Anteprima

F1 2018, pit stop in vista della recensione

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a cura di Matteo Bussani

Avete mai sognato di essere dei campioni di Formula1, con tutto ciò che ne consegue dentro e fuori dall’abitacolo? Quest’anno ancora più che negli altri anni potremmo sperimentarlo con F1 2018. Il driving simulator delle monoposto più veloci al mondo si fa portatore di un’interessante approfondimento del sistema ruolistico, che ci condurrà in prima persona a vivere i weekend di gara della stagione in maniera del tutto diversa. Ovviamente senza far mancare molte novità che più in sordina rispetto agli anni passati anche quest’anno hanno migliorato tecnicamente il prodotto, sia nell’aspetto simulativo, sia in quello prettamente grafico. Per averne un assaggio abbiamo avuto modo di provare una build dedicata, quantomai vicina alla versione finale, che ci ha condotto per il primo weekend di gara sul circuito di Melbourne (Australia) dove come ogni anno ha inizio il campionato.

La creazione del personaggio è caratterizzata da un menù semplice ma completo per soddisfare le esigenze anagrafiche ed estetiche della maggior parte dei giocatori. Quest’anno la scelta del serve per identificare l’appellativo con cui saremo chiamati nella varie di gioco e ha un significato soprattutto nella grande novità implementata in F1 2018: i media. La stampa fa la sua comparsa e ci seguirà nel corso dell’avventura con interviste a cui dovremo rispondere scegliendo l’una o l’altra opzione offerta dal gioco. Possiamo anche decidere di non rispondere e ognuna di queste scelte andrà a definire il nostro carattere e dunque il rapporto che abbiamo con la squadra e con i vari reparti R&D di essa. Se le risposte sono più improntate a favorire il gioco di squadra l’ago della bilancia penderà verso la sportsmanship, al contrario dovessimo preferire un atteggiamento più sfrontato e spaccone andremmo a spostarci verso la “showmanship”. L’una e l’altra sbloccano rivalità con diversi membri delle altre squadre e percorsi di sviluppo della macchina dedicati, oltre a dar la possibilità di scegliere tra opzioni nei dialoghi uniche. Dovessimo chiamare in causala squadra o i reparti di essa, infatti, questi potrebbero sentirsi invogliati o bloccati nel perseguire un miglioramento dell’auto o un contratto più fruttuoso, per cui in ogni momento siamo chiamati a tenere in considerazione le nostre dichiarazioni pre e post gara.
Anche se non possiamo ancora specificare in che modo queste dinamiche si svolgano nel flusso dei gran premi stagionali, per il momento ci sentiamo soddisfatti delle possibilità offerte che, se ben architettate, possono riflettersi nel gameplay in maniera davvero interessante.
In F1 2018 le novità della modalità carriera non si fermano qui. Nello sport di oggi le ricerche tecnologiche sui vari pezzi hanno un ruolo fondamentale, che si tramutano in modifiche e specifiche che si implementano poi nel corso dell’anno. Capita però che alla fine della stagione un cambio di regolamento vada a favorire l’una piuttosto che l’altra scuderia, a seconda delle scelte effettuate nel corso dell’anno passato. Pensiamo allo strapotere che c’è stato negli ultimi anni di una casa automobilistica sull’altra, che si sono alternate alla vittoria stagione dopo stagione. Esattamente nella stessa maniera ci saranno cambi di regolamento atti a cancellare totalmente o in parte lo sviluppo ottenuto in un campo. Si mescolano le carte in tavola e così anche la forza in pista di una monoposto. Anche la questione contratti è stata leggermente revisionata, con i piloti che possono cambiare squadra quattro volte una stagione, oppure sfruttare questi quattro momenti semplicemente per migliorare il proprio contratto in base ai risultati che hanno portato nel quarto precedente.
Il gameplay di F1 2018
è in grande continuità con quello del 2017. La qualità della simulazione raggiunta l’anno scorso non ha richiesto stravolgimenti, ma piccoli miglioramenti mirati ad approfondire alcuni elementi sempre più portanti nel driving system del gioco.
Sospensioni e chassis sono i due ambiti in cui si è lavorato, con una nuova frequenza di aggiornamento della fisica del telaio che arriva fino a 1000Hz e un rinnovato sistema di reazione delle sospensioni. Si è cercato di renderlo più deciso e reattivo per sottolineare i contatti con i cordoli ora più che mai insidiosi per la salute della monoposto.
Un’altra piccola aggiunta è la rilevazione delle temperatura dell’interno del copertone: valore che incide sulla durata delle gomme dietro le quinte dato che non viene facilmente imputato alla buona resa o meno di un pneumatico. Non manca infine la possibilità di gestire autonomamente le dinamiche di rilascio e ricarico dell’ERS.
In quanto a grafica l’attenzione è stata posta sulla resa degli effetti, particellari e non, di caldo, polvere e nebbia, che sporcano l’immagine rendendola più realistica.
I circuiti, sono ovviamente quelli della stagione 2018, con il Paul Ricard e il ritorno di Hockenheim a dettare il passo delle novità. La scelta dinamica del tempo, purtroppo, non ci è venuta particolarmente in nostro aiuto nel saggiare la bontà di questi dettagli nel primo weekend a Melbourne, con le condizioni atmosferiche che sono rimaste fisse su un anonimo “soleggiato”.
F1 2018 è anche ritorno della storia della F1. Oltre a ritrovare tutte le vecchie glorie del passato già presenti negli altri capitoli, ne avremo tante altre soprattutto quelle che hanno caratterizzato questo sport a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Potremo usarle in gare personalizzate, o come da qualche anno a questa parte, tra una gara e l’altra per spezzare il ritmo dei weekend con qualche sfida alternativa. Come quella di sorpasso a bordo della Ferrari F2004, cinquantesima della scuderia e purosangue del campionissimo Schumacher, che ha subito seguito la conclusione del weekend in Australia.

Tutte le meccaniche sembrano ben amalgamate fra di loro

Fisica di guida sempre più precisa

La stampa potrebbe chiudere il cerchio delle attività ruolistiche attorno a F1

Codemasters sa che per fare bene non serve rivoluzionare. Il buono del precedente titolo lascia spazio a tante piccole migliorie (stampa, nuova gestione stagionale del regolamento, nuova fisica dello chassis e del telaio) da mettere ancora veramente alla prova, ma che se ben implementate possono dare un’ulteriore marcia in più al simulatore di Formula 1 per questa annata, soprattutto per soddisfare fan e appassionati che dall’anno scorso sono tornati a vivere un campionato nella controparte reale come erano anni che non se ne vedevano.

L’attesa si concluderà il 24 agosto con l’uscita del gioco su PS4, Xbox One e PC.

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