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Call of Duty Black Ops 4, la nostra prova della Beta

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

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Call of Duty Black Ops 4
  • Sviluppatore: Treyarch
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 12 ottobre 2018 PC, PS4 e Xbox One
Si è da poco conclusa la Beta Multiplayer di Call of Duty Black Ops 4, divisa in due sessioni: la prima esclusiva per chiunque avesse prenotato la versione Playstation 4, la seconda invece su Xbox One e PC. La beta si è concentrata esclusivamente sul multiplayer classico, mentre per la modalità Blackout (la variante Battle Royale di questo titolo) dovremo aspettare settembre, quando la beta si aggiornerà per darci la possibilità di provarla. Nel frattempo, possiamo cominciare a fare il punto della situazione raccontando le nostre prime impressioni.
Abbiamo potuto provare in tutto 5 diverse varianti di gioco: Controllo, Moshpit Controllo, Cerca e Distruggi, Moshpit Deathmatch e la nuovissima modalità Furto. Com’è facilmente intuibile, le prime due si concentrano sul controllo e la difesa delle zone, con l’unica reale differenza che Moshpit include due piccole varianti, denominate Dominio e Postazione; avremo la possibilità di respawnare subito dopo una morte ma le vite sono condivise con tutto il team e non saranno infinite. Cerca e Distruggi è una modalità ormai storica per la serie, in puro stile “Counter-Strike”: un team sarà impegnato a piazzare la bomba, mentre l’altra dovrà disinnescarla in tempo, con una sola vita a testa (in altre parole, niente respawn). Moshpit Deathmatch include invece due varianti dell’omonima modalità: il classico Deathmatch a Squadre ed Uccisione Confermata (dove le uccisioni saranno conteggiate per il team solo una volta raccolte le piastrine lasciate dai corpi senza vita); in questo caso i respawn saranno infiniti e, anche in questo caso, immediati e la partita finirà non appena un team avrà raggiunto 75 kill o non appena sarà scaduto il tempo (in tal caso vince la squadra col maggior numero di uccisioni). Nella nuova modalità Furto, introdotta solo durante il secondo weekend, i team fanno a gara per raccogliere il denaro lasciato nella mappa e portarlo al punto d’estrazione (in maniera simile a quanto accade con “Cattura la Bandiera”): vince il team che riesce nell’intento o quello che elimina tutti i nemici. Anche in questo caso il respawn è disattivato, ma togliere tutti i punti salute non basta ad uccidere il nemico: esso rimarrà infatti a terra, costretto a strisciare per terra in attesa che uno dei suoi compagni riesca a riportarlo in vita oppure che gli venga inflitto il colpo di grazia. L’equipaggiamento sarà inoltre disattivato, rendendo dunque irrilevante la scelta dello specialista: armi e potenziamenti andranno acquistati all’inizio di ogni round e migliori performance garantiranno una maggior quantità di denaro da spendere.
Tutte le modalità avranno a disposizione 6 diverse mappe su cui potersi destreggiare e, come già anticipato anche sulle nostre pagine, vedremo anche il ritorno degli specialisti: ogni team potrà avere solamente un operatore per team, costringendo quindi gli utenti a scegliere quello più appropriato al ruolo che si vuole svolgere (uniche eccezioni le modalità Deathmatch che, avendo una natura più caotica, ci permetteranno di averne un massimo di due identici e la modalità Furto dove, come già detto, la scelta è  irrilevante). Tutti i personaggi hanno a disposizione un’arma unica e un equipaggiamento speciale, mentre il resto del loadout potrà essere interamente personalizzato (ma solo una volta raggiunto il livello 5, giusto dunque il tempo di impratichirsi con qualche partita). Potremo cambiare personaggio tutte le volte che lo desidereremmo (a patto che lo specialista non sia già stato scelto da un altro membro del team, naturalmente)  dato che il gioco di squadra è fondamentale per arrivare alla vittoria; il tutto condito dalla possibilità di ricaricare velocemente la vita con un’abilità presente in tutti i personaggi e gli immancabili accessori per armi e potenziamenti, sbloccabili salendo di livello e utilizzando sempre più frequentemente le armi da noi preferite.
Gli operatori selezionabili (le cui funzionalità vi descriveremo a breve) durante questa beta erano 10: Ajax, Battery, Crash, Firebreak, Nomad, Prophet, Recon, Ruin, Seraph e Torque.  Ajax possiede la 9-Bang (granata accecante e stordente per incapacitare gli avversari, che potranno comunque tentare di sparare alla cieca) e lo Scudo Balistico con Pistola Mitragliatrice integrata (ideale per ripulire aree affollate); Battery è l’unico personaggio in grado di utilizzare le granate: può utilizzare una granata a grappolo che rilascia ulteriori ordigni esplosivi e la devastante Macchina da Guerra (un potente lanciagranate); Crash è il “medico” che può fornire munizioni d’oro agli alleati (garantiscono punti bonus) e sfruttare il Tak-5 per curare ed aumentare la saluta degli alleati (ed anche sua) senza limite di gittata; Firebreak si occupa del “crowd control” con il suo nucleo reattore (danneggia i nemici riducendone anche la saluta massima con le radiazioni) ed il Purifier, un lanciafiamme in grado di ripulire in poco tempo un’intera stanza; Nomad (uno dei due nuovi personaggi rivelati in questa beta) è esperto nel posizionare trappole, grazie alle Mine Mesh (una volta collegate esploderanno addosso a chiunque provi ad attraversare il loro raggio d’azione) ed all’unità K9 (un fedele e devastante cane da combattimento); Prophet (altra novità della beta) riesce a paralizzare i nemici con la Mina Shock Seeker (una mina paralizzante a ricerca, da cui i nemici possono tentare un recupero rapido ma che li lascerà comunque esposti) ed il Tempest (fucile tattico con proiettili elettrici che incapacita i nemici, potenzialmente coinvolgerne altri e fare danni continuati); Recon è la spia del gruppo, in grado di rivelare sempre la posizione dei nemici grazie al Dardo Sensore (ad area) e all’impulso visivo (su tutta la mappa); Ruin è l’esploratore imprevedibile, sempre pronto a cogliere di sorpresa i nemici grazie al rampino (utile per avvicinarsi improvvisamente e tendere imboscate) ed al suo schianto gravitazionale (una devastante esplosione letale per sgombrare zone particolarmente utili e/o affollate in pochissimo tempo); Seraph può supportare il team con il Segnale Tattico (per far respawnare gli alleati lì intorno) e l’Annihilator (devastante revolver che può uccidere anche più nemici con un solo colpo); infine Torque è colui che si occupa di controllare l’area, rallentando e danneggiando costantemente i nemici posizionando il Filo Spinato (difficilissimo da rimuovere) e la Barricata (copertura resistenza con campo a microonde integrato).
Non riteniamo che il ritorno agli specialisti sia una scelta casuale; pensiamo che Treyarch stia cercando di attirare a sé una consistente fetta di utenza già attratta da titoli come Rainbow Six Siege o, perchè no, dagli Hero Shooter come Overwatch. La scelta dell’operatore giusto per la situazione (oltre all’abilità ed al gioco di squadra), come potrete facilmente intuire, può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta grazie ad abilità uniche in grado di cambiare il corso della partita; il loro impiego inoltre incoraggia l’utilizzo di armi (e potenziamenti) sempre diversi, per adattarsi meglio col personaggio scelto. Per questo capitolo Treyarch punta fortissimo su personalizzazione, azione adrenalinica e gioco di squadra strategico, ed il risultato ci sembra essere un multiplayer pronto a soddisfare tutti i palati, sia dei giocatori più esperti e competitivi che di quelli occasionali che puntano solo a poter fare tanti match velocemente. Gli appassionati del single player e della storia probabilmente storceranno il naso di fronte a questo titolo, ma gli utenti che puntano solo al multiplayer avranno certamente pane per i loro denti con Black Ops 4.

Gli specialisti incoraggiano l’utilizzo di equipaggiamenti diversi

Gameplay veloce, adrenalinico e divertente

Si punta sia al pubblico casual che a quello hardcore

L’impressione che abbiamo avuto è quella di un titolo che punta fortemente ad imporsi nuovamente anche sul fronte e-sport, e siamo convinti che Black Ops 4 abbia effettivamente le carte in regola per potercela fare. La connessione ai server è stata sempre stabile senza particolari rallentamenti ed il gameplay è adrenalinico e competitivo, ma abbastanza user friendly per poter essere apprezzato dai giocatori più occasionali. Il prossimo appuntamento è a Settembre con la modalità Blackout, per scoprire nel dettaglio come Treyarch ha intenzione di provare ad imporsi sul territorio dei Battle Royale.

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