Quelli dell’
E3 sono da sempre giorni intensissimi. Le conferenze si susseguono a ritmo serrato, e le novità e gli annunci sono così tanti che è difficile star loro dietro. Se poi si ha anche lo svantaggio del fuso orario, le cose divengono ancora più difficili. La conferenza di
Ubisoft tenutasi lunedì 11 giugno alle 22:00 ora italiana è stata foriera di novità e di presentazioni spettacolari, meno “impattante” di altre (vedi Microsoft) ma concentrata sulla tematica più universale (e generalista) della “community”. Come sempre, sul sito ne trovate
il riassunto e anche il
pagellone.
Tuttavia, spesso le cose più ovvie sono quelle che si aspettano con maggior trepidazione. Dopo le indiscrezioni prima e le vere e proprie
fughe di notizie, tutti volevano saperne di più riguardo
Assassin’s Creed Odyssey. Tanto da far legittimamente pensare che fosse tutto intenzionale da parte di Ubisoft (del resto, non sarebbe neanche la prima volta che succede). La casa francese ha tirato la conferenza fino all’ultimo, tenendo appunto
Odyssey come piatto conclusivo. Nonostante le “fughe” dei giorni precedenti i contenuti sono stati ugualmente corposissimi, e siamo qui per riassumerli.
L’eredità dalle Termopili
Assassin’s Creed Odyssey è attualmente in sviluppo presso
Ubisoft Quebec, e a prendersi il palco per presentarlo è stato il suo direttore creativo Johnathan Dumont. Egli ha spiegato come il gioco sia effettivamente in sviluppo da tre anni per
PlayStation 4, PC e Xbox One. Dopo l’Egitto confinante con l’Impero Romano, la scelta di Ubisoft Quebec è ricaduta su un’epoca addirittura posteriore, la
Grecia antica. Un’era che porta con sé le radici della civiltà occidentale, dai primi timidi accenni di democrazia all’arte e alla filosofia, ma che è stata anche un’epoca di guerra. La data che si intravede nei trailer è quella del 431 avanti Cristo, che nella storia autentica è l’anno in cui inizia la cosiddetta
Guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene. In sé la guerra durò con alterne fasi per oltre trent’anni (fino al 404 avanti Cristo), ma ovviamente ancora non sappiamo se il gioco li coprirà tutti. Quel che però è stato confermato (anche indirettamente) è la decisa e potente virata del brand dall’action al gioco di ruolo.
Bayek è ormai lontano, e all’inizio della storia bisognerà scegliere uno tra i due personaggi
Alexios e Kassandra. L’eroe scelto andrà portato avanti per tutta l’avventura, perfezionando la meccanica un po’ blanda già vista ai tempi in
Assassin’s Creed Syndacate. Il punto di partenza sarà però il medesimo per entrambi: due mercenari di origine spartana, rinnegati dalle rispettive famiglie. Dumont ha specificato come l’intento sia quello di mostrare in maniera palpabile il percorso di crescita del personaggio comandato dal giocatore, da persona qualunque a materia di leggenda. Inevitabile quindi che molte caratteristiche di
Origins (equipaggiamento e albero delle abilità) faranno ritorno, così come la mappa estesa e completamente esplorabile. Dagli screenshot trapelati proprio qualche giorno fa (a cui è seguita poi la data di uscita, fissata al 5 ottobre di quest’anno) si può già vedere come la mappa coprirà l’intero Peloponneso e buona parte del Mar Egeo con tutte le isole grandi e piccole (non solo le “celebri” Creta e Rodi). Da quanto risulta dal trailer il protagonista sarà custode della spada di
Leonida, il leggendario generale sacrificandosi con i suoi trecento Spartani alle Termopili nel 480 avanti Cristo. È facile pensare come proprio da questo oggetto (con tutta probabilità uno dei famigerati
Frutti dell’Eden) inizierà il percorso di crescita di
Alexios e Kassandra.
Con questo o sopra di questo
Il secondo trailer mostrato si è rivelato di lunghezza notevole, ben otto minuti. E per quanto molti lo abbiano trovato prolisso, il filmato ha mostrato con chiarezza quello che già da ora appare come l’autentico gameplay di Odyssey. Ad una prima occhiata il gioco appare comunque riprendere il sistema per somma parte riprogettato da Origins, dalla corsa acrobatica al sistema di combattimento. La novità mostrata nel secondo trailer era però quella dei dialoghi a scelta multipla. Ancora non possiamo sapere quanto possa essere il grado di “flessibilità” di tali scelte e quanto modificheranno la trama, ma già dal gameplay mostrato è chiaro come vi sarà la possibilità di mentire e (vogliamo credere) anche chance di doppio gioco. I dialoghi hanno mostrato anche una certa cura filologica, dato che molti termini e nomi sono stati trascritti in maniera molto fedele dal greco antico (Hierakles o la stessa Kassandra). Allo stesso modo è stato detto che il giocatore potrà imbattersi in molti personaggi realmente esistiti, e a titolo d’esempio veniva mostrato il filosofo Socrate.
Per lo spostamento a terra saranno invece presenti delle cavalcature, mentre fa ritorno sempre da
Origins l’aquila per scandagliare il territorio dall’alto alla ricerca di punti di interesse. L’ambientazione prevalentemente marittima ha però significato il ritorno di altre due caratteristiche del brand: le battaglie navali e gli scontri campali. La prima è effettivamente la caratteristica più famosa, fin da
Assassin’s Creed IV Black Flag: avere in custodia un’imbarcazione e doversene occupare gestendo risorse, riparazioni, potenziamenti ed equipaggio. La seconda è quasi una mezza novità: battaglie campali erano già presenti in
Assassin’s Creed III nel 2012, e nonostante non fossero affatto male erano state accantonate. Le battaglie mostrate nel trailer abbandonano i moschetti settecenteschi per ripiegare su scontri tra formazioni di opliti, che dato il contesto la maggior parte delle volte saranno spartani e ateniesi. Resta da vedere quanta
grandeur questi segmenti riusciranno a trasmettere, e soprattutto come si comporterà il gioco a livello tecnico. Quando però queste due componenti si fondono arriva il contenuto inedito degli scontri navali. In questo ambito vi sono ancora pochissime informazioni, ma volendo possiamo dedurre che anche in questo caso il corpo a corpo sarà dominante.
C’è però un’ultima considerazione da fare. Uscendo il
5 ottobre di quest’anno
Assassin’s Creed Odyssey sta lasciando intendere un ritorno alla pubblicazione annuale, fonte di infinite controversie trascinatesi da
Brotherhood fino a
Syndacate. Tanto che fin da ora già serpeggia tra il pubblico il dubbio che
Odyssey sia per somma parte un riutilizzo di meccaniche e concetti già visti. Un dubbio scomodo, ma che per ora non può ricevere risposta.
-Storia più approfondita con due protagonisti
-Battaglie campali e navali
-Il grande fascino della Grecia antica
Nonostante le fughe di notizie dei giorni precedenti, Assassin’s Creed Odyssey si è presentato pompa magna all’E3 di quest’anno. Di nuovo Ubisoft promette di imbastire un mondo aperto e pieno di cose da fare, espandendo e migliorando la formula in parte riscritta un anno fa da Origins e traslandola dall’Egitto alla Grecia. È evidente la volontà di cambiare profondamente il brand verso una prepotente componente ruolistica. Vedremo se questa direzione sarà quella giusta, e se riuscirà a lavare via il rischio sia di snaturare il brand sia l’impressione che Odyssey sia semplicemente Origins con texture nuove. Rimanete con noi per tutti gli altri dettagli e per la recensione completa questo autunno!