Immagine di Atomfall strizza l'occhio ai fan di Fallout, ma senza esagerare
PROVATO

Atomfall strizza l'occhio ai fan di Fallout, ma senza esagerare

Abbiamo provato in anteprima Atomfall, il nuovo ambizioso action RPG post-apocalittico di Rebellion: vediamo com'è andata.

Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

  • Pro
    • Le ambientazioni sono molto affascinanti.
    • Chi ama investigare si troverà a proprio agio.
    • Buon livello di sfida, senza esagerare con la difficoltà.
  • Contro
    • Potrebbe diventare ripetitivo molto in fretta.
    • L'esplorazione potrebbe rivelarsi frustrante.

Conclusioni Finali di SpazioGames

Atomfall è sicuramente un progetto ambizioso, che tenta di coprire quello spazio vuoto nel panorama videoludico lasciato da produzioni come Fallout e BioShock. Il risultato sembra essere un action RPG con un buon livello di sfida, ma che allo stesso tempo ha cercato di non osare troppo, proponendo buone idee non sviluppate come avrebbero meritato. Detto ciò, la nostra esperienza si è rivelata divertente e ci ha messo costantemente sull'attenti: tutti indizi che sembrerebbero essere promettenti per i fan del genere, a patto di andarci piano con l'entusiasmo in attesa di scoprire cosa offrirà il gioco completo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Atomfall
Atomfall
  • Sviluppatore: Rebellion
  • Produttore: Rebellion
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , PS4 , XSX , XONE
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 27 marzo 2025

Dopo essere stata impegnata negli ultimi anni ad espandere quasi esclusivamente la serie Sniper Elite, Rebellion si sta preparando al lancio di una nuova ambiziosa IP, che vuole sfruttare l'ondata di popolarità per le ambientazioni post-apocalittiche.

Da tempo i fan nostalgici di produzioni come Fallout o BioShock stanno attendendo nuovi videogiochi in grado di restituire quelle stesse attenzioni: Atomfall vuole provare a colmare il vuoto rimasto sui nostri scaffali, offrendo un'esperienza pensata principalmente per chi vuole provare a sopravvivere in un mondo post-apocalittico.

Il tutto è ambientato in una realtà alternativa dopo cinque anni dal disastro nucleare di Windscale: un evento accaduto nella vita reale, anche se ovviamente non con tali catastrofi o conseguenze così serie sulla civiltà umana. Si tratta quindi di una cosiddetta ucronia, uno scenario in cui si immagina che la Storia reale sia andata in modo differente.

In vista dell'imminente lancio ufficiale, abbiamo avuto la possibilità di provare Atomfall in anteprima per un'ora e mezza: scopriamo dunque se questa nuova ambiziosa IP di Rebellion potrà davvero rivelarsi l'esperienza hardcore che i fan attendevano da tempo.

Benvenuti nella zona di quarantena

Iniziamo facendo fin da subito un'importante precisazione: Atomfall non vuole essere né un nuovo capitolo di Fallout e nemmeno un survival duro e crudo per chi cerca esperienze più difficili.

L'esperienza di Rebellion sembra volersi piazzare esattamente tra queste due linee di pensiero, così da offrire un'esperienza ludica che possa essere soddisfare le esigenze di tutti, mescolando al suo interno anche molti degli elementi che hanno reso celebri gli scenari post-apocalittici più celebri.

In termini di gameplay, ciò si traduce in un'esperienza action RPG più impegnativa rispetto al franchise di Bethesda, ma che allo stesso tempo non è un survival puro: le vostre risorse saranno limitate e sarà importante andare a cercarne di nuove ed esplorare il più possibile, ma senza che vi sentiate obbligati a tenere costantemente d'occhio le vostre condizioni.

La nostra prova si è incentrata prevalentemente sul senso di esplorazione: abbiamo iniziato in una zona della mappa scelta casualmente dagli sviluppatori, con alcune armi iniziali e l'occorrente necessario per affrontare il nostro viaggio.

L'obiettivo di Rebellion era proprio cercare di coinvolgerci il più possibile, mettendoci dentro la mentalità di un sopravvissuto che non ha idea del luogo in cui si trovava: in tal senso, posso dire che l'effetto a livello personale è sicuramente riuscito.

Atomfall non intende accompagnare per mano i suoi giocatori ed evita decisamente di farli sentire dei supereroi.
Nella mia prova non sono passati infatti molti secondi prima di aver dovuto fare i conti con alcuni druidi pazzi e di conoscere alcuni dei primi personaggi secondari del gioco, che hanno svelato passo dopo passo alcuni retroscena sulla civiltà perduta di quei tempi.

Sebbene siano disponibili diverse armi da fuoco arrugginite, Rebellion è stata molto chiara nel sottolineare che le munizioni in Atomfall saranno estremamente limitate: il suggerimento è dunque cercare di evitare il più possibile il combattimento e, qualora non fosse possibile, utilizzarle solo se necessario o provare con armi in mischia, come coltelli, asce o perfino remi di una barca.

Inoltre, il nostro inventario avrà ben pochi spazi a disposizione, costringendovi a fare delle scelte: dovrete sempre riflettere su quali oggetti curativi o armi portare durante l'avventura, sbarazzandovi di tutto ciò che non serve.

Gli sviluppatori hanno inoltre sottolineato che non hanno alcuna intenzione di farci sentire dei "superuomini": nonostante fossi armato fino ai denti, anche la mia prova mi ha confermato che ogni piccolo errore potrebbe rivelarsi eccessivamente pericoloso, se non fatale.

Non siamo ai livelli dei soulslike o di altri survival, lo sottolineo al fine di evitare paure da parte di chi non vuole avere a che fare con esperienze troppo aggressive, ma sarà comunque necessario restare sempre sull'attenti.

Durante le nostre esplorazioni potremo poi trovare indizi che ci porteranno all'avvio di missioni da seguire: in molti casi non ci sarà fornito alcun indicatore verso il prossimo obiettivo, ma solo delle istruzioni da seguire per portare avanti le nostre indagini.

Questi indizi, spesso raffigurati come piccole note scritte su carta, possono essere spesso utilizzati anche per sbloccare nuove opzioni di dialogo con gli NPC per proseguire le relative quest di gioco: un aspetto che ovviamente incentiverà i giocatori ad esplorare ogni cunicolo e cercare segreti su ogni cadavere, in cerca di qualcosa che possa aiutarli.

Atomfall non vuole dunque accompagnare per mano nessuno dei suoi giocatori, incentivandoli ad immergersi completamente nel suo universo: è presto per dire se l'idea funzionerà, ma l'approccio è sicuramente molto coraggioso.

Dato che ci è stata fornita soltanto un'ora e mezza per giocare, non è stato purtroppo possibile riuscire a vedere tutto ciò che il gioco aveva da offrirci, ma del resto l'obiettivo dell'anteprima era solo quello di darci un piccolo assaggio di ciò che ci attende nell'esperienza completa. Per ora, insomma, abbiamo dovuto accontentarci.

La sopravvivenza non è una passeggiata

Sebbene a livello tecnico non ci sia nulla che faccia gridare al miracolo, la direzione artistica del semi-open world è decisamente affascinante: la sensazione è di trovarci davvero sperduti in una civiltà perduta, dove la natura sta lentamente prendendo il sopravvento.

Le meccaniche di gioco mi sono invece sembrate ancora un po' grezze: sebbene si debba essere più che consapevoli che non saremo soldati invincibili, il gameplay mi è apparso macchinoso e meno fluido di quanto mi sarei immaginato.

L'esempio più evidente riguarda l'utilizzo delle armi da fuoco, che personalmente mi ha ricordato molto quanto visto in Sniper Elite (trovate l'ultimo capitolo su Amazon, a proposito): anche nella più celebre serie Rebellion sono meccaniche che spesso si rivelano poco soddisfacenti, ad eccezione del suo iconico fucile da cecchino.

Meglio invece il combattimento in mischia nell'1 vs 1, anche se in gruppo è ovviamente sconsigliato per il rischio di finire circondati in fretta: la possibilità di alternare tra colpi deboli e forti, oltre al poter lanciare direttamente in faccia a un nemico un'arma utilizzata fino a quel momento, offre buoni spunti per riuscire a gestire le situazioni più pericolose.

Atomfall si infila "nel mezzo" tra un'esperienza survival e un action RPG puro, provando ad accontentare tutti i giocatori.
Ho comunque apprezzato la volontà di far sentire i giocatori costantemente in pericolo durante le battaglie: non potrete mettere in pausa l'universo di gioco per curarvi e dovrete sempre assicurarvi di premere il tasto corretto per ricaricare l'arma, invece di far partire l'azione in automatico.

Purtroppo al momento mi è mancato un vero effetto novità che facesse emergere Atomfall rispetto a tante altre opere videoludiche: la produzione di Rebellion mi ha dato la sensazione di avere poco coraggio, forse proprio per la sua volontà di infilarsi "nel mezzo" tra un'esperienza survival e un action RPG puro, finendo per non riuscire a fare nulla di realmente nuovo.

Può sembrare un paradosso, ma purtroppo al momento ritengo che nessuna delle sue caratteristiche, per quanto affascinanti, si sia rivelata talmente eccezionale da emergere in assoluto rispetto al resto della produzione. 

Ovviamente è troppo presto per formulare giudizi definitivi, ma credo il rischio che il tutto possa diventare ripetitivo molto in fretta sia decisamente dietro l'angolo.

Detto ciò, Atomfall potrebbe comunque rivelarsi una produzione divertente per gli appassionati del genere, a patto di aspettare con il giusto livello di attesa. E poi, sarà disponibile gratis fin dal day-one con Xbox Game Pass Ultimate: un vantaggio che potrebbe essere decisivo per il successo della nuova fatica firmata Rebellion.

In ogni caso, non possiamo fare altro che attendere l'uscita ufficiale del gioco per poter esprimere giudizi definitivi al riguardo, ricordandovi che manca pochissimo: Atomfall, infatti, sarà disponibile dal 27 marzo.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.