Ghost of Tsushima, abbiamo visto il nuovo action di Sucker Punch
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a cura di Gottlieb
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Sucker Punch
- Produttore: PlayStation Studios
- Distributore: Sony Interactive Entertainment
- Piattaforme: PS4 , PS5 , PC
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 17 luglio 2020 - 20 agosto 2021 (Director's Cut) - 16 maggio 2024 (PC)
Sony all’E3 del 2018 ha sganciato due bombe per la sua line-up del 2019: la prima è stata sicuramente The Last of Us Parte II, per il quale è stato preparato un trailer che ha fatto discutere non poco, ma la seconda, di cui vi parliamo adesso, è Ghost of Tsushima. Annunciato praticamente un anno fa, il nuovo titolo di Sucker Punch, il team di sviluppo che ha firmato la saga di Sly Raccoon e InFamous, è un action ambientato interamente nell’epoca feudale, nel pieno dell’invasione mongola del Giappone. Abbiamo avuto modo di rivedere il trailer mostrato durante la conferenza Sony in una saletta apposita, con un hands-off che, commentato dal team, ci ha permesso di capirne di più su Ghost of Tsushima.
Il primo aspetto che sicuramente colpisce del nuovo titolo di Sucker Punch è legato all’ambientazione e alla resa cinematografica dell’intero scenario: il Giappone è vivo ed è rigoglioso dinanzi a noi, così come d’altronde è forte la volontà del team di sviluppo di raccontarci con foga e vitalità quanto impegno hanno impiegato nella riproduzione del Giappone. Tsushima, per chi non lo sapesse, è un complesso di isole che si trova tra la Corea del Sud e il Giappone, nella coda del drago: appartengono alla Prefettura di Nagasaki, la città che fu palcoscenico del secondo bombardamento atomico da parte degli Stati Uniti d’America nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e si estendono per quasi 700 chilometri quadrati. Tsushima è passata alla storia per la sua famosa battaglia che vide la flotta nipponica fronteggiare quella russa: due imperi a confronto, all’inizio del 1900, che dovettero fare i conti con numerose perdite, ma con una vittoria fondamentale per il Giappone, che riuscì a distruggere due terzi della flotta russa comandata dall’ammiraglio russo Rozestvenskij. In Ghost of Tsushima, ovviamente, le vicende storiche sono diverse: siamo verso la fine del 1200, quando di imperi russi e giapponesi non si parlavano ancora, ma quando il Sol Levante si faceva forza dei propri samurai e gli invasori, i mongoli, si lasciavano guidare da Kublai Khan, fondatore del primo impero cinese della Dinastia Yuan e protagonista di una delle più famose poesie inglesi firmate da Coleridge. Da un lato, in Giappone, le guerre si combattevano all’arma bianca, ma dall’altro lato Khan aveva schierato sul campo, per la prima volta, degli esemplari di bombe a mano, creando non solo scompiglio ma anche imprevedibilità. Le invasioni durarono per sette anni, ma alla fine il Giappone ebbe la meglio, con una perdita di circa 50mila abitanti, a fronte dei 200mila persi dai mongoli. A inficiare pesantemente il numero delle perdite fu la battaglia di Tsushima, che nel 5 ottobre costrinse lo Shugodai dell’isola ad arrendersi e a cadere in battaglia: i mongoli misero a ferro e fuoco l’intero arcipelago e conquistarono quello che sembrava il primo passo verso una vittoria schiacciante. In questo scenario di morte e di distruzione riuscì a farsi strada il nostro Ghost of Tsushima.
Il nostro protagonista, Jin, non è da solo a combattere l’invasione mongola: a lui si accompagna Masako, una donna armata di spada e di onore, come si richiede a un vero guerriero giapponese. Nella missione che ci è stata mostrata entrambi sono alla ricerca di un monaco, ma per obiettivi e ragioni diverse: da un lato Jin ha bisogno di raggiungere la vittima dell’esercito mongolo per poter aggiungere un tassello al proprio percorso salvifico, mentre Masako, dall’altro lato, lo cerca per poter vendicare la propria famiglia. Non conosciamo molto di più, né possiamo addentrarci ulteriormente nelle specifiche del combattimento, perché il team di sviluppo ci ha solo mostrato ciò che il trailer ci ha detto, senza andare più in profondità. Sappiamo che il gameplay sarà molto action, quindi indirizzato a una rapidità d’azione che ci tiene lontani dai meccanismi che hanno reso From Software regina quasi incontrastata di un genere. Se quindi tagliare la testa ai mongoli, distruggerli con un colpo di spada e farli cadere come se fossero birilli sarà all’ordine del giorno, non pensiate che Sucker Punch ha dimenticato le proprie origini: così come in InFamous sarà possibile anche in Ghost of Tsushima farsi largo con la verticalità dell’ambiente. Grazie a una sorta di rampino, che poi scopriremo meglio come ci verrà presentato, avremo modo di arrampicarci sui tetti delle varie strutture e piombare in testa ai nostri avversari, in pieno stile stealth. La spettacolarità è al primo posto, ma non da meno è anche l’efficacia delle nostre azioni. Jin sa il fatto suo e riesce adeguatamente ad avere la meglio su un esercito che mise a ferro e fuoco l’isola di Tsushima. Quanto mostrato durante la conferenza, in ogni caso, è una delle numerose missioni secondarie, a dimostrazione del fatto che Sucker Punch non si è ancora sbottonata per quanto riguarda la main quest, ma ci ha fatto sicuramente capire quanta perizia ci sia nella realizzazione di quelle sussidiarie.
– Ambientazione resa in maniera fantastica
– Contestualizzazione storica funzionante
– Gameplay immediato
Non abbiamo una data d’uscita per Ghost of Tsushima e, così come per molti altri prodotti visti all’E3, un hands-off non può soddisfarci al 100%. Restiamo comunque affascinati dalla riproduzione di un luogo storicamente pregnante e di un periodo che non può non farci brillare gli occhi: il Giappone feudale ha un fascino particolare e metterci nei panni di un solo guerriero che tenta di respingere un assalto che, come raccontato dalla storia stessa, fu mortale e deleterio per l’esercito giapponese non fa altro che aumentare il nostro interesse. Sucker Punch è sinonimo di garanzia e noi aspettiamo il 2019 fiduciosi.
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