Eiyuden Chronicle: Rising | Provato – Nel segno di Suikoden
In attesa di Eiyuden Chronicle: One Hundred Heroes abbiamo messo alla prova lo spin-off Eiyuden Chronicle: Rising, dall'anima ruolistica più action: vi raccontiamo com'è andata.
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Natsuma Atari
- Produttore: 505 Games
- Distributore: 505 Games
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: TBA 2022
Se esiste un brand rimasto nel cuore degli appassionati più di vecchia data dei JRPG – e per troppo tempo finito nel dimenticatoio senza nuove produzioni– quello è Suikoden. Da ben due anni, fortunatamente, gli stessi autori hanno però lanciato tramite una riuscitissima campagna Kickstarter un nuovo progetto previsto per il 2023 che si pone l’obiettivo di raccoglierne l’eredità, ovvero Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes.
In parallelo, inoltre, i team di Rabbit & Bear e Natsume Atari hanno ben pensato di dedicarsi a uno spin-off chiamato Eiyuden Chronicle: Rising che funga da vero e proprio prequel e previsto per l’anno corrente, distaccandosi in parte dall’esperienza ruolistica tradizionale a favore di un gameplay più action e accessibile.
Una scelta curiosa, utile soprattutto per capire l’ambizione di una software house che ha le capacità per emergere e distinguersi nel mercato di riferimento, spalleggiata da un publisher come 505 Games che da tempo dimostra spiccate capacità nella ricerca di talenti da supportare a 360°.
In questi giorni abbiamo avuto l’occasione di muovere i primi passi proprio su Eiyuden Chronicle: Rising, delineando i contorni di un progetto dallo spiccato potenziale, e che potrebbe – con le dovute accortezze – emergere oltre il mero ruolo di semplice antipasto in attesa di una ben più succulenta e desiderata portata principale.
C’era una volta… una città da costruire
Come anticipato, la storia di Eiyuden Chronicle: Rising è narrata nello stesso universo di Hundred Heroes, un vero e proprio prequel che ci permetterà di scoprire interessanti retroscena sui vari incastri che andranno a costituire la base narrativa del suo fratello maggiore.
Nello specifico, impersoniamo CJ, giovanissima e abile avventuriera pronta ad aiutare gli abitanti della piccola cittadina di Nuova Neveah a crescere ed espandersi, facendo luce sui misteri legati alla presenza di oscure creature e alcuni poteri runici in tutto il continente di Allraan.
Le missioni di gioco testate ci hanno permesso di muovere i primi passi in un contesto fantasy al momento estremamente lineare dal punto di vista della narrazione e senza particolari guizzi, ma non per questo privo di un certo fascino.
Soprattutto le fasi finali della prova di Eiyuden Chronicle: Rising fanno ben sperare per un risultato finale dal ritmo decisamente più sostenuto, dove il silenzioso mercenario zoomorfo Garoo si unisce attivamente alla nostra avventura e iniziamo a prendere confidenza con altri personaggi secondari. Il tutto, senza dimenticare il ruolo fondamentale di Isha nel trittico di personaggi giocabili, al momento però relegato a mero contorno, anche se con alcuni divertenti dialoghi.
Uno degli elementi centrali di questo test, e che ovviamente andrà a costituire l’esperienza finale per l’evoluzione della storia, non poteva che essere rappresentato dalla cittadina di Nuova Neveah e dalle possibilità legate alla sua espansione, andando a completare compiti principali e secondari di varia natura.
Nello specifico abbiamo aiutato una manciata di cittadini, così come la stessa Isha che a inizio gioco sarà confinata esclusivamente al ruolo di sindaco dalla lingua piuttosto tagliente, per la costruzione di alcuni edifici chiave tanto per la progressione della storia quanto per la crescita dei membri del nostro party.
Dalla taverna dove ottenere cibo dagli ottimi bonus, passando alle fucine utili per armi ed equipaggiamento, la sensazione è quella che il giocatore possa essere genuinamente invogliato nel deviare dalla storia principale per far crescere al meglio la città.
La stessa funge, in sostanza, da vero e proprio hub, sempre più importante non solo per il numero di dialoghi presenti con i vari abitanti, ma soprattutto per la preparazione dell’equipaggiamento del nostro party prima di partire verso una nuova missione.
Tra combattimenti ed esplorazione, rigorosamente in 2D
Per quanto riguarda il gameplay di Eiyuden Chronicle: Rising, la formula applicata strizza l’occhio al più classico action platform a scorrimento, tanto semplice e immediato dal punto di vista dell’accessibilità quanto soddisfacente durante gli scontri.
Dualismo che funziona, in realtà, solo fino a un certo punto, perché al netto di una certa spettacolarità degli attacchi combinati, non segnaliamo la presenza di un livello di sfida adeguatamente soddisfacente, complice un’IA dei nemici estremamente basilare.
Durante il nostro provato abbiamo testato due aree adibite a dungeon, con un minimo di esplorazione verso alcune deviazioni secondarie, ovvero la Grande Foresta e la Cava, e in entrambi i casi – al netto di un discreto risultato visivo per panorami e scorci – non ci siamo mai sentiti minacciati dalle creature che si presentavano sul nostro sentiero.
Ovviamente in Eiyuden Chronicle: Rising è possibile controllare un solo personaggio per volta, ma i tasti del controller permettono di passare senza sosta dagli attacchi di CJ, più rapidi, a quelli di Garoo ben più pesanti; siamo fiduciosi sul come il proseguo dell’avventura possa portare a una crescita delle combinazioni possibili, e con l’eventuale introduzione della maga Isha si potrebbe registrare un’impennata nella profondità degli scontri.
Durante l’esplorazione, invece, sono repentini i momenti che ci hanno obbligato a passare avanti e indietro tra la città e le sue aree esterne. Che sia per la raccolta di sparute risorse, o per il completamento di qualche quest, gli indicatori sulla mappa di gioco pronti a ricordarci in quale direzione andare non mancano di certo.
Da un lato sottolineiamo anche una certa ripetitività nell’esplorazione delle varie aree, anche se al momento potrebbe essere semplicemente a causa della prova così limitata, e soprattutto non mancano numerosi punti adibiti a teletrasporto che garantiscono spostamenti più rapidi.
Piccola menzione anche per il comparto estetico, piacevole per le ambientazioni dagli scorci evocativi e curati, così come per il riuscito design dei personaggi fin ora mostrati. Diverse incertezze, invece, quando ci soffermiamo sulle varie animazioni, sia durante l’esplorazione sia durante i combattimenti, che sottolineano un’eccessiva legnosità dei movimenti – almeno per ora, in attesa di capire quanto il team riuscirà a intervenire per migliorare il risultato su schermo.
Versione testata: PC
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Meccaniche da city builder che promettono varietà al gameplay
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Il combat system è tanto immediato quanto divertente…
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Alcuni scorci evocativi fin dalle battute iniziali di gioco
Contro
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Il rischio legato alla ripetitività dell’esplorazione è dietro l’angolo
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… ma al momento non si evidenzia un soddisfacente livello di sfida
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Animazioni piuttosto legnose
Commento
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