Hades II | Provato - Impossibile staccarsi
Se il test tecnico ci aveva affascinato, l'early access completo di Hades II ci ha conquistato del tutto: migliora tutto ciò che di buono faceva Hades.
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a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Supergiant Games
- Produttore: Supergiant Games
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Roguelite
- Data di uscita: 6 maggio 2024 (Early Access)
Quando ho visto comparire la prima schermata di gioco del test tecnico di Hades II prima e dell'accesso anticipato vero e proprio poi (che è disponibile da oggi per tutti), ho sorriso con convinzione. Sul display della mia Steam Deck OLED, il sequel dell'amato titolo di Supergiant Games è un vero trionfo per gli occhi.
Come fu a suo tempo per Hades, però, c'è anche curiosità – perché dietro al gioco non c'è solo questo: non c'è solo una patina di colori vivaci, di illustrazioni che strabordano di personalità per raccontare a loro modo il mito classico dell'oltretomba, tra dei e scenari pittoreschi dall'aldilà.
E in ogni momento, mentre affrontate il vostro viaggio, potete rendervi conto che Hades II si misurava con un confronto non facile: essere all'altezza dell'amore avuto dal primo Hades. Eppure, via via che si prosegue e i sistemi di gioco si allineano, si sovrappongono, il senso di familiarità si unisce a un senso di meraviglia. E a un fascino magnetico: se c'è una cosa che ho capito nel mio viaggio con Hades II, è che non riuscivo più a staccarmene.
Prova, riprova
Questa volta vestiamo i panni di Melinoë, sorella di Zagreus e a sua volta figlia di Ade, che dovrà mettersi sulle tracce di Crono – antagonista della vicenda.
In questi tafferugli tra divinità immortali, la nostra eroina potrà ancora scegliere tra diverse armi, caratterizzate da differenti attacchi e da una loro gittata. Inoltre, ogni tentativo di run permetterà di avere diversi doni dalle divinità: potreste avere in dono le fiamme che potenzieranno i vostri attacchi, ad esempio, o magari i fulmini da nientemeno che Zeus.
Melinoë attraverserà delle stanze da cui potrà uscire solo dopo aver eliminato tutti i nemici, scegliendo in molti casi quale biforcazione seguire – a seconda della ricompensa che si vuole ottenere e che si pensa sia utile per potenziarsi e per arrivare più in fondo possibile.
Se i nemici dovessero avere ragione di lei, la protagonista si ritroverà al Crocevia, l'hub che sostituisce quello in cui finiva invece Zagreus nel gioco precedente. Qui ci sono tanti volti noti ma anche dei personaggi inediti, tutti caratterizzati da splendide illustrazioni. E, soprattutto, qui ci si prepara al prossimo tentativo – vedremo a breve come.
Una volta fatto e scelta l'arma, si riparte dalla prima stanza, in percorsi sempre diversi, nel tentativo di arrivare fino in fondo. Si muore di nuovo? Si torna al Crocevia, magari ci si potenzia se si hanno da parte sufficienti risorse, e ci si riprova.
Le difficoltà ci rendono più forti, diceva qualcuno. E, in Hades II, affrontarle è ancora un piacere, controller alla mano.
Magie e stregonerie
Se il combattimento restituisce lo stesso coinvolgente feeling del gioco precedente – risultando addirittura più fluido e ipnotico a seconda dell'arma scelta –, con nemici tutti nuovi pronti a farci la festa di scenario in scenario, la novità più interessante è rappresentata dalla magia.
Alla barra della vita, uguale a quella di Zagreus, Melinoë affianca una barra blu che si consuma sfruttando degli attacchi specifici: si tratta di punti magici, che permettono magari di eseguire un attacco caricato a lunga gittata, sfruttando anche un'area intorno a sé entrando nella quale i nemici vengono momentaneamente immobilizzati.
La presenza degli attacchi magici aggiunge ulteriore pepe alle possibilità offerte dal combattimento, che già si difendeva molto bene permettendo di scegliere a inizio run (e per "run" intendo ogni singolo tentativo dopo una morte) la propria arma ideale. Considerando che i punti magici vengono esauriti durante lo scontro e non possono essere recuperati a piacimento (proprio come la salute), capire se e quando sfoderare un potente attacco magico può fare la differenza.
Inoltre, anche i doni degli dei si sposano ai poteri magici di Melinoë, il che significa che anche da questo punto di vista il gioco si sforza di offrire ulteriore varietà.
E se già questo è strutturato in modo intelligente e soddisfacente, a brillare è soprattutto il sistema di progressione messo in piedi da Supergiant Games. Le possibilità di crescita di Melinoë presso l'hub del Crocevia risultano molto interessanti e non vedrete l'ora di tornarci, nonostante il fallimento, per potenziarvi ancora, pronti a ricominciare a combattere.
L'atmosfera del gioco è intrisa di riferimenti a stregonerie e incantesimi, al punto che la protagonista può anche raccogliere risorse (portando con sé oggetti come picconi) da gettare in un pentolone per ottenere delle pozioni utili per la run.
Non solo: nella stanza di scelta delle armi ora è anche possibile spendere le risorse per ottenere dei potenziamenti per la nostra alter ego, mostrati sotto forma di carte – delle specie di "tarocchi" dal design piuttosto semplice. Per equipaggiarli, però, gli slot possono essere esauriti, e per sbloccarne di nuovi sarà necessario investire risorse raccolte durante le vostre scorribande.
Si finisce così con il costruire, anche più di quanto si poteva fare con Zagreus, una vera e propria build di Melinoë, con i miglioramenti messi insieme via via che renderanno più abbordabili le sfide che all'inizio potevano sembrare insormontabili. E questa è la più grande attrattiva di Hades II, in termini di gameplay: non solo il combat system è irresistibile, ma il senso di migliorarsi un passo alla volta, di stare sempre costruendo qualcosa per migliorarsi – che è anche intradiegetico, visto quello che la protagonista sta cercando di dimostrare e dimostrarsi – è di livello semplicemente eccellente.
Finezze di stile
Controller alla mano, Hades II dà insomma la sensazione di essere una naturale evoluzione di quanto fatto dal suo capostipite. Una scelta sensata, più che altro perché Hades traboccava di una personalità unica che sarebbe un peccato disperdere.
E questo passa anche per la sua direzione artistica e per la scelta del contesto classico del mito ellenico: che abbiate studiato al liceo classico o vi siate appassionati in altro modo alle vicende rocambolesche di Zeus e parenti vari, Hades II riesce ancora una volta a dare una rappresentazione pittoresca e coinvolgente della cultura classica e dei suoi miti.
I personaggi sono davvero unici, anche quelli che sono stati ridisegnati e hanno un look aggiornato rispetto al primo gioco, e sono caratterizzati da un doppiaggio (in inglese, ma i testi sono tutti in italiano) di ottima fattura, che vanta anche qualche nome noto che potreste aver sentito in Baldur's Gate III di recente...
Non è una sorpresa, ma è grandiosa anche la colonna sonora, dove l'uso del basso la fa da padrone in melodie che vi trascinano nell'atmosfera e nelle sfide, mentre alcuni temi delle boss fight sono così clamorosamente belli che mi hanno distratta dallo scontro perché ero rapita dalla musica.
E, sebbene sia ancora un accesso anticipato (non sappiamo quando avremo la versione completa definitiva, la build 1.0), il gioco gira in modo eccellente su Steam Deck. Me lo sono goduto su Steam Deck OLED, dove i suoi neri sono davvero valorizzati, e non ho mai avuto problemi di bug, ritardi o grattacapi di ogni sorta. Potete godervelo anche in handheld, insomma, e ne vale di certo la pena.
Nota: questo articolo è uscito originariamente dopo il test tecnico di aprile 2024. È stato aggiornato e rivisto in seguito all'esperienza di gioco con l'accesso anticipato di Hades II.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Direzione artistica semplicemente spaccamascella
-
Interessanti novità che aggiungono ulteriori strati al gameplay
-
Senso di progressione eccezionale
-
Atmosfera del mito intatta e, anzi, ancora più convinta
-
Colonna sonora clamorosa
Contro
-
Sì, forse poteva innovare qualcosa di più, ma va bene così
Commento
Non nutrivamo grossi dubbi in merito, ma Hades 2 ha tutte le carte in regola per affermarsi come un gioco di livello eccellente. È vero, è davvero simile al precedente, ma è una di quelle somiglianze che fanno bene. In un'industria dove i copia-incolla sono all'ordine del giorno, così come il non prendersi dei rischi creativi, è giusto che questo seguito in realtà faccia tesoro delle unicità e dei rischi che si era già preso il capostipite, perché è questo — anche ad anni di distanza dal primo Hades — a fare in modo che questo franchise sia così unico. E sebbene l'asticella fosse alta in modo impressionante, Hades II non si è fatto spaventare e ha risposto in modo eccellente, folle e coraggioso. Come la sua protagonista, in fin dei conti.
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