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Alan Wake

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a cura di Sage

Informazioni sul prodotto

Immagine di Alan Wake
Alan Wake
  • Sviluppatore: Remedy
  • Produttore: Microsoft
  • Distributore: Microsoft
  • Piattaforme: PC , X360
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 14 Maggio 2010 Xbox 360 - 16 Febbraio 2012 PC

Nel settembre del 2001 fece il suo debutto su PC Max Payne, uno shooter in terza persona e senza dubbio uno dei videogiochi più innovativi del panorama videoludico degli ultimi anni. Il suo successo strepitoso fu dovuto principalmente a due fattori: l’eccezionale comparto grafico e il gameplay, in particolare per l’implementazione del famoso bullet time, che permetteva di rallentare l’azione di gioco (dando così più tempo al giocatore per elaborare manovre appropriate), ottenendo più o meno gli stessi effetti coreografici visti in Matrix. Ma perché -vi chiederete- questo preambolo per un gioco che sembra non spartire nulla con Max Payne? Semplicemente per presentarvi la stessa software house che è attualmente al lavoro su Alan Wake, ovvero la Remedy…

Una moglie perfetta!Alan Wake è uno scrittore di successo di romanzi horror. La sua fonte di ispirazione è…sua moglie. Certo questo dato desta non pochi dubbi sulla figura della sua consorte (brutta come la morte?), sta di fatto che un bel giorno la cara moglie del nostro Alan scompare misteriosamente, lasciando suo marito in un mare di dolore quanto soprattutto di follia. Incubi e notti insonni a profusione insomma, fino a quando lo scrittore viene ricoverato nell’ospedale di Pride Falls, una cittadina (in provincia di Washington) nella quale il tormentato scrittore si era trasferito per guarire. E’ qui che fa uno strano incontro: conosce un’infermiera in tutto e per tutto identica al suo precedente amore. C’è del marcio in Alan Wake…

Mi ricorda qualcosa… Sebbene il demo dell’E3 non mostrasse molto del gioco in azione vero e proprio, il gameplay di questo Alan Wake dovrebbe essere sulla falsariga degli adventure in 3D, in particolare su quello dei survival horror. Diversi elementi, perlomeno, farebbero protendere per quest’ultima ipotesi: il tipo di trama, i nemici terrificanti (più o meno come quelli della saga di Silent Hill) o l’utilizzo da parte del nostro Alan della torcia e di una pistola (che rappresentano per le avventure horror quello che per Spiderman è la sua ragnatela). Alan Wake sembra riprendere in questo senso qualche caratteristica di alcuni grandi (o perlomeno che sono stati tali) del settore. Per esempio, alcuni nemici saranno sensibili alla luce: se colpiti ne saranno indeboliti o addirittura feriti. Evidente il richiamo ad Alone In The Dark: The New Nightmare. Ancora: a seconda del “grado” di follia di Alan l’oscurità prevarrà sulla luce, creando ambienti sempre più tetri e oscuri. E questa volta si spreca il richiamo a ogni capitolo della saga di Silent Hill. Non è la prima volta che Remedy attinge per i suoi titoli da elementi “presi in prestito” da qualche altra parte (addirittura da un film se parliamo dei due Max Payne). Questo non ha comunque compromesso o pregiudicato l’ottima fattura dei suoi videogame. Se alla Remedy non brillano dunque per originalità, possiedono senza dubbio una certa genialità nel rielaborare sapientemente elementi già noti. Non resta quindi che sperare che anche questa volta la software house finlandese ripeta la stessa esperienza di Max Payne.

Guarda come ti sbalordisco!I programmatori hanno già annunciato che il gioco avrà dalla sua un eccellente motore grafico (in effetti il video rilasciato qualche tempo fa lascia ben sperare), che caratterizzerà l’ambiente circostante con un dettaglio impressionante. Inoltre potremo zoomare e ruotare il mondo in cui ci muoveremo e per di più la Remedy ha promesso che la fisica del gioco farà altrettanti miracoli. Certo qui c’è da dare credito alla software house, che veramente ha fatto miracoli con i due Max Payne, e specie con il secondo capitolo, mosso dal famigerato Havok, un motore che gestiva la fisica come mai si è visto prima in un videogame.Senza precedenti sembrano anche le variazioni atmosferiche che avverranno in tempo reale e sebbene molti giochi presentino l’alterarsi del dì e della notte, pare che stavolta avremo a che fare con qualcosa di decisamente più evoluto e dinamico.

In definitiva, nonostante all’E3 non fosse stato presentato molto del gioco in azione vero e proprio il buon nome che accompagna la Remedy non può che farci ben sperare. Non resta che augurarci che il team di programmatori faccia tesoro (come in passato) delle peculiarità prese in prestito da altri videogame e ci faccia divertire (in un non meglio precisato 2006) con un titolo quantomeno all’altezza dei due capitoli dedicati a Max. Certo, speriamo che questa volta le versioni per le console della prossima generazione (visto il loro notevole hardware) non debbano invidiare nulla alla controparte PC…

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