King's Bounty II | Anteprima - Un nuovo inizio per la serie
Moderno, ma rispettoso delle sue radici: questo è King's Bounty II, peculiare RPG tattico a turni di 1C Entertainment
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a cura di Daniele Spelta
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: 1C Entertainment
- Produttore: Deep Silver
- Distributore: Koch Media
- Generi: Gioco di Ruolo , Strategico
- Data di uscita: 31 marzo 2021
Il nome di King’s Bounty si perde nella preistoria del videogioco. Uscito nel lontano 1990, il titolo creato da Jon Van Caneghem può essere definito come il precursore dei vari Heroes of Might and Magic, un vero e proprio apripista nel mondo dei tattici a turni fantasy. Poi il silenzio assoluto per quasi venti anni, fino all’arrivo del seguito spirituale King’s Bounty: Legend, a sua volta accompagnato da numerose espansioni, come Armored Princess, Crossworlds, Warriors of the North e, infine, Dark Side.
Nonostante le numerose riproposizioni, la serie ha faticato a distaccarsi dalle sue radici, proponendo sempre gli stessi schemi tipici degli RPG tattici con visuale isometrica e restando fedele alla sua classica grafica colorata e cartoon.
Con King’s Bounty II, 1C Entertainment vuole definitivamente lasciarsi alle spalle il passato e, grazie ad un corposo hands-off, possiamo subito dire che questo secondo capitolo è un vero e proprio nuovo inizio, molto di più che un semplice sequel.
King's Bounty II: la maturità
La build sfruttata dai dev per questa anteprima è stata definita come una via di mezzo tra un’alpha e una beta, quasi già completa nei suoi contenuti ma ancora lontana dallo stato finale in termini di pulizia e bug. In ogni caso, con una data di pubblicazione prevista per marzo 2021, c’è ancora molto tempo per correggere le varie incertezze tecniche viste. Tralasciamo questi prevedibili errori di gioventù per concentrarci sulle novità di King’s Bounty II, perché ce ne sono davvero parecchie.
La prima e che salta immediatamente agli occhi è l’abbandono della vecchia visuale isometrica in favore di una classica telecamera in terza persona, in stile The Witcher III, paragone usato più volte dagli stessi sviluppatori di 1C Entertainment.
La fonte d’ispirazione è più che evidente, lo stesso stile fantasy richiama a gran voce quelle architetture dell’Europa orientale viste nell’opera di CD Projekt Red e siamo al cospetto di una struttura open world abbastanza tradizionale, con le classiche icone a segnalare le missioni sparse ai quattro angoli della mappa.
Dalle immagini mostrate è però apparso subito un tono minore a causa di città abbastanza spoglie e con NPC statici. Chiaramente è solo un assaggio, abbiamo visto solo una minima parte del mondo di Antara e dunque sarebbe scorretto giungere ad affrettate conclusioni, ma ci auspichiamo una decisa accelerazione in termini di caratterizzazione e vitalità per quelle strade medievaleggianti.
La scelta di avvicinare l’inquadratura alle spalle del protagonista dona a King’s Bounty II un maggiore taglio cinematografico, un effetto raggiunto anche grazie alle numerose cutscene a cui abbiamo assistito in meno di un’ora di faccia a faccia. Tra quest primarie e secondarie, passando per l’immancabile tutorial, sono stati molti i momenti centrali sottolineati da cinematiche tutto sommato buone, come quando abbiamo fatto la conoscenza della principale minaccia: i Blight.
Player agency
Per ora sappiamo poco su questo pericolo, ma da quanto abbiamo visto questa entità maligna sembra il classico frullatone fatto di magia nera, mutazioni e corruzione che affligge tre quarti dei titoli fantasy. Con una una storyline che promette ore e ore di gioco, siamo però certi che dietro a questa oscura presenza già vista altre volte si nasconde qualcosa di più interessante. O almeno lo speriamo.
Un aspetto su cui hanno insistito con forza gli sviluppatori è invece stata la possibilità data al giocatore di influenzare il corso degli eventi, con un mondo di gioco popolato da diverse fazioni caratterizzate da altrettanto opposti interessi. Giocare di ruolo non significa solo allocare qua e là qualche punto o andarsene in giro con un cappello da giullare per il puro gusto di apparire bizzarro, ma vuol dire soprattutto bivi narrativi, missioni che assumono toni diversi a seconda dell’approccio e allineamenti sempre variabili.
King’s Bounty II dovrebbe avere – il condizionale è sempre d’obbligo in sede di preview, soprattutto quando non si testa in prima persona il gioco – tutti questi ingredienti e anche lo skill tree è stato costruito appositamente per aprire strade sempre differenti.
Rispetto alle solite classi predefinite, il sistema di talenti in King’s Bounty II appare molto meno stringente e soprattutto è suddiviso in quattro macro-gruppi, ciascuno legato ad un determinato allineamento. Ad esempio, spendendo dei punti per creare un personaggio tutto coraggio e onore, ci si ritroverà dalla parte dell’ordine e delle truppe reali, mentre una build orientata verso l’anarchia porterà ad un risultato opposto, arruolando magari nelle proprie schiere assassini e loschi figuri.
Fare la guerra
Come da tradizione per la serie, un ruolo chiave è giocato dagli scontri tattici a turni, non a caso la sezione a cui è stato dedicato più tempo in questa preview. Ancora prima di assistere al primo scontro, ci è stata spiegata nel dettaglio la fusione tra la componente tattica e quella ruolistica. Gli equipaggiamenti e le skill scelte per il nostro eroe non influiscono solo sul singolo personaggio, ma vanno a caratterizzare anche il comportamento e l’efficacia delle truppe, le quali a loro volta possono essere comprate dai vari mercanti sparsi nelle piazze, per costruire così la propria banda eterogenea di mercenari.
Non lo abbiamo potuto notare in prima persona, ma la composizione dell’esercito giocherà un ruolo importante e, data l’assenza di limiti alle tipologie di unità reclutabili, sarà molto importante prestare attenzione alle sinergie e alle penalità che possono scaturire fra le diverse anime – ok, non morti a parte – dell’esercito.
Una volta sul campo di battaglia, l’azione sembra svolgersi su binari ben consolidati. Le pedine vengono mosse su una mappa divisa in caselle esagonali e, fra magie, attacchi ravvicinati e frecce scoccate dagli archi, dovrebbero esserci tutti gli ingredienti necessari per rendere vari e interessanti i duelli. Quello che abbiamo maggiormente apprezzato è la chiarezza dell’interfaccia, con le traiettorie ben visualizzate, così come le statistiche e l’efficacia dei colpi. Gli scenari sono inoltre arricchiti da svariati elementi, come alberi o edifici, strutture da sfruttare per aver la meglio e da leggere per posizionare nel modo adeguato le proprie truppe.
Forse l’aggettivo rivoluzionario non è quello che maggiormente si addice alla fase tattica, che comunque è apparsa ben solida nelle sue basi e ricca di variabili sin da questo primissimo sguardo, pochi scontri che hanno immediatamente stuzzicato la nostra curiosità.
Se volete giocare su PC King's Bount II, quando uscirà, qui potete trovare delle convenienti soluzioni da gaming.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Molto più di un semplice sequel
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Un RPG molto più moderno e al passo coi tempi...
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Battaglie tattiche tradizionali ma solide
Contro
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... Ma che forse sa di già visto
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Il mondo di gioco ci è parso un po' spoglio e anonimo
Commento
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