Le galassie di Astro Bot lanciano la sfida ai grandi platform
Abbiamo provato con mano Astro Bot, la nuova e divertente esclusiva PS5, oltre ad aver scambiato due chiacchiere con Nicolas Doucet di Team Asobi.
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Team Asobi
- Produttore: PlayStation Studios
- Distributore: Sony Interactive Entertainment
- Piattaforme: PS5
- Generi: Platform
- Data di uscita: 6 settembre 2024
ROMA - Quando ci trovammo tra le mani Astro's Playroom, la "tech demo" (notare le virgolette) disponibile all'interno di PlayStation 5 al lancio della console, rimanemmo piacevolmente sorpresi di come un gioco – perché di fatto gioco era – riusciva a restituirci un feeling che solo i grandi platform tridimensionali riescono a dare.
Complice anche e soprattutto la volontà di sfruttare modo tutte – ma proprio tutte – le peculiarità del pad DualSense, dal feedback aptico passando ai grilletti adattivi dinamici sino al microfono integrato, perfettamente integrati in un gioco dal design allegro e frizzante che era un omaggio assoluto alle generazioni hardware di PlayStation, da PS1 a (ovviamente) PS5.
Nella nostra recensione Stefania ce lo ha descritto come «una dichiarazione d’intenti di Sony. Poteva accontentarsi di essere una tech demo, ma dal momento che la strategia scelta per il futuro di PlayStation è quella dei giochi che abbiano una forte attrattiva, non poteva che sposare la causa e presentarsi a sua volta come un gioco vero e proprio». N
iente di più vero, tanto che con Astro Bot i talentuosi Team Asobi sembrano voler fare le cose ancora più in grande.
Astro, aiutaci tu!
A differenza del predecessore, che di fatto era limitato a quattro macro-livelli divisi per diverse aree, con Astro Bot Team Asobi ha deciso di sviluppare un vero e proprio platform completo.
Dalle prime fasi di gioco che abbiamo potuto provare in anteprima negli uffici di Sony Interactive Entertainment Italia, la sensazione è infatti proprio quella di un titolo a tutto tondo, enorme, pieno zeppo di livelli da affrontare e – cosa più importante – pensato non solo come una demo per le capacità di DualSense.
Sì perché, con tutto l'affetto possibile, Astro's Playroom non era esattamente impostato per offrire chissà quale tasso di sfida al giocatore, preso più dalla foga di testare le chicche tecniche del neonato pad PS5, piuttosto che di arrivare alla fine di un determinato livello di gioco.
Come ci ha spiegato Nicolas Doucet, Studio Director di Team Asobi con cui abbiamo avuto il piacere di parlare nel corso di un'intervista successiva al nostro test giocato, l'idea era quella di offrire finalmente un gioco a tutto tondo.
«Dopo aver lavorato alla nostra esperienza VR di Astro Bot - Rescue Mission e Astro's Playroom, è il momento di pensare a qualcosa di più grande. [...] Astro deve spiegare le sue ali», ha reso noto Doucet ai nostri microfoni.
Astro Bot, invece, sembra essere pensato per rivaleggiare coi grandi, visto che l'idea di Sony – neanche troppo velata – è quella di donare ai giocatori un personaggio iconico, un simbolo da accostare ai big e che rappresenti di fatto l'intero ecosistema di console PlayStation (un po' come Mario per Nintendo o Master Chief per Xbox, per capirci).
Ma il gioco? Astro Bot non si distacca molto dall'idea di PlayRoom: nei panni di Astro, il robot protagonista della saga, dovremo affrontare diverse avventure vagando di pianeta in pianeta. La "trama" (le virgolette sono d'obbligo) vede il nostro piccolo eroe impegnato a salvare lui e i suoi amici dopo che "la nave madre PS5" è stata presa di mira da forze nemiche. Nulla di più, nulla di meno.
Insomma, un semplice pretesto per catapultarci in decine di livelli coloratissimi e pieni zeppi di cose da fare e da vedere. Sei diverse galassie ci aspettano, con scenari che spazieranno da spiagge lussureggianti, passando per città sospese nel vuoto, isole, foreste e molto altro ancora.
Sì, perché tra le varie caratteristiche del gioco Team Asobi ha promesso stage parecchio diversi tra loro e in grado di mettere in risalto le oltre quindici diverse nuove abilità di Astro, le quali sfrutteranno ancora una volta le caratteristiche uniche del pad PS5.
Nella demo che abbiamo avuto modo di testare, siamo incappati in abilità come il Barkster, ossia un bulldog booster che vi permette di sfrecciare in aria e sfondare nemici, metallo e vetro, oltre ai guanti Twin-Frog, in grado di farci sferrare pugni a medio e lungo raggio (con la possibilità di oscillare tra una piattaforma e l'altra o scagliarci a mo' di fionda).
Ovviamente, ci sono ancora decine di abilità che aspettano solo di essere testate con mano, ma per quello immaginiamo che ci sarà tempo, non appena la versione completa di Astro Bot raggiungerà gli scaffali dei negozi virtuali e non.
In una galassia (Sony) lontana lontana
A livello di gameplay, la sensazione è che Team Asobi abbia preso quanto di buono fatto con Playroom e l'abbia ampliato e limato qua e là: le novità integrate in termini di abilità sono senza dubbio una ventata di aria fresca, in grado di dare una nuova profondità nel gameplay, il quale rimane saldamente ancorato al "colpisci i nemici, prendi le monete, salva i tuoi amici".
Attenzione, però: nonostante alcuni passaggi di gioco siano risultati decisamente più impegnativi rispetto al passato (specie nel caso in cui si decidesse di affrontare livelli opzionali, la cui difficoltà è impostata automaticamente su "difficile"), Astro Bot vuole rimanere accessibile a qualsiasi tipologia di giocatori. Questo vale a dire che sarà cosa buona e giusta non aspettarsi un livello di difficoltà proibitivo.
Così come non è nei piani di aggiungere, né tantomeno prendere in considerazione, un'eventuale modalità online multigiocatore, magari cooperativa. «Il punto chiave del gioco è la storia di Astro», ci ha dichiarato Doucet. «Astro Bot è pensato solo ed esclusivamente come un titolo per giocatore singolo».
Nel nostro test di prova abbiamo potuto anche affrontare una boss fight contro un polipo gigante, sapientemente impostata per farci sfruttare le abilità di Astro e con cammeo finale – che non riveleremo per non rovinarvi la sorpresa – che ci ha davvero divertiti.
Questo perché, in maniera ancora maggiore rispetto a Playroom, Astro Bot è un enorme omaggio alla softeca PlayStation: si parla infatti di oltre 150 cammei dall'universo dei personaggi dei videogiochi Sony, molti dei quali nascosti sapientemente dagli sviluppatori in parti della mappa difficili da raggiungere.
Se già il precedente gioco si era distinto per i numerosissimi easter egg che omaggiavano i primi 25 anni della storia delle console PlayStation (se volete recuperarli trovate la guida con video sulle nostre pagine), Astro Bot punta invece a mettere sotto i riflettori i protagonisti veri e propri, prima che le piattaforme da gioco.
Dal canto nostro, rivedere volti noti come Jak, Nathan Drake e Ratchet ci ha fatto capire come questi siano solo una parte microscopica delle numerose "guest star" provenienti dai franchise PlayStation più amati di sempre.
Sempre Doucet – che ha simpaticamente reso noto che Wander da Shadow of the Colossus è il suo personaggio preferito incluso nel gioco – ha inoltre spiegato che per il loro prossimo gioco in uscita «c'era la volontà di mettere da una parte la questione puramente platform, e dall'altra il voler celebrare i personaggi», cosa questa che si rifletterà giocoforza nel prodotto finale.
Le Migliori Offerte per Astro Bot
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Astro è la nuova icona PlayStation
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Gameplay semplice e accessibile a tutti
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Mondo di gioco colorato e ricco di aree da esplorare
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Tanti poteri e abilità da scoprire
Contro
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Il tasso di sfida rivolto verso il basso potrebbe indispettire chi coi platform ci è cresciuto.
Commento
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