Batora: Lost Haven | Provato - Fantasy made in Italy
Ecco un primo assaggio di Batora: Lost Haven, tra dubbi e certezze.
a cura di Marino Puntorieri
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Stormind Games
- Produttore: Team17
- Distributore: Team17
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Gioco di Ruolo , Action Adventure
- Data di uscita: 20 ottobre 2022 - 6 aprile 2023 (Switch)
Nel panorama videoludico italiano degli ultimi anni stiamo assistendo a un’interessante valorizzazione del fattore creatività, con diverse software house nostrane intente a dar vita a piccoli progetti dal cuore immerso capaci di coinvolgere il giocatore. Non mancano nemmeno sparuti casi di successo che hanno hanno scavalcato i confini nazionali grazie a una peculiare identità riconosciuta un po’ ovunque, che fanno ben sperare per il futuro del made in Italy.
Proprio con il presupposto di catturare l’attenzione di una discreta fetta di videogiocatori, i talentuosi ragazzi di Stormind Games – dopo essere sbarcati nel settore dei survival horror con il brand di Remothered – si sono orientati sulla realizzazione di un’avventura di più ampio respiro denominata Batora: Lost Haven.
Abbiamo avuto l’occasione di testare per una manciata di ore una versione di prova dell’ultima fatica del team siciliano e al netto di alcuni evidenti limiti ne siamo rimasti tutto sommato colpiti.
Ma andiamo con ordine.
Una storia da plasmare
La narrazione di Batora: Lost Haven rappresenta uno dei punti cruciali dell’intera esperienza ed è plasmata sulle scelte dei videogiocatori, attraverso sparuti bivi e dilemmi morali che fin da questo test ci hanno permesso di costruire alcune interessanti premesse sulle potenzialità della storia.
Impersonando una giovane di nome Avril ci ritroveremo catapultati in un’avventura interplanetaria per far luce su una catastrofe che ha devastato la Terra e ci ha lasciato in balia di strane e antiche forze. C'è un calderone di riferimenti a divinità e forze antiche sul quale al momento è difficile avere un quadro ben definito, ma che mette in evidenza un certo sforzo profuso per creare una storia convincente e stratificata, capace di sopperire ad alcune eventuali leggerezze.
Acquisendo i poteri di due differenti divinità – differenziati come forza fisica e forza mentale – dovremo farci largo attraverso quattro mondi legati ai rispettivi elementi per riottenere tutti gli affetti e i legami perduti, interagendo con numerose fazioni amiche e ostili, percorrendo un sentiero che si ramifica su più finali.
Su queste premesse, infatti, si focalizzata la costruzione di una trama non lineare, e che ci ha permesso fin da subito di testare il sistema di scelte e conseguenze durante i dialoghi: si trattava di situazioni delicate dove decretare il destino di alcuni personaggi e ottenere abilità bonus singolari, da sfruttare durante i combattimenti.
In realtà non è stato ancora possibile (ovviamente, trattandosi di una demo) testare l’effettiva varietà del sistema causa/effetto implementato per Batora: Lost Haven oltre l'immediatamente conseguente, ma il team ha promesso di essere al lavoro su un sistema capace di plasmare l’universo stesso a seconda delle nostre decisioni non solo nel breve, ma soprattutto sul lungo periodo.
Il confine tra bene e male ci è sembrato piuttosto labile fin da questi frangenti, dove sottolineiamo una presenza massiccia di dialoghi – che hanno generato anche una certa dose di confusione, per la quantità di informazioni assorbite in pochi minuti.
Vogliamo credere sia una situazione dettata dalla scelta di gettare il videogiocatore in una fase movimentata e dinamica di gioco e che sottintenda la presenza di tante peculiarità narrative, ma al netto di ciò siamo rimasti comunque un poco perplessi e avremo bisogno di testare una versione definitiva per capire la reale portata del racconto e la gestione dei suoi ritmi.
Dualismo corpo e mente
Durante il test effettivo di Batora: Lost Haven siamo stati subito catapultati su un mondo roccioso ricco di pericoli, con l’obiettivo di salvare una cara amica della protagonista e aiutando in parallelo alcune docili creature del luogo.
La telecamera dall’alto regala una buona visuale su un’ambientazione colorata e abbastanza curata per numero di dettagli presenti su schermo. Il gameplay effettivo pesca dal più tradizionale RPG, amalgamato all’hack & slash e al twin-stick shooter per uno stile dei combattimenti ibrido piuttosto frenetico e divertente.
Avril – come anticipato – può sfruttare a proprio piacimento forza fisica e mentale, passando da una all’altra liberamente per utilizzare fendenti ravvicinati o proiettili dalla distanza. L'idea è quella di far combinare gli attacchi necessari per far fuori i nemici, che potrebbero avere un punto debole alla forza fisica o alla forza mentale.
Dal punto di vista dei combattimenti sottolineiamo un'IA abbastanza aggressiva e da non sottovalutare, pronta ad attaccarci sfruttando spesso la superiorità numerica, così come move-set differenti. Sono tutti elementi che sottolineano quello che al momento sembra essere un buon lavoro sotto l’aspetto della varietà dei pericoli presenti.
Ovviamente è importante sfruttare tutti i comandi del pad per concatenare i vari attacchi, alternando i poteri costantemente e senza limiti, mentre la schivata necessita di un piccolo cooldown di ricarica che ne impedisce un abuso, che faciliterebbe eccessivamente le battaglie. Una scelta che favorisce i movimenti più tradizionali con l'analogico, in attesa di capire quanto sarà possibile a gioco completo potenziare la propria eroina con nuove abilità.
Non mancano nemmeno alcune sezioni platform che sfruttano puzzle ambientali dove concatenare i due poteri per attivare piattaforme e portali, anche se al momento sembrano piuttosto banali nella loro risoluzione. Confidiamo, comunque, in un lavoro più corposo per le sessioni avanzate di Batora: Lost Haven.
Interessante la direzione artistica, che si fa notare soprattutto per i variopinti contrasti, tra colori meno saturi e altri particolarmente vivaci, utili anche a orientarsi nell'HUD.
Dal punto di vista del puro comparto tecnico, invece, ci duole segnalare diversi inciampi che mostrano un gioco ancora da ottimizzare, almeno per ora; Unreal Engine conferisce un discreto livello di dettagli per ambientazioni e creature, ma più volte ci siamo imbattuti in vistosi cali di frame. Parliamo, nello specifico, di episodi emersi con un PC di ultima generazione sia durante i combattimenti sia durante la semplice esplorazione, in alcuni casi sfociati in improvvisi crash che ci hanno portati al riavvio del gioco.
Sottolineiamo, ovviamente, di aver giocato con un codice preliminare tutt'altro che definitivo, con il gioco che rimane atteso per il 2022 su PC e console: ci aspettiamo che per allora, chiaramente, vengano apportate tutte le correzioni tecniche del caso.
Versione testata: PC
Se siete appassionati del genere action-adventure, potete aver bisogno di un nuovo controller adatto per qualsiasi piattaforma.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Storia non lineare dove decidere il destino di personaggi e fazioni…
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Il combat system ibrido valorizza la frenesia degli scontri
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I puzzle ambientali portano una buona dose di varietà al gameplay
Contro
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… ma è necessario approfondire il peso delle conseguenze con il proseguo della narrazione
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Numerosi problemi tecnici da sistemare