ipotesi che l'azienda possa fortemente ridimensionarsi o addirittura chiudere per sempre. Se pensate a come vanno le cose sul mercato odierno, non ci sembra affatto la tipica esagerazione di turno.
Dopo parecchie ore passate sulla versione in Accesso Anticipato su Steam, No Rest for the Wicked ci ha dato la sensazione che lo studio di sviluppo sia assolutamente sulla giusta strada.
Certo, c'è ancora molto da lavorare, e questo è evidente per tutti i giochi che arrivano in una versione ancora non pronta per il debutto definitivo — ma, se il buongiorno si vede dal mattino, diremmo senza indugi che la nuova opera sembra in buonissime mani.
No Rest for the Wicked: come tanti, come pochi
Le particolarità di No Rest for the Wicked si evincono già dal suo peculiare comparto artistico, che prevede personaggi con braccia lunghe, sgraziate e deformi, volti e fattezze che ricordano alla lontana quelle degli abitanti della Dunwall dei due Dishonored, e un modo di realizzare il mondo di gioco che appare come un delicato impasto di colori ad acquerello mai vivace e più affine al dark fantasy a cui si vuole dare forma.
Dopo un incipit che ci vede come un ripudiato, mentre i marosi agitano un'imbarcazione durante un attacco funesto, il protagonista si ritroverà suo malgrado lungo le rive di un mondo che lo ha privato di ogni cosa.
Ecco dunque che una volta scelto l'aspetto dell'alter ego, dopo aver dato un nome al reame e dopo aver scelto che tipo di inclinazione si vorrà avere durante la propria avventura, sarà possibile muovere i primi passi incerti in un mondo che farà di tutto per ingoiarvi senza che nemmeno ve ne accorgiate.
Osservare No Rest for the Wicked distrattamente, di primo acchito e con aria di sufficienza, significherebbe automaticamente associarlo a una sorta di soulslike con visuale isometrica in stile Diablo.
D'altra parte, No Rest for the Wicked non fa nulla per non far cadere nella trappola chi osserva con sufficienza e non approfondisce mai abbastanza. Si tratta in verità di un action-rpg con delle meccaniche impostate in modo che la curiosa esplorazione sia sempre vivace, costante e mai tediosa.
E in questo, dobbiamo dirlo fin da subito, il nuovo gioco di Moon Studios riesce alla grande a centrare l'obiettivo. Persino il continuo andirivieni tra una zona e l'altra, reso necessario dal superamento di alcune missioni primarie e secondarie, risulta tutt'altro che noioso o forzato.
Si consideri infatti che oltre a dovervi aprire la strada facendo a pezzi i vostri avversari, dovrete anche ottenere i giusti strumenti per far incetta di materiali, risorse per curarvi o creare nuovi e utili oggetti, e tutta una serie di attività vitali per il vostro avanzamento senza troppi grattacapi.
A scanso di equivoci, non si tratta delle classiche mansioni associabili al tipico gioco survival; al contrario, gli sviluppatori hanno deciso di integrare alcune delle più strette necessità con azioni che non fanno mai sentire il giocatore obbligato a perdere ore intere per tagliare rami, scavare tra i tumuli o spaccare pietre alla ricerca di minerali come attività principali.
Si tratta in soldoni di un aspetto secondario, assieme a tutte quelle missioni che dalla cittadina principale che funge da hub potrete attivare a vostro piacimento e in qualunque istante. Una volta raggiunta la cittadina avrete anche a disposizione il viaggio rapido, che però vi consente solo di fare la spola tra quella zona abitata e l'ultimo checkpoint attivato.
Gameplay
Se avete intenzione di esplorare a fondo una determinata zona, avendo al contempo pianificato le vostre attività, tutto ciò può certamente tornare molto utile anche in virtù del fatto che potrete recuperare energie e risorse nella casa-base per poi continuare da dove avevate lasciato. Il tutto, mentre No Rest for the Wicked salva automaticamente per voi tutti i progressi fin lì raggiunti.
Come lasciato intendere qualche paragrafo fa, No Rest for the Wicked pesca certamente dai mostri sacri del genere ma evita di ricalcarne pedissequamente le orme, scegliendo al contrario un approccio più morbido.
Sebbene il sistema di combattimento - e più in generale gli scontri allestiti - somigli in parte a quelli apprezzati nei più popolari giochi di FromSoftware, qui non sarete costretti a dozzine di tentativi prima di avere la meglio contro un coriaceo avversario o a studiare come si deve tutte le sue movenze.
Certo, ci sono momenti in cui diventa palese come siate sottolivellati, pertanto diventa inutile insistere quando l'esito appare già scontato. Questo, No Rest for the Wicked ve lo fa capire molto bene senza darvi indicazioni particolari. Semplicemente, visitare nuovamente certe aree, per poi spingersi un po' più in là verso terre inesplorate, talvolta coincide con morti brutali e improvvise.
Il sistema di combattimento prevede attacchi deboli, caricati, parate, schivate e parry, con una serie di parametri che vanno ben calcolati a seconda del tipo di approccio che si vuole avere.
Il peso del carico può rallentarvi notevolmente, e questo significherà automaticamente dover rinunciare a ripetuti attacchi fulminei accompagnati da azioni funamboliche.
La stamina va infatti sempre tenuta d'occhio, e rimanerne sprovvisti significherà restare impietriti proprio quando sarebbe il caso di tenersi a debita distanza. Senza doverlo sottolineare con forza, è chiaro come No Rest for the Wicked vada ancora ben calibrato e sistemato per bene, perché ci sono dei momenti in cui il dislivello di difficoltà anche interno a una stessa zona si fa piuttosto palese.
Questo non dipende soltanto da alcune missioni secondarie selezionate, che giustificherebbero in qualche modo questo evidente scalino nella forza degli avversari, ma proprio dal fatto che il gioco vuole prima che siate sufficientemente forti per poter completare al cento per cento la scoperta di una specifica area.
La decisione potrebbe non incontrare il favore di tutti i giocatori, ma capiamo come lato design questa sia una scelta oculata, che in qualche modo "costringe" il giocatore a stare al passo dell'apertura graduale che gli autori hanno deciso a monte, disinnescando il rischio che si corra troppo dritti al punto lasciandosi alle spalle eventi importati o significative porzioni di gioco.
Chiudiamo la disamina di questa lunga prova in accesso anticipato rimarcando i grandi problemi di ottimizzazione del gioco, che ha ovviamente tutto il tempo per poter ridurre al minimo le problematiche riscontrate (ed è uscito un nuovo hotfix già nelle scorse ore). Anche con un PC al di sopra dei requisiti consigliati, No Rest for the Wicked tende a scattare, ad avere numerosi e importanti cali di frame e in generale il codice appare ancora molto, molto ingolfato.
A sorpresa, mantiene una discreta fluidità su Steam Deck (dove si muove tra i 25 e 40 fps circa), ma su questa piattaforma a oggi si registrano crash che costringono di tanto in tanto al riavvio forzato.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Mondo di gioco ispirato, che stimola sempre la libera esplorazione.
-
Buon sistema di combattimento e gestione di abilità e missioni.
Contro
-
Davvero tanto lavoro da fare per ottimizzare e pulire il codice di gioco.
Commento
Chiaramente, la tenuta di gioco va verificata dopo molte ore, e bisogna al contempo capire se la versione finale sarà davvero scevra da tutte quelle problematiche tecniche su cui al momento è impossibile far finta di nulla. L'importante, come si dice sempre in questi casi, è che No Rest for the Wicked esca quando sarà davvero pronto, senza fretta e senza rischi di rovinosi inciampi.
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