Crash N'Sane Trilogy, provato il livello inedito e le nuove versioni
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a cura di Gottlieb
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Vicarious Visions
- Produttore: Activision
- Distributore: Activision
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Data di uscita: 30 giugno 2017 - 29 giugno 2018 Switch/PC/Xbox One
È trascorso quasi un anno dall’arrivo di Crash Bandicoot nell’attuale generazione: un ritorno, per il marsupiale ideato da Jason Rubin e Andy Gavin sotto l’egida di Naughty Dog, che è stato accolto sia con la nostalgia che è d’uopo riservare a una mascotte di tale portata sia con il piacere di ritrovarsi, tra le mani, un platform capace di offrire divertimento e piacere per gli occhi. Se oggi siamo qui a parlare di nuovo di Crash, in ogni caso, è perché il suo ritorno è stato un successo di così larga scala che ha spinto Actvision, che ora ne gestisce i diritti, a portare per la prima volta il bandicoot su Xbox, Switch e PC. Sono queste le versioni che abbiamo avuto modo di provare, partendo però dal nuovo livello inedito creato da Toy’s for Bob.
Stormy Ascent, il livello pubblicato sottoforma di DLC pochi mesi fa era un contenuto già previsto originariamente da Naughty Dog, che però ne aveva evitato la pubblicazione nella versione originale perché ritenuto troppo difficoltoso o comunque non in linea con quelle che erano le mire del gioco in sé. Vicarious Vision ha pensato bene di adoperarsi per regalare all’utenza odierna una sfida maggiormente complessa, proponendo un livello che, a conti fatti, aveva dalla sua una difficoltà orientata verso l’alto, come d’altronde l’intero primo capitolo di Crash Bandicoot. Adesso, a distanza di 20 anni dalla release del titolo firmato da Jason Rubin, il compito degli sviluppatori è stato arduo, perché la creazione di un nuovo livello richiedeva elementi ben precisi: il primo era la fedeltà con il prodotto originale, l’altro il mantenimento di un livello sfida adeguatamente alto. Future Tense – questo il nome del nuovo livello – è stato inserito in Crash Bandicoot Warped sin da subito: sarà possibile, quindi, avventurarsi nella città futuristica, lo scenario principale dell’ultimo gruppo di stage, in ogni momento. Va da sé che provarci senza alcuna abilità dalla nostra sarà un bagno di sangue, soprattutto se affrontato senza il doppio salto, utilissimo in svariate occasioni. La nostra prova è stata inficiata proprio da quest’aspetto: i poteri non erano stati sbloccati del tutto, quindi l’unico a nostra disposizione era per l’appunto il doppio salto, utile per evitare alcuni momenti di imbarazzo con gli sviluppatori, attenti a curiosare quanto il nostro livello di bravura fosse alto. Un bazooka, tanto per essere onesti, ci avrebbe fatto davvero molto comodo. Non aspettatevi, in ogni caso, la cattiveria di Stormy Ascent: quest’ultimo aveva un gioco di piattaforme che metteva a dura prova le vostre capacità di indovinare il tempo giusto nel salto, richiedeva tantissima programmazione e prontezza di riflessi. Finirlo era un’esperienza salvifica e vi concedeva la redenzione nonostante le urla e le bestemmie lanciate. Future Tense è più semplicemente una rivisitazione di Gone Tomorrow e tutti quei livelli che, come detto poc’anzi, facevano parte dell’ultimo scenario, quello che ci divideva dal combattimento finale con il Dr. Cortex. Dopo un avanzamento in profondità, che esalta il 3D, ci si ritrova in un percorso orizzontale pronti a schivare razzi lanciati da robot programmati con l’unico obiettivo di farci saltare in aria. Allo stesso tempo ci verranno proposte alcune ruote in stile Stormy Ascent, molto più facili da affrontare e sulle quali atterrare, a differenza di quella che è stata tra le sfide più complesse del genere platform negli ultimi anni.
La prova di Future Tense è avvenuta su Nintendo Switch e su XboxOne. C’è un dettaglio che ci ha colpiti e che vogliamo sottolineare, lasciandoci però il beneficio del dubbio e di approfondirlo in sede di recensione. Nella seconda metà del livello, quando lo scorrimento diventa orizzontale, Crash si ritrova a dover superare dei razzi lanciati da un robot che non è visibile a schermo, se non nel riflesso della vetrata che ci fa da fondale. Grazie a tale riflesso è possibile vedere in che momento il razzo parte e, quindi, organizzarsi per schivarlo. Nella versione per Switch tale riflesso non era visibile e bisognava indovinare la schivata sfruttando il tempismo e il giusto timing. Un gancio che ci permette di lodare la qualità del 4K e dell’HDR di XboxOne e di sottolineare come Switch pecchi nella riproduzione tecnica, abbondando di aliasing sulle superfici dei livelli provati. Ovviamente ne risentono anche i dettagli, perché provare il primo livello del primo Crash su ambo le console fa subito notare la differenza che intercorre tra quanto sia possibile realizzare con Microsoft e quanto, invece, con Nintendo.
– Future Tense è un avvenimento storico
– La qualità su XboxOne è maestosa
Future Tense ha un’importanza storica rilevante: è il primo passo verso un Crash Bandicoot completamente nuovo e dimostra come gli sviluppatori siano riusciti a rispettare quei dettami che erano stati posati circa vent’anni fa. Un modo per dire che è possibile creare qualcosa di nuovo rispettando la filosofia del passato: un modo importante per celebrare anche l’arrivo delle versioni XboxOne, Switch e PC.
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