Nightingale ha molto potenziale (ma deve migliorare)
Dopo una prima prova preliminare, abbiamo approfondito la versione completa in accesso anticipato di Nightingale: vediamo com'è andata.
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Inflexion Games
- Produttore: Inflexion Games
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Multiplayer Online , Survival
- Data di uscita: 22 febbraio 2024 (Early)
Nell'eterogeneo mondo dei survival non è semplice vedere un team di sviluppo concentrarsi sul proporre una storia più ramificata e centrale per l’esperienza generale, andando oltre la scelta di dedicarsi solo al gameplay.
Nightingale è riuscito, almeno nelle premesse, ad attirare la nostra attenzione proprio perché abbraccia una narrazione che sembra di vitale importanza, ricca di riferimenti e ispirazioni difficili da trovare in progetti dello stesso genere.
Dopo un primo assaggio che ha alternato fasi iniziali e più avanzate di gioco assieme agli sviluppatori, abbiamo potuto fiondarci con più calma su un test della versione early access completa di Nightingale. Occasione ideale per approfondire le sessioni primordiali e non solo del nuovo lavoro del team Inflexion, muovendo i primi passi per capire la portata del progetto, sorprendentemente interessante anche per i giocatori più solitari.
Ma andiamo con ordine.
Un futuro alternativo da preservare
Come anticipato, uno dei punti più interessanti di Nightingale, riscontrabile sin dalle battute iniziali di gioco, riguarda l’impegno profuso dal team per un setting e una storia importanti almeno quanto il suo gameplay.
Nello specifico, il giocatore ha finalmente uno scopo e delle missioni, sottoforma di attività principali, da poter seguire con un certo filo logico.
Un espediente utile per orientarsi in un contesto che altrimenti in breve tempo, considerando la quantità di variabili e attività da seguire o scoprire man mano con naturalezza, rischiava di spaesare i meno esperti con il genere, e di disincentivarli nel proseguimento dell’avventura.
Ecco allora che possiamo seguire i consigli di un curioso essere fatato di nome Puck, intento misteriosamente ad aiutarci e studiare i nostri comportamenti, mentre cerchiamo di acquisire sempre più abilità e scoprire i misteri che si celano dietro un velo di malvagità che ha rovinato il mondo conosciuto e lo ha gettato nel caos.
Abbiamo numerosi e procedurali reami da esplorare, vere e proprie sezioni di ambientazioni dove, a seconda delle combinazioni di alcune carte che collegano i portali, si trovano variabili uniche per ogni mondo di gioco. Dalla presenza o meno di ostilità e persone amiche, fino al clima e le tipologie di materie prime presenti, da quanto visto avremo sfide sempre nuove e stimolanti per raccogliere risorse, costruire le prime abitazioni e sopravvivere.
Considerando il contesto vittoriano messo in scena, reinterpretato aggiungendo la giusta dose di creatività - figlia della magia che supporta il progresso tecnologico - Nightingale da questo punto di vista ha tutte le carte in regola per sorprendere e coinvolgere.
Possiamo fare la conoscenza di varie fazioni umane e non, tra pericoli imminenti e latenti, alleati e doppiogiochisti, seguendo l’obiettivo di riunificare quei mondi e reami spezzati da una nebbia oscura e malvagia. Il tutto, sfruttando delle carte magiche per collegare i vari portali e saltare letteralmente da un’ambientazione all’altra, con una meccanica che aggiunge pepe al gameplay tipico dei survival.
La presenza di numerosi sviluppatori ex Bioware poteva in prima battuta fatto storcere il naso per la scelta di dedicarsi a un mero survival, genere spesso da "odi et amo", ma che sta comunque tornando molto in auge negli ultimi tempi; il loro approccio con Nightingale ci ha tuttavia dato l'impressione di essere il giusto compromesso per provare ad accontentare tutti.
Giocare le proprie carte per sopravvivere
Dal punto di vista del puro gameplay (per godervi il quale vi consigliamo una tastiera come questa Logitech disponibile su Amazon), la progressiva conoscenza delle tipiche meccaniche survival presenti passa per un’attenta analisi del territorio circostante.
Considerando la presenza di vari biomi con differenze nette per temperature, fauna e flora, così come delle risorse specifiche da utilizzare per le costruzioni, ogni mappa è una continua sfida con sé stessi.
Abbiamo cominciato seguendo alla lettera i consigli del magico Puck tra alcuni reami più classici, lasciandoci fin da subito una certa libertà sul come poter procedere e muoverci.
Tra misteriose costruzioni all’avanguardia che risaltano tra foreste o deserti, curiose creature che si muovono in branco e antichi portali sospesi, l’effetto wow è dietro l’angolo dal punto di vista visivo.
Le carte dei vari reami, componibili secondo rarità e numerosi parametri per modificare l’ambiente circostante, sono ciò che più sorprende in tutto il gioco, plasmando l'esperienza sulle attitudini del giocatore.
Possiamo evocare carte “minori” che ci forniscono bonus per la raccolta delle risorse o per il combattimento, così come aumentare il grado di pericolosità del reame stesso e lasciarci invadere da una moltitudine di nemici con i quali metterci alla prova, oppure dedicarci ad esplorazioni ben più tranquille e solitarie senza troppi inconvenienti.
Sotto questo aspetto, non esiste un modo più o meno corretto di giocare, ogni scelta va ponderata e lascia spazio a rischi e opportunità da dover considerare costantemente, fin dalle prime ore di gioco.
Ovviamente non esiste survival degno di questo nome senza una componente di crafting sufficientemente stratificata e anche sotto questo aspetto Nightingale riesce a mostrare diverse cose interessanti fin da ora.
Ovviamente si ha la sensazione che l’esperienza di Inflexion favorisca una progressione molto più lenta e ragionata, soprattutto in solitaria, e questo si riflette sulla raccolta delle risorse e le scelte sulle varie costruzioni.
Sotto questo aspetto, l’unica cosa che ci ha fatto storcere il naso è una gestione della barra della fame e della stanchezza eccessivamente critica, che obbliga il giocatore quasi a un costante monitoraggio dei due parametri.
Proprio considerando i tempi più dilatati per tutte le attività di gioco, avremmo preferito anche essere un po’ più flessibili sotto quest'ambito, senza doverci preoccupare in modo così marcato del cibo e soprattutto del riposo.
Un nuovo eroe da plasmare
Accumulare le varie tipologie di risorse, finalmente, conduce alla scelta di edifici che invogliano la più spontanea creatività, con abitazioni e palazzi potenzialmente mastodontici, a patto di avere la giusta pazienza e perseveranza.
Anche nelle sessioni iniziali di Nightingale, in realtà, ci si potrà in parte sbizzarrire e tra le prime costruzioni in semplice legna o pietra è possibile alimentare una certa soddisfazione.
Abbiamo passato diverse ore tra la caccia e la raccolta di risorse utili anche per potenziare armi ed equipaggiamento, sfruttando l’apposito banco da acconciatore e relativa postazione per la realizzazione dei tessuti, sottolineando come ogni azione necessiti di un processo ben definitivo e da apprendere.
Tutte queste attività risultano sorprendentemente semplici da svolgere e organizzare grazie a menù e finestre realizzati ad hoc per una gestione estremamente user friendly dell’inventario. Il tutto è confermato da un’interfaccia che favorisce l’alternanza di armi e oggetti in modo naturale, utile soprattutto per avvicinare al gioco gli utenti alle prime armi.
Peccato per un'IA che non è riuscita a convincerci e che mostra il fianco soprattutto quando invitiamo qualche NPC a seguirci durante le nostre scorribande. Nello specifico, abbiamo riscontrato problemi nella loro gestione estremamente goffa delle attività quotidiane, come il tagliare alberi letteralmente adiacenti la nostra posizione, finendo con il ferirci per loro rovinosa caduta al suolo.
Come se non bastasse, i combattimenti con le varie creature presenti, per quanto variegati grazie ad armi di ogni sorta (ben suddivise per range, tipologie di danno e resistenza), risultano molto caotici e necessitano di qualche intervento correttivo di bilanciamento.
Ultimo, ma non per importanza, ci teniamo a fare due considerazioni anche sul fronte tecnico di Nightingale. Essendo ancora una versione non definitiva ci sono tantissimi margini di miglioramento, ma i server (gestiti direttamente dagli sviluppatori per l’occasione) ci sono sembrati molto stabili in questa release in accesso anticipato, ideali sia per i lupi solitari sia per chi vuole cimentarsi in sfide assieme ad un massimo di altri cinque utenti contemporaneamente.
Dal punto di vista prettamente grafico, quando ci si sofferma a vedere l’orizzonte, il paesaggio riesce a regalare degli scorci bellissimi ed ispirati.
In più occasioni ci siamo presi qualche secondo di pausa dalle routine solo per provare ad orientarci e goderci il panorama - fattore che aumenta molto il coinvolgimento durante le partite. Parlando di dettagli, però, si notano ancora diverse incertezze per la qualità delle texture, tanto per le costruzioni o la vegetazione quanto per i volti dei vari personaggi.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Un focus narrativo insolito per il genere di riferimento
-
I reami e le carte che li generano danno vita a un setting unico ed ispirato
-
Tantissime opzioni per il crafting e la crescita del proprio personaggio
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Divertente anche in solitaria...
Contro
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... ma rimangono dei dubbi per la gestione dei prossimi aggiornamenti
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Combattimenti troppo caotici
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Diverse incertezze tecniche e sul bilanciamento delle varie meccaniche
Commento
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