Gerda: A Flame in Winter | Provato - Guerra e pace
Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, da un punto di vista del tutto inedito.
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: PortaPlay
- Produttore: DONTNOD
- Piattaforme: PC , SWITCH
- Generi: Gioco di Ruolo , Avventura , Avventura grafica
- Data di uscita: 1 settembre 2022
La storia insegna che la guerra ha una forte attrattiva verso chi sviluppa i videogiochi, forte del fatto che il pubblico spesso ne coglie solo il lato 'spettacolare' (notare le virgolette). Basti pensare ai numerosi sparatutto in soggettiva ambientati nelle varie guerre mondiali e non solo, in grado di porre l'accento su elementi che enfatizzano il conflitto bellico solo ed esclusivamente dal punto di vista di chi ne prende parte in maniera attiva.
Vi sono poi tutta una serie di prodotti – in minor numero – che invece indagano gli orrori della guerra da dietro le quinte, lasciando intendere tutta la drammaticità dell'evento senza necessariamente imbracciare un fucile. Gerda: A Flame in Winter è sicuramente tra questi.
Un videogame che racconta le atrocità della guerra dagli occhi che di solito vengono spesso e volentieri ignorati nel mondo dei videogiochi, ossia quelli della popolazione innocente, costretta a subire in prima persona le oscenità di un conflitto che ha cambiato per sempre le sorti della popolazione di tutto il mondo.
Questo perché il giocatore è spesso e volentieri abituato a combattere senza chiedersi perché lo sta facendo, non lasciando mai spazio a una vera e propria riflessione sulle atrocità della guerra.
C'era una volta la guerra...
Raccontare un conflitto non è solo sparare con il proprio fucile, visto che spesso (anzi, sempre) le vere vittime sono le persone innocenti e disarmate. Da questo punto di vista, Gerda – gioco narrativo pubblicato dai creatori della serie di Life Is Strange (che trovate anche su Amazon), DONTNOD, e sviluppato dai bravi PortaPlay – promette di raccontare in maniera decisamente particolare le atrocità del secondo conflitto bellico su scala mondiale, facendoci vivere gli eventi non dal mirino del fucile ma dagli occhi di una giovane infermiera piena di speranze, la quale decide di non perdere la volontà di andare avanti, combattendo senza armi né proiettili una guerra decisamente più grande di lei.
Gerda: A Flame in Winter è di fatto il primo gioco di terze parti pubblicato da DONTNOD, un'intima esperienza narrativa con elementi da RPG ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, una struggente storia di sopravvivenza che ci farà vivere in prima persona (o quasi) l'occupazione tedesca della Danimarca.
I giocatori saranno chiamati a vivere il destino di Gerda Larsen, un'infermiera la cui vita viene capovolta durante una sola notte, durante la quale tutto cambierà e i suoi affetti rischieranno di essere portati via per sempre. Armata solo del suo ingegno e della conoscenza della sua comunità, Gerda sarà chiamata a cercare di salvare i suoi cari rimanendo fedele al proprio credo, lontana dai conflitti armati in prima linea, bensì nel piccolo villaggio danese in cui è cresciuta, facendo scelte, esplorando l'ambiente circostante e parlando con il resto della popolazione, stando attenti alle relazioni che andremo a tessere.
Accostandosi quindi in parte alla struttura dei titoli Telltale, con un tocco da gioco di ruolo e avventura grafica punta e clicca, Gerda: A Flame in Winter è un titolo che basa quasi tutta l'ossatura su un impianto narrativo preponderante, come abbiamo potuto testare in una suggestiva preview demo messa a nostra disposizione su PC dallo stesso team di sviluppo.
L'avventura della protagonista parte esattamente come ci si aspetterebbe, in un silenzioso e innevato piccolo villaggio della Danimarca del 1945, dove faremo la conoscenza sia del padre che del compagno di Gerda, di nome Anders.
La situazione è comunque molto tesa sin da subito, visto che l'ombra della Germania sembra allungarsi inesorabile anche verso le campagne danesi. Non appena la quiete sembrerà ormai persa, Gerda Larsen dovrà riuscire a salvare la vita del proprio amato sfruttando solo la propria forza e le sue conoscenze, rimanendo lucida e determinata anche nelle situazioni più drammatiche.
A Flame in Winter racconterà quindi una storia lontana dal fronte, intenta a entrare nell'animo e nel cuore dei giocatori.
Sin dal primo minuto è chiaro che nel gioco a rivestire un ruolo particolarmente importante sarà proprio la componente narrativa: questa, come spesso accade in titoli sui generis, andrà a svilupparsi tramite una serie di dialoghi con scelte multiple, intervallate da piccole fasi esplorative e una gestione delle relazioni che ricorderà molto da vicino quelle di alcuni classici giochi di ruolo.
Le varie conversazioni che Gerda andrà a intrattenere coi vari NPC (molto lunghe e didascaliche) sono in grado di tratteggiare in maniera chiara e inequivocabile le varie personalità, inclusa ovviamente quella della protagonista.
Le scelte che saremo chiamati a prendere condizioneranno spesso e volentieri le risposte degli altri personaggi, tanto che nel caso di bivi particolarmente importanti interverrà anche una sorta di opzione in stile 'lancio di dadi', che metterà ancora più enfasi sulle scelte che saremo chiamati a prendere. Ogni scelta giusta comporterà anche l'arricchimento di una serie di punti abilità, da usare poi in altre situazioni di gioco.
La guerra e le sue cicatrici
La componente RPG di Gerda: A Flame in Winter fa quindi leva soprattutto dalla gestione delle abilità e dei rapporti interpersonali che decideremo di portare avanti, rapporti che potranno essere influenzati proprio dalle scelte effettuate.
Dalla demo, abbiamo potuto saggiare con mano un sistema che funziona abbastanza bene sulla carta, ma che purtroppo non sembra però portare a repentini colpi di scena o inaspettati stravolgimenti narrativi come visto invece in vari titoli Telltale, DONTNOD o Quantic Dream.
La sensazione, perlomeno nelle fasi iniziali, è quella di avere tra le mani un gioco dotato di una storia forte ma che ama nascondere il suo lato più emozionale a favore della verosimiglianza storica degli eventi. E se da un certo punto di vista la scelta di vivere una sorta di videogioco documentaristico è sicuramente molto originale, dall'altra è anche vero che i primi sbadigli possono arrivare inesorabili dopo appena una manciata di ore di gioco.
Le fasi di esplorazione degli ambienti avvengono invece sulla falsariga di un titolo punta e clicca, con la possibilità di interagire con vari elementi presenti nello scenario (contrassegnati da un icona a forma di lente di ingrandimento), spesso utili a risolvere piccoli enigmi, utili all'avanzamento della storia.
Queste piccole fasi servono più che altro a inframezzare la questione narrativa, dando un tocco piacevolmente retrò al tutto. Peccato solo che, perlomeno, nella demo da noi testata, non abbiamo trovato necessario dare adito alla nostra materia grigia per venire a capo di alcune situazioni più delicate, visto che è bastato raccogliere e utilizzare gli oggetti richiesti per avanzare indisturbati.
Anche dal punto di vista tecnico, Gerda: A Flame in Winter è un sì con riserva: il look, la palette di colori e più in generale la fedeltà visiva in base all'ambientazione storica scelta dagli sviluppatori è molto buona, così come la scelta di rendere l'aspetto grafico sporco e poco dettagliato, quasi fosse un acquerello in movimento.
Purtroppo, però, a rovinare la messa in scena intervengono delle animazioni che sembrano uscite da un videogioco di inizio secolo, che se da un lato restituiscono dei feels assolutamente old-school, dall'altro evidenziano la messa in atto di una produzione dotata di un budget rivolto verso il basso.
Al netto di qualche stortura lato gameplay, Gerda: A Flame in Winter ci è parso comunque un gioco dotato di una narrazione a suo modo molto interessante: PortaPlay sembra aver messo sul piatto una storia di compassione, comunità e coraggio, ispirata a esperienze ed eventi reali, un titolo in grado di farci scoprire un lato troppo spesso nascosto o volutamente messo in disparte nei videogiochi ispirati alla Seconda Guerra Mondiale.
Versione testata: PC
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Ottima atmosfera
-
Una storia vera
-
Esteticamente interessante...
Contro
-
... pur tradendo un comparto grafico non al top
-
Fasi esplorative un po' scialbe
-
Alcuni passaggi narrativi fin troppo lenti
Commento
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