Se c’è stata una serie di action game che dal suo esordio su PlayStation 2 ha catalizzato l’attenzione e l’amore degli appassionati, quella è proprio
Devil May Cry della Capcom. Una narrativa mostruosamente sopra le righe, personaggi di inenarrabile carisma, contesto mischiato tra fantascienza, fantasy, biblico e citazioni letterarie. Le avventure dell’albino cacciademoni
Dante e del suo contrito gemello
Vergil hanno fatto il giro del mondo, e in entrambi i sensi. Perché dopo quattro capitoli di successo, la serie è stata rebootata nel 2013, con
DmC Devil May Cry. Un titolo controverso, attiratosi dietro una quantità di astio veramente grottesca. Il titolo era oggettivamente di qualità, ma il suo problema era che metteva le mani su un brand che fondamentalmente non aveva alcun bisogno di essere riavviato. Sono passati cinque anni da quel momento, e nessun appassionato ha mai smesso di sperare in un
Devil May Cry 5.
Speranze che sono improvvisamente cresciute proprio a maggio di quest’anno, appena prima dell’
E3. Le notizie si sono andate inseguendo a lungo, tra indizi sibillini e inserimenti in cataloghi che parevano appositamente piazzati per lasciar intendere chissà cosa. Ma alla fine è arrivata l’ufficialità, proprio durante la conferenza
Microsoft del 10 giugno alle 22:00 (ora italiana, qui
recap e
pagellone).
Devil May Cry 5 è realtà e uscirà il prossimo anno.
Il ritorno del vecchio timoniere
Le informazioni riguardo la nuova avventura dei cacciademoni più famosi del mondo sono, per forza di cose, ancora molto scarne. Dai dettagli diffusi e dal breve trailer mostrato, però, è certo che il gioco proseguirà la saga originale. La numerazione infatti prosegue quella originale e il cui ultimo esponente era stato
Devil May Cry 4, del 2008 e recentemente riproposto anche su ottava generazione. Il secondo fattore è che alla regia è tornato
Hideaki Itsuno, già autore del terzo e quarto capitolo e probabilmente l’unico che aveva saputo autenticamente cogliere l’eredità di
Hideki Kamiya (che nel frattempo se n’era andato a dirigere
Bayonetta). Ma non sono gli unici dettagli trapelati. Le dichiarazioni ufficiali ci dicono infatti che il gioco continuerà la vicenda di
Nero, già comparso nel quarto capitolo e qui visibilmente cresciuto. Il giovane (la cui parentela con i figli di
Sparda non è stata ancora del tutto chiarita) ha intrapreso a sua volta il mestiere di
Dante, aiutato dal partner
Nico. Il tutto in una situazione decisamente gravosa per la comunità: un gigantesco e inquietante “albero demoniaco” ha messo radici a
RedGrave City, avvenimento a seguito del quale i demoni hanno iniziato a invadere la città. Il trailer mostra come la “nuova” agenzia
Devil May Cry si sposti su un furgone, appositamente attrezzato sia per le emergenze sia per lo scopo non dichiarato della missione di
Nero: trovare di nuovo
Dante.
Capcom ha comunque specificato che oltre a Nero vi saranno altri due personaggi giocabili, ciascuno con un proprio stile di combattimento. In sé non sono stati rivelati, ma di nuovo si affaccia la natura sibillina del trailer, con un personaggio alla guida spericolata di un’esagerata motocicletta da corsa. Malgrado sia ancora senza nome, i dettagli che fanno pensare che sia proprio il buon vecchio Dante sono molti, dai capelli albini al fatto che la moto sia molto simile a quella con cui Trish entrava in scena nel primissimo capitolo.
Nuova estetica, e speriamo qualche risposta
Sono stati proprio il già citato Hideaki Itsuno e il produttore Matt Walker a calcare il palco della conferenza E3 di Microsoft. Itsuno non ha nascosto il proprio entusiasmo per il fatto di essere tornato a lavorare su DMC. Walker ha invece specificato come effettivamente la direzione del titolo sia cambiata, specialmente da un punto di vista estetico. Fin dal trailer è infatti evidente una direzione artistica assai meno “caricata” dei precedenti capitoli, puntando piuttosto su un’apparenza che miri al dettaglio e, sempre nei limiti del contesto, alla verosimiglianza estetica. Già dalle premesse e dai pochi minuti di filmato è palese l’intenzione da parte degli sviluppatori di fare un titolo giustamente fanservice, dai richiami a tutto ciò che DMC è stato al gameplay. I più esperti avranno già colto che il nome di RedGrave City è un’allusione a Tony Redgrave, lo pseudonimo che Dante adottò per un breve periodo durante l’adolescenza. E malgrado i pochi secondi di montaggio serrato, anche l’azione recupera e mantiene lo stile caratteristico (e di fondo unico) di Dante e Nero. Quest’ultimo appare già come molto cambiato: la furia selvaggia tipica dell’adolescenza pare ormai lavata via, sostituita da una pacata ironia e da una rabbia più concentrata. Il trailer comunque mostra una scena d’impatto, in cui Nero si stringe il proprio braccio destro (sede del Devil Bringer) amputato. L’azione comunque mostra come sia stato sostituito da una protesi robotica che fa le veci del Devil Bringer durante il combattimenti. A parte tale necessaria sostituzione, Nero ha comunque conservato i suoi caratteristici ferri del mestiere: l’esagerata Red Queen (spadone con acceleratore da motocicletta innestato nell’elsa) e la Blue Rose (singolo revolver capace di sparare due colpi alla volta). Ciò che è certo è che, nonostante la presentazione sul palco Microsoft, il gioco non verrà pubblicato come esclusiva. La data di uscita è una finestra abbastanza precisa, attestandosi su aprile 2019.
– Il ritorno alla saga originale
– Più personaggi e più stile
– Più serio e realistico, ma non per questo meno sopra le righe
Tanto atteso, sperato e desiderato dai fan, Devil May Cry 5 è diventato ufficialmente realtà in questo E3 del 2018. Un ritorno che punta a un inusitato (per la serie) realismo estetico, ma che vuole però mantenersi sempre sopra le righe e puntare sul “combattere con stile”. Se a livello di gameplay è difficile che vi siano reali passi falsi, il gioco potrebbe rivelarsi interessante anche sotto altri aspetti, ancora ovviamente non divulgati: due di questi sono la parentela tra Nero, Dante e Vergil e la collocazione temporale rispetto agli altri titoli della saga. E vedremo anche se, malgrado l’accoglienza che ebbe ai tempi, Capcom avrà veramente dimenticato il pargolo dei Ninja Theory. Rimanete con noi per tutti i dettagli futuri e per tutti gli aggiornamenti dall’E3 di Los Angeles!