Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes | Provato - Il nuovo Suikoden?
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è davvero il successore spirituale di Suikoden o bisogna dare la giusta ridimensionata all'intero progetto?
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Rabbit & Bear Studios
- Produttore: 505 Games
- Distributore: 505 Games
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 23 aprile 2024
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è il terzo gioco lanciato su Kickstarter con il più alto numero di persone a supporto dopo Shenmue III e Bloodstained: Ritual of the Night.
Questo dovrebbe dare la misura di quanto fosse voluto un seguito di Suikoden, dopo anni in cui Konami ha cambiato business e ha lasciato dormienti le proprie proprietà intellettuali più importanti.
Ironicamente, dopo aver visto il grande successo dell'iniziativa lanciata dal compianto Yoshitaka Murayaka e dal resto della squadra che compone Rabbit and Bear Studio, proprio Konami si è affrettata ad annunciare una riedizione dei primi due capitoli della popolare serie JRPG, di cui al momento sono sparite le tracce.
Se ci fossero ancora dei dubbi su quanto prepotentemente siano ritornati in auge i giochi di ruolo di matrice giapponese, basti pensare alla quantità di progetti che sono fioccati negli ultimi anni e alla loro indiscutibile qualità. Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è in arrivo tra circa un mese, e per l'occasione lo abbiamo provato per ben cinque ore, prima di tuffarci nel codice definitivo.
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, operazione nostalgia o seguito spirituale?
La domanda che tutti si stanno chiedendo è ovviamente sempre la stessa: Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è davvero il successore spirituale di Suikoden o bisogna rimanere guardinghi? La risposta, dopo aver spolpato una non trascurabile porzione di gioco, non è affatto così semplice.
I motivi andrebbero ricercati nelle poche ore messe a disposizione, che non possono ancora dare tutte le misure del perimetro entro cui si muove il progetto. Sono servite però per darci un'idea piuttosto chiara di quello che a breve i giocatori potranno avere tra le mani, pur con tutte le riserve del caso legate a una versione ancora preliminare e non pienamente aperta a tutte le meccaniche di gioco.
Fidarsi di un progetto su Kickstarter è sempre un grande salto nel vuoto, un atto di fiducia che non si sa mai fino in fondo se sarà pienamente ripagato. Aver avuto nel team di sviluppo alcune delle figure chiave del passato ha certamente aiutato ad avere meno indugi, ma se siete tra coloro che sono già partiti col massimo delle aspettative, probabilmente è il caso di ridimensionarle un po'.
Eiyuden Chronicle: Rising ha avuto quantomeno il pregio di aver fatto comprendere quali saranno i toni di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes e come saranno strutturati esplorazione, mondo di gioco e villaggi da visitare. Si è trattato di qualcosa di diverso rispetto al gioco in uscita di aprile, che ha invece molti punti in contatto proprio con Suikoden. Eppure gli elementi che lasciano interdetti non sono pochi.
Il gioco parte mettendoci a disposizione un manipolo di cinque eroi pronti a partire per una spedizione. Nel gioco completo potremmo avere a che fare con ben cento personaggi, e solo da quel momento in poi potremo soppesare il valore tattico delle scelte del party e gli equilibri finali di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, che al momento si rivela davvero sin troppo semplice.
Se la difficoltà dovesse mantenere questo tenore anche nel gioco completo, il consiglio sarebbe quello di iniziare subito a difficile, perché la banalità con cui si vince ogni battaglia è davvero sin troppo esagerata, come se fosse tutto tarato verso il basso per non rendere l'avanzamento complicato.
Eppure le opzioni tattiche sono parecchie e dovrebbero servire per orientare le proprie scelte, motivo per cui preferiamo attendere un altro mese per capire in che modo gli sviluppatori hanno equilibrato il tutto, anche alla massima difficoltà che prevede una maggiore aggressività dell'IA.
In ogni caso, il sistema di combattimento di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è rigorosamente a turni: si osserva in alto l'ordine con cui interverranno nemici e alleati, si seleziona da menù quali azioni dovranno compiere i proprio personaggi e solo dopo partirà una sequela di azioni per tutti quanti. Il turno si completerà dunque non dopo aver scelto cosa dovrà fare un'unità, ma solo quando avrete impartito gli ordini all'intera squadra.
Cosa funziona e cosa no
Esiste anche la possibilità di poter automatizzare le battaglie, selezionando l'opzione che lascia scegliere all'IA come agire. Proprio quest'ultima opzione ci pare un po' controversa e vive al momento di luci e ombre.
Se da una parte è indubbia l'utilità nel voler velocizzare gli scontri più banali, quelli semplici o che vi servono per livellare più rapidamente, il rovescio della medaglia non è da trascurare. Automatizzare le battaglie, almeno finora, significa giocare col pilota automatico e avere una percentuale prossima allo zero di possibilità di essere sconfitti.
Se la situazione dovesse volgere per il peggio, esiste comunque la possibilità di bloccare il tutto e intervenire in prima persona, ma solo dopo che verranno messe in atto le azioni pre-impostate dei personaggi in quel turno specifico.
Dato che Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes ha gli incontri casuali, questa opzione è in larga misura apprezzabile, ma è probabilmente un po' troppo facilitatrice e potrebbe ben presto essere abusata dai giocatori, che a quel punto difficilmente avranno reali ostacoli da superare.
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è un gioco di ruolo giapponese molto, molto anni '90. Lo è talmente tanto da apparire come un'opera cristallizzata in quel tempo, chiusa nella propria bolla temporale e a suo modo immune ai cambiamenti (e alle migliorie) che nel frattempo ci sono state all'interno del genere.
Questa sarà chiaramente una bellissima notizia per gli inossidabili nostalgici del "Si stava meglio quando si stava peggio", ma è innegabile che oggi molte di quelle note risultino un po' stonate e costringerebbero l'opera finale a rimanere indietro rispetto agli altri grandi nomi che nel frattempo hanno imposto nuovi standard.
Non abbiamo parlato della storia perché ci sembra la cosa più logica da fare, visto che si metterà in scena una lunga battaglia di cui non abbiamo nemmeno visto il reale inizio, gli sviluppi e le conseguenze. Possiamo però dirvi che i dialoghi, soprattutto nella prima parte, sono sovrabbondanti e in larga misura un po' puerili, spesso di riempimento. Se non altro, il gioco è tutto sottotitolato in italiano.
Tecnicamente Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes non brilla particolarmente e appare come un progetto molto vecchio, che non riesce a strabiliare nemmeno grazie al suo particolare approccio artistico misto. I personaggi sono bidimensionali e gli scenari sono in 3D, e su questo non ci sarebbe nulla di strano, se consideriamo come questa commistione abbia spesso ben funzionato con altri JRPG.
Il punto è che la modellazione poligonale degli ambienti è indietro di almeno due generazioni fa, apparendo come le opere di Nihon Falcom di diversi anni fa, se proprio dovessimo fare un parallelo tecnico. I dungeon sono molto classici e gli elementi a corredo pure, non rappresentando particolari sorprese per il giocatore che ha alle spalle anni e anni di giochi di ruolo giapponesi.
In definitiva, la qualità finale di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è ancora tutta da valutare e non possiamo che rimanere dubbiosi su diversi elementi di gioco. Nonostante si percepisca subito l'effetto nostalgia su cui è basato il progetto, assieme a tutti i numerosi punti di vicinanza con Suikoden, non sembra affatto di essere di fronte a uno dei papabili top del genere.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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JRPG molto classico, che sembra venire fuori dagli anni '90.
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A turni e con numerosi opzioni tattiche.
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Possibilità di automatizzare gli scontri...
Contro
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... Ma così facendo, almeno per ora, sembra pressoché impossibile essere sconfitti.
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Tecnicamente molto arretrato.
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Da valutare la storia e la tenuta di sostanzialmente tutti gli elementi di gioco.
Commento
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