Babylon's Fall non è il gioco che ci era stato promesso
Babylon's Fall si è finalmente rivisto all'E3 durante la conferenza di Square Enix, ma mostrando un gioco molto diverso dalle aspettative.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Platinum Games
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Koch Media
- Piattaforme: PC , PS4 , PS5
- Data di uscita: 3 marzo 2022
Anche quest’anno, nella cornice dell’E3, è arrivato il turno di Square Enix di presentare le sue novità. La conferenza, però, ha suscitato diverse perplessità riguardo i titoli presentati, in particolare circa il progetto di Babylon’s Fall, titolo che era stato presentato per la prima volta sempre nella cornice di Los Angeles ma ben tre anni fa. Il progetto aveva attirato subito l’attenzione di molti giocatori, soprattutto per lo studio di sviluppo dietro al titolo: quei PlatinumGames che nel 2017 avevano contribuito a rendere Nier Automata un gioco di culto.
Col tempo PlatinumGames è diventata una software house venerata dai fan degli action game di stampo giapponese, d’altronde tra i membri del team c'è quell’Hideki Kamiya che ha creato Devil May Cry e che poi, con Platinum, ha realizzato anche Bayonetta. Nel corso degli anni il team di sviluppo giapponese ha lasciato il segno nel mondo degli action con diversi titoli ben accolti dalla critica e dal pubblico, in particolare per i sistemi di combattimento altamente spettacolari e tecnici, oltre che spesso molto originali. Oltre ai due Bayonetta ricordiamo anche, ad esempio, Metal Gear Rising: Revengeance, The Wonderful 101, Astral Chain e il già citato Nier Automata.
Negli ultimi anni però le comunicazioni di Platinum con il pubblico sono state ridotte all’osso. Tralasciando Bayonetta 3, che da quel teaser del 2017 non ha più avuto aggiornamenti (sperando di rivederlo nel direct di Nintendo a quest’E3), abbiamo visto molti altri titoli annunciati sparire o venire dimenticati; resta per esempio il mistero della partnership cancellata con Cygames per Granblue Fantasy: Relink o l’arrivo senza nessun annuncio per il gioco mobile, esclusiva Apple, World of Demons.
Anche Babylon’s Fall fa parte di questi titoli spariti all’improvviso nel nulla, nonostante nell’ultimo trailer del 2019 fossero state annunciate novità per l’anno successivo. A distanza di quasi due anni dall’ultimo reveal, abbiamo finalmente visto la nuova veste di Babylon’s Fall, che ha sorpreso tutti apparendo un titolo molto diverso da ciò che era stato presentato in precedenza.
Cos’è oggi Babylon’s Fall
Quanto visto durante il reveal alla conferenza di Square Enix è molto distante da ciò che era stato proposto nell’unico trailer di gameplay uscito, ormai quasi due anni fa. Il nuovo Babylon’s Fall mantiene l’ambientazione fantasy, seppur con un design dei personaggi molto più realistico e uno stile grafico che ricorda i dipinti ad olio, ma appare subito chiaro che ci troviamo di fronte a un gioco incentrato sul multiplayer cooperativo per un massimo di quattro giocatori.
La cosa che però ha stupito maggiormente è che questo nuovo Babylon’s Fall è stato presentato come un "Game as a Service", con una solida base di contenuti all’uscita che verranno poi espansi pian piano, con l’aggiunta di nuovi dungeon, nemici e equipaggiamento. Sostanzialmente, secondo quanto detto dal producer di Square Enix Yosuke Saito e dal director del gioco, Kenji Saito di PlatinumGames, il titolo sarà incentrato sull’esplorazione di diversi dungeon all’interno della Torre di Babylon che dà il nome al titolo, fino all’inevitabile boss fight.
Dal trailer mostrato sembra che ogni giocatore potrà assumere un certo ruolo nel party, come ad esempio il tank, il mago, il guerriero o l’arciere. Gli sviluppatori però promettono una grande varietà di build per il proprio personaggio, che potrà cambiare moltissimo a seconda degli oggetti e delle armi equipaggiate. Sono due gli elementi fondamentali che definiscono una build: il Gideon Coffin, ossia quell’oggetto di colorazione rossa posto sulla schiena dei personaggi e da cui usciranno speciali fili in grado di afferrare armi e nemici, e la tipologia di build che permetterà di attivare le skill speciali tramite le azioni in battaglia.
Il Gideon Coffin ci permetterà di equipaggiare due armi extra per un totale di quattro nel complesso, così da poter creare per esempio un ibrido guerriero-stregone equipaggiando due spade e due bastoni magici, oppure un tank puro con quattro martelli. Inoltre quest’abilità potrà essere utilizzata per muoversi più velocemente negli ambienti di gioco o per rubare energia agli avversari.
Le build invece si potranno adattare al proprio stile del gioco: gli sviluppatori parlano ad esempio di una build basata sulla schivata all’ultimo secondo, oppure di un’altra incentrata sulle combo aeree. Questo servirà soprattutto a creare stili di gioco molto diversi da giocatore a giocatore.
Al lancio sarà presente anche un sito web legato al titolo, che permetterà ai giocatori di gestire il proprio personaggio anche quando non si è in gioco. Per il resto si è già parlato di diversi aspetti tipici dei “Game as a Service”, come ad esempio eventi stagionali dove ottenere equipaggiamento e oggetti cosmetici unici, un battle pass a pagamento, oggetti acquistabili a parte (non è chiaro se con valuta in game o soldi reali) e ovviamente nuove parti della storia che si aggiungeranno pian piano. Insomma, sembra che Square Enix voglia riprovare questa strada nonostante i risultati non entusiasmanti di Marvel’s Avengers.
Cos’era prima Babylon’s Fall
Basta veramente poco per capire che questo cambio di rotta di Square Enix e Platinum non sia piaciuto ai fan. È sufficiente dare una scorsa ai commenti sotto il trailer ufficiale o su portali come Reddit per cogliere un gran malcontento. Questa delusione è più che giustificata, dato che basta dare un’occhiata al trailer presentato nel 2019 per accorgersi che in pratica si tratta di due giochi completamente diversi nelle meccaniche.
In quel trailer si vedeva chiaramente lo stile Platinum in tutta la sua essenza, con combattimenti veloci, spettacolari e con diversi tecnicismi accennati. Gli scontri visti nell’ultima conferenza di Square Enix sono invece molto più lenti e basilari.
È chiaro che a un certo punto dello sviluppo del titolo c’è stato un cambio di rotta, e per quanto non possiamo sapere cosa sia successo nello specifico, abbiamo un indizio legato proprio al trailer mostrato nel 2019, che prometteva un reveal maggiore nell’estate 2020. Questo reveal, come sappiamo, non c’è mai stato e il gioco sparì nuovamente, fino all’E3 di quest’anno dove ha debuttato in questa nuova forma.
Sembra chiaro che un gameplay uguale a quello visto nella prima incarnazione di Babylon’s Fall fosse troppo complesso da mantenere per un titolo diventato multiplayer, ed è probabile che ai tempi l’esperienza fosse pensata più per il singolo giocatore. Con quattro giocatori a combattere su schermo è difficile gestire un sistema action così variegato e per questo è probabile che ci sia stato questo “downgrade” in modo da rendere il titolo meno caotico e più godibile anche se giocato in multiplayer.
Seppur l’idea possa essere accettabile in relazione al fornire una buona esperienza multiplayer, quello che ci ha lasciati davvero perplessi è stata la scelta di far diventare il titolo un “Gaas”, genere che risulta molto difficile da gestire con successo, senza contare che basta poco perché il pubblico si stufi e lo abbandoni (si pensi ai casi più clamorosi come Anthem o lo stesso Marvel’s Avengers, sempre di Square Enix). L’idea di proporre un nuovo titolo di questo tipo in un panorama già affollato resta davvero inspiegabile, soprattutto quando tutti si aspettavano una classica esperienza action principalmente single player.
Certo, è ancora presto per poter capire la validità effettiva di Babylon’s Fall, che tra l’altro non ha nemmeno ancora una data d’uscita, sappiamo solo che arriverà in futuro su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC. ma questo cambio di rotta ha sicuramente preso in contropiede gli appassionati, colpendo un po’ l’hype che si era creato intorno a questo titolo dopo il trailer di un paio di anni fa.
Non resta dunque che attendere l’annunciata closed beta per iniziare a farsi un’idea di come sarà effettivamente il nuovo action fantasy nato dalla collaborazione di Square Enix e Platinum.
Se non avete ancora giocato a Nier Automata, ultimo titolo realizzato dalla collaborazione tra Square Enix e Platinum Games, potete trovarlo su Amazon a prezzo imperdibile.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
La componente multiplayer può essere interessante e divertente
Contro
-
il cambiamento del gameplay non convince rispetto a quanto mostrato nel vecchio trailer
-
la trasformazione in GaaS è preoccupante
Commento
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