È ormai da quasi un anno e mezzo che For Honor è in circolazione. Un videogioco online di combattimento medievale, “chiassoso” solo in apparenza ma sicuramente uno dei progetti più audaci intrapresi da Ubisoft nelle ultime due generazioni. La lotta apparentemente eterna tra Cavalieri, Vichinghi e Samurai nonostante il tempo ha saputo ritagliarsi la propria nicchia fedele di appassionati, complice anche un sistema di combattimento fisico e una struttura di gioco che permette di far progressi tangibili anche senza insistere con le tanto odiate microtransazioni. Ecco quindi che Ubisoft continua a supportare il titolo in maniera costante, e in quest’ottica gli ha fatto vedere di nuovo il palco di un E3, quello di quest’anno. La nuova espansione è stata intitolata For Honor: Marching Fire, e sono stati mostrati due trailer atti a introdurre le due principali novità per quest’anno.
Quattro tizi dalla Cina
A salire sul palco della conferenza
Ubisoft di questo E3 2018 (svoltasi lunedì 11 giugno alle 22:00 ora italiana, questo il
recap e questo il
pagellone) è stato
Roman Campos-Oriola, direttore creativo di
Ubisoft Montreal nonché uno dei registi originali di
For Honor. Dopo essersi complimentato del successo del titolo ha un po’ ricapitolato la situazione, purtroppo però non dando numeri precisi sull’utenza totale (come invece era stato fatto poco prima con
Rainbow Six Siege). Forse proprio in funzione di questo
Campos-Oriola ha dichiarato che la versione PC sarà gratuitamente disponibile su
Uplay fino a lunedì 18 giugno. Solo dopo però è arrivata la parte veramente interessante: il direttore creativo ha annunciato la nuova espansione
For Honor Marching Fire. Il trailer che ne è seguito era realizzato in CG e ha mostrato come questa introdurrà i guerrieri provenienti dalla Cina, dando anche qualche accenno di background. La Cina è sprofondata in una guerra civile dopo lo stesso grande cataclisma che ha portato i mondi di
Cavalieri, Vichinghi e Samurai a convergere. La fazione cinese, dal nome di
Wu Ling, vedrà l’aggiunta di quattro eroi separati. Non sono stati forniti molti dettagli sui nomi o le specializzazioni, ma avranno armi e moveset unici ispirati alle conquiste belliche dell’antica Cina. La loro estetica pare invece riferirsi al periodo dei
Tre Regni, con rimandi a militari cinesi realmente esistiti quali Sun Jian e Guan Yu, nomi già noti agli appassionati di
Dynasty Warriors. Durante la conferenza è però stato detto che le aggiunte non saranno solo a livello di multigiocatore ma anche per il single player. Il che è in effetti una buona notizia: era ai tempi dispiaciuto a molti come gli altri personaggi già introdotti nei mesi successivi alla pubblicazione (centurione, gladiatore, highlander e altri) non avessero avuto una giustificazione a livello di trama più generale, finendo con l’essere banalmente collocati nelle fazioni già esistenti. Altre aggiunte di questo
Marching Fire saranno ottimizzazioni grafiche e equipaggiamenti aggiuntivi per tutte le fazioni.
Ancora una volta nella breccia
Per la verità, neanche il trailer successivo offriva segmenti che fossero classificabili come gameplay “puro”. Una scelta che volendo si può spiegare con il fatto che il sistema di combattimento è già noto; Roman Campos-Oriola ha successivamente introdotto la seconda macro-aggiunta di Marching Fire: la nuova modalità di assedio. Per ora nota sotto il nome di Breach (breccia, anche dal trailer dedicato), dalle sue parole sappiamo che sarà una modalità per otto partecipanti (quattro contro quattro), e che è stata progettata a seguito delle numerose richieste da parte della community di giocatori. Nel secondo trailer proiettato veniva mostrato un utilizzo intenso delle macchine d’assedio, dal classico ariete al teatrale calderone pieno d’olio bollente, passando per artifici più elaborati come gli scorpioni. La divisione delle squadre è anch’essa classica: assedianti e assediati, anche se molti dettagli rimangono sconosciuti. Non si sa infatti se ciascuna fazione avrà delle proprie macchine d’assedio uniche, così come non i contenuti del single player. Alla luce della nuova modalità però è facile immaginare l’aggiunta di una nuova mini-campagna per giocatore singolo in cui familiarizzare con i quattro nuovi personaggi e con il funzionamento di appunto la modalità dedicata agli assedi. Allo stesso modo, resta da capire se i cambiamenti promessi da Marching Fire avranno delle ripercussioni anche a livello di struttura e meta-gioco. Non è infatti chiaro se l’introduzione della Cina cambierà la Mappa della Guerra, la panoramica in cui le tre fazioni finora esistenti si contendevano i territori, e a cui ciascun giocatore poteva contribuire assegnando le Truppe guadagnate giocando (e che si resettava periodicamente). Se le fazioni divenissero effettivamente quattro forse il rischio sarebbe quello di stabilire un nuovo equilibrio, magari da colmare con i nuovi giocatori attratti appunto dalla nuova espansione, in uscita il 16 ottobre di quest’anno.
-Quattro nuovi eroi
-Modalità assedio
-Aggiunte anche al single player
Per quanto non li tenga costantemente sotto i riflettori, Ubisoft dimostra di nuovo di credere in For Honor e nella sua epopea. Segno di questo è stato il fargli nuovamente calcare l’E3 e aggiungere costantemente contenuti, ultimo dei quali è proprio Marching Fire e i suoi guerrieri cinesi. Componente più interessante è però la nuova modalità multigiocatore Breach, in cui cimentarsi nella più classica delle situazioni belliche medieval-fantasy, l’assedio di castelli. Le premesse sono quindi di tutto rispetto, e lascerebbero anche intendere che la community dedicata a For Honor è anche più grande di quanto non appaia guardandola da fuori. Roman Campos-Oriola ha dichiarato che Marching Fire sarà disponibile a partire dal 16 ottobre di quest’anno, rimanete con noi per la recensione di quando uscirà e continuate a seguirgli per questi ultimi scampoli dell’E3 2018!