Anteprima

Hellgate London

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a cura di Fr@ncesco

Introduzione preliminare Se c’è qualcuno che conosce il mondo infernale popolato da strane creature demoniache è proprio il team che da anni ha lavorato sulla serie Diablo della Blizzard. Dai creatori di questo capolavoro nasce quindi Hellgate:London, proposto dalla Namco e presentato in anteprima all’E3 2005 (fiera dedicata all’intrattenimento videoludico dove ogni anno si riuniscono le piu importanti case ludiche per presentare in anteprima i loro ultimi prodotti). Il team di sviluppo (Flagship Studios) si riporta sulle trace di Diablo riproducendone l’ambientazione e rimanendo, quindi, fedele al tema “infernale” del gioco, seppure siano state apportate importanti modifiche che analizzeremo successivamente. Insomma se siete veri fans di Diablo, Hellgate:London è certamente uno di quei titoli su cui vale la pena gettare uno sguardo.

“Welcome to the hellish world!” La storia prende le mosse, come potete facilmente intuire dal titolo del gioco, in una Londra del futuro (2030 D.C.) distrutta in seguito all’apertura dei cancelli con l’inferno. I demoni, dopo aver trovato la via attraverso la quale effettuare il passaggio dal loro mondo a quello nostro, trovano i loro nemici impreparati: l’apparato militare di quel periodo, nonostante il progresso tecnologico avutosi negli ultimi tempi, non è in grado di respingere la dilagante avanzata “demoniaca”; i colpi delle armi più tecnologicamente avanzate messe a disposizione dei militari non sembrano infatti sortire alcun effetto. Pare che gli unici superstiti in grado di respingere la forza demoniaca che sta minacciando l’intero pianeta siano gli antichi e misteriosi Templari, il cui ordine ha origini antichissime legate al segreto del Graal. Quella dei Templari è un’organizzazione la cui sopravvivenza fino ad allora ha costretto i membri a nascondersi continuamente per l’odio che hanno sempre suscitato nei confronti dei più “potenti”. Il destino dell’universo è quindi nelle loro mani.

Ambientazione A questo punto ci si chiede come mai Londra sia risultata la città prescelta in cui ambientare la vicenda. La capitale inglese, essendo una città molto ricca di gallerie sotterranee (basti pensare alla linea metropolitana che attraversa tutta la città) ha offerto al team di sviluppo del gioco importanti spunti di ambientazione che si prestano bene per un “dungeon”. Si badi bene, Londra è stata per Flagship Studios solo una fonte d’ispirazione essendo le mappe “randomizzate”, ossia generate di volta in volta in maniera del tutto casuale. Il rischio potrebbe derivare dal fatto che a prima vista ci possa essere un distaccamento dalla story-line ma gli sviluppatori sembrano fiduciosi nel loro progetto.

Obiettivo della software house Infatti, grazie alla generazione dinamica delle mappe e degli oggetti in esse presenti, si è cercato di offrire ai giocatori un’esperienza nuova ed irripetibile, ossia unica. Da questo punto di vista, il gioco guadagna punti in longevità e viene eliminato quel senso di noia che si provava una volta intrapresa di nuovo e fin dall’inizio l’azione.

Generi a confronto: coesistenza possibile? Quello che più ci ha colpito in Hellgate:London è stata la commistione di due generi diversi posti a confronto nello stesso videogame: stiamo parlando del genere FPS (First Person Shooter) e di quello RPG. Per quanto riguarda il primo, gli sviluppatori hanno pensato bene di uscire dagli schemi tipici delineati in Diablo, adottando la prospettiva della prima-persona: l’idea di base è che i giocatori non sapranno mai cosa si nasconde dietro l’angolo (questo grazie anche alla generazione automatica delle mappe e del loro contenuto) costringendo loro a restare sempre in allerta e rendendo il tutto più incredibilmente emozionante. Tra l’altro, il gioco stesso è improntato sul pensiero che Bill Roper (ideatore di questo titolo) ha nei confronti della morale di questa storia, ossia: “mai abbassare la guardia”, perchè come tutti sappiamo, gli uomini tendono a distrarsi troppo facilmente. Per quanto riguarda il secondo genere, esso sembra prevalere in Hellgate:London, in cui maggior spazio viene, infatti, concesso alla strategia e alle combinazioni tra i vari oggetti che il giocatore dovrà eseguire per proseguire nella sua avventura. Insomma di “shooter” c’è ben poco dal momento che il gioco non richiede una massima abilità con il mouse e la tastiera, basandosi invece sulla intelligenza del giocatore.

I personaggi In Hellgate:London potremmo impersonare vari personaggi appartenenti a diverse classi. I personaggi sono tutti personalizzabili dal giocatore che potrà dotarli di specifiche capacità per abbattere determinati avversari. La schiera dei mostri infernali, invece, è composta da: Necros, i quali utilizzano a loro vantaggio il corpo di un avversario deceduto; Spettri, la cui forma appare visibile solo parzialmente, dal momento che hanno una forma “eterea”, si cibano dell’essenza “aspirata” dagli altri corpi per potenziare le proprie capacità e Demoni, gli avversari più temibili dato che sono non solo i più potenti ma anche quelli più intelligenti.

Armi ed interattività con l’ambiente Una delle più importanti peculiarità di Hellgate:London è la grande varietà delle armi (se ne contano circa un centinaio) messe a disposizione del giocatore. Inoltre ogni arma ha due attacchi diversi (e questo ci ricorda la serie di Unreal) ma gli sviluppatori non si sono accontentati: così hanno pensato di mettere a disposizione del giocatore la possibilità di creare e modificare le armi, per cui se prima un’arma non era in grado di abbattere un avversario, la stessa arma, modificata con la combinazione di vari elementiha buone probabilità di riuscita.

Tirando le somme…Girando per le vie di Londra restiamo affascinati dall’aspetto “apocalittico” della città: le macerie e le esplosioni, che ci accompagnano durante il gioco, sono ricostruite con elevati dettagli grafici (lo stesso dicasi per le armi) e con buoni effetti particellari. Anche il sonoro non delude se si pensa che è oggetto di studio da parte di esperti del settore di tutto rispetto. I punti forza che caratterizzano il gioco sono contrassegnati da un alto livello di giocabilità (se si tiene conto dell’alto grado di interattività e gestione del personaggio) e di longevità se si pensa che Hellgate:London dispone anche della modalità multiplayer, sulla quale non ci è dato di sapere ancora nulla. Sotto questi aspetti, il gioco ci terrà sicuramente impegnati per ore davanti allo schermo per cercare di affermare la supremazia della razza umana sulla forza oscura del male. L’unica pecca è che ci toccherà attendere il 2006 inoltrato per vedere l’uscita di questo prodotto di casa Namcodedicato al mondo dei PC. Gli appassionati di Diablo e del genere RPG non possono fare a meno di acquistarlo, anche per provarne la prospettiva della prima persona, inserita in un contesto che fino ad ora sembrava non accettasse queste nuove soluzioni della Flagship Studios.

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