Men of War II vuole portare una rivoluzione nella tradizione degli RTS
Men of War II segna il ritorno agli albori per l'RTS creato da Best Way, uno strategico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale da tenere sott'occhio
Advertisement
a cura di Daniele Spelta
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Best Way
- Produttore: 1C Entertainment
- Distributore: Fulqrum Publishing
- Piattaforme: PC
- Generi: Strategico
- Data di uscita: 20 settembre 2023 (Early) - 15 maggio 2024
A quanto pare nel prossimo futuro non rivivremo gli scontri su larga scala della Seconda Guerra Mondiale solo grazie a Company of Heroes 3. Qualche mese fa abbiamo assistito alla presentazione del tutto inaspettata del terzo capitolo della celebre saga di RTS targata Relic Entertainment e mai ci saremmo aspettati che, a brevissima distanza, avremmo partecipato ad un evento in anteprima per il reveal di Men of War II.
Forse questo nome non sarà celebre come quello del rivale, ma basta farsi un giretto su Steam per scoprire come anche questo strategico in tempo reale tutto carri e mitraglieri abbia una nicchia di fan tutto rispetto e come il brand goda di una notevole longevità, grazie anche alle numerose espansioni e aggiunte che hanno allargato gli orizzonti rispetto a quelli del ‘39-’45, andando ad abbracciare anche il conflitto del Vietnam o i tempi della Guerra Fredda.
Tramite il classico evento online ai tempi della pandemia, abbiamo quindi scoperto tutte le novità che saranno introdotte con Men of War II, un sequel che cerca di far evolvere la serie senza snaturare le sue origini, che tanti apprezzamenti hanno ricevuto dal 2009 - anno di pubblicazione del capostipite, se si escludono i precedenti Silent Heroes e Soldiers: Heroes of World War II - ad oggi per via di meccaniche di gioco tecniche e profonde.
La Seconda Guerra Mondiale è un usato sicuro
Dopo aver esplorato nuovi orizzonti geografici e temporali tramite spin-off e DLC, Men of War II rappresenta un ritorno alle origini in tutti i sensi. Al timone di comando troviamo infatti gli sviluppatori di Best Way che hanno dato luce alla serie nelle sue prime iterazioni e il team ha deciso di rifocalizzarsi sul set canonico, ossia quelli del secondo conflitto mondiale.
I due fronti che verranno così coinvolti sono quello orientale, con le battaglie tra le truppe naziste e quelle sovietiche, e quello occidentale, lungo il quale gli Alleati hanno ricacciato poco a poco indietro l’invasione tedesca.
Il team ci ha rivelato che, durante le fasi iniziali dello sviluppo - che hanno preso il via nell’oramai lontano 2016 - i primi prototipi erano interamente focalizzati sulla componente online ma, diciamo noi per fortuna, con il passare del tempo gli orizzonti sono stati allargati e, accanto alle sfide in multiplayer, sono state aggiunte le due campagne di gioco in single player, che andranno a narrare appunto degli scontri e delle battaglie che hanno infiammato alcuni luoghi ben noti ai fan della storia, come Stalingrado, Kursk o, dal lato opposto, la Normandia.
Senza informazioni o notizie su futuri progetti ed espansioni, ciò che sappiamo attualmente è dunque che Men of War II avrà al lancio due lunghe e corpose campagne che, missione dopo missione, metteranno il giocatore alla guida delle fazioni sovietiche ed alleate, mentre le truppe tedesche potranno essere utilizzate solo nelle schermaglie contro la CPU o contro gli altri giocatori online e, almeno per ora, non abbiamo news sugli schieramenti nipponici o degli altri stati coinvolti nel conflitto.
Difficile fare previsioni con così poco materiale a disposizione, ma siamo curiosi di scoprire la profondità e la corposità dei due eserciti principali che, con una numerosità abbastanza esigua, dovranno dunque mettere in campo tutte le truppe, i mezzi e le armi per dare al giocatore più opzioni tattiche.
Con un occhio sempre puntato sulla Storia
Quello che diamo per certa è l’accuratezza storica, più volte sottolineata come uno dei cardini centrali di Men of War II da parte di Best Way. I veicoli e le unità messe a disposizione rappresenteranno quindi in modo fedele quelle che hanno calcato i campi di battaglia, con tanto di divise e armamenti originali.
Ancora una volta con poche prove concrete messe a nostra disposizione, i developer ci hanno dichiarato che saranno presenti circa 300 modelli differenti di mezzi, tutti quanti fedelmente modellati, e oltre 45 tipologie uniche di battaglioni fra cui scegliere per creare i propri eserciti.
Dopo un’ulteriore carrellata di materiale fotografico, un po’ di storia del brand e un focus sul sound design volto ancora a rimarcare la cura per i dettagli, la presentazione è finalmente entrata nel vivo quando ci sono stati mostrati in anteprima alcuni rapidi video hands-off, tramite i quali abbiamo appreso alcune interessanti novità e anche dei graditi ritorni.
Le vere novità
Uno dei concetti più rivoluzionari è quello chiamato frontline e che, come dice il nome stesso, rappresenta il fronte in continuo mutamento conteso tra i vari schieramenti. Questa meccanica di gioco non è un assoluto inedito per quel che riguarda gli RTS e, senza andare troppo lontani, ne abbiamo apprezzato le potenzialità di recente grazie alla serie Steel Division.
Si tratta comunque di un piacevole prestito, utile per andare oltre alla classica nebbia di guerra e capace di simulare le linee di rifornimento indispensabili per alimentare l’offensiva.
Le unità si comporteranno infatti in modo del tutto differente a seconda che si trovino in territorio alleato o ostile. Nella propria zona di controllo sarà infatti possibile osservare tutti i movimenti dei nemici, le munizioni verranno riempite in modo più rapido e gli ospedali daranno un aiuto prezioso per mantenere in salute la fanteria.
Al contrario, spedire un carro oltre il fronte equivarrà ad un suicidio assicurato, visto che subirà pesanti penalità per le traiettorie di tiro e ben presto finirà le scorte trovandosi alla mercé nemica. Il concetto di linea del fronte verrà inoltre espanso da alcune unità speciali, come i cecchini e paracadutisti, che godono di maggiori vantaggi anche nelle aree difese dalle truppe avversarie.
Le partite verranno quindi giocate in modo fluido e con una variabilità costante, fattore aumentato inoltre dalle possibili interazioni con le mappe. Le strade potranno infatti essere sbarrate da mine nascoste, le mitragliatrici saranno difese da trincee improvvisate e anche dei semplici sacchi di sabbia ben piazzati diventeranno ostacoli difficili da superare se difesi da granatieri e mortai.
Chiaramente con pochi scampoli di gameplay mostrato è complicato farsi delle idee ben precise, ma ad una prima osservazione abbiamo intuito l’ampiezza delle mappe - almeno di quella che abbiamo visto - e la qualità in termini di terreni differenti, caratteristiche che speriamo di rivedere anche negli altri scenari al momento del lancio.
Il secondo elemento di gioco su cui sono stati elargite più informazioni è chiamato Direct Control e dà la possibilità di guidare in prima persona ogni singola unità messa in campo. Per chi non lo sapesse, la serie di Men of War appartiene agli RTS tradizionali e segue le classiche regole del genere, con le truppe usate in gruppo per assaltare le postazioni nemiche, per fare del fuoco di sbarramento o per conquistare punti strategici.
Tutto questo resterà ovviamente valido anche in Men of War II, ma a questi schemi si aggiungerà anche la guida diretta di carri pesanti o la possibilità di direzionare manualmente il fuoco di una torretta di mitraglie. Trattandosi di un’aggiunta e non di una sostituzione, non c’è alcun motivo di sollevare inutili polemiche, anche se restiamo piuttosto scettici sul reale utilizzo di questa modalità.
Mentre stiamo al volante di un lanciarazzi Katiuscia, come si comporterà tutto il resto del nostro esercito? Quale sarà la reale precisione di un sistema di puntamento che, a prima vista, sembrava preso in prestito da uno sparatutto in terza persona? Ci sono quindi davvero tante domande attorno a questa commistione di generi, una serie di interrogativi che però verranno risolti solamente quando avremo modo di provare in prima persona Men of War II.
In conclusione, questo primo faccia a faccia con Men of War II ha sollevato alcuni spunti interessanti, l'ambientazione scelta è sempre una sicurezza e l'annuncio del pieno supporto alle mod darà modo in futuro alla community di generare scenari di ogni tipo tanto che, come detto dagli sviluppatori, il titolo potrà esser sfruttato per creare campagne ambientate durante la Prima Guerra Mondiale o ai tempi di Napoleone.
La prima arma per godersi un RTS è un ottimo mouse: qui potete trovarne alcuni a prezzo speciale.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Sembra davvero un RTS solido
-
Le due campagne promettono molte ore di gioco anche in singleplayer
-
Focus sulla Storia
-
L'utilizzo della linea di fronte è un'interessante aggiunta
Contro
-
Sappiamo ancora poco
-
L'idea di gestire in prima persona le unità ci convince poco
Commento
Advertisement