L’affair Konami-Kojima ha cambiato diverse cose nel futuro di entrambi i contendenti; i risvolti immediati, di cui tutti ne abbiamo sofferto, si sono rispecchiati in quel Metal Gear Solid V che non ha trovato il suo vero compimento; ma dando uno sguardo più al futuro già si può vedere quel Silent Hills dal fascino incontenibile, anche per via della partecipazione di Del Toro che è stato cancellato ancora prima di potersi esprimere. Da entrambi i lati ora è il tempo di ricostruire e se Kojima ha trovato pane per i suoi denti con Death Stranding aiutato direttamente da Sony, Konami sta ancora andando a tentoni per capire le strade da intraprendere. Da un lato c’è il criticatissimo Metal Gear Survive, e dall’altro c’è uno degli annunci più interessanti di questo Tokyo Game Show, ossia Zone of the Enders: The 2nd Runner M∀RS.
Anubis Mars
Nonostante l’annuncio iniziale e il primo logo avessero lasciato aperta la speranza per un capitolo inedito, in questo caso siamo di fronte a un’opera di rimasterizzazione ed è stato dato l’onere a Cygames di riportare agli standard attuali il secondo capitolo della saga concepita dalla mente di Hideo Kojima e dai disegni di Yoji Shinkawa, uscito nel lontanissimo 2003 su PlayStation 2. Per la situazione attuale del mercato videoludico, i due standard più importanti sono il 4K e la realtà virtuale, due tecnologie che questa remasterd mette al centro dell’attenzione. Al Tokyo Game Show era possibile provare proprio due demo distinte che mettevano in risalto le due caratteristiche. La prima era ambientata nelle fasi iniziali del gioco, all’interno di un canyon, in cui si viene assaliti da un enorme sciame di nemici, che una volta sorpassati lasciano spazio alla boss fight. Grazie al gameplay estremamente rapido e dinamico che caratterizzava già il gioco originale e che resta invariato anche in questa remastered, ci è stato possibile apprezzare ancora di più i 60 FPS fissi e granitici che davano una sensazione di forte movimento e dinamicità al Jehuty che si faceva strada tra i nemici. Ogni schivata, ogni colpo portato a segno riusciva a trasmettere la precisione dell’input dei comandi che si trasformavano in azione a schermo senza incertezze. In questo caso il gioco girava su PlayStation 4 Pro con un output in 4K che dava all’immagine a schermo una particolare sensazione di pulizia e definizione. La base resta comunque quella del gioco originale, ma grazie a un eccellente lavoro di design, un’ottima pulizia dei nuovi assett, ai nuovi effetti particellari e al rivisto sistema di illuminazione, l’impatto visivo è ottimo e apparentemente al passo coi tempi. Uscendo dalle rapide fasi di combattimento e cercando di fare i pignoli è facile trovare i segni del passato, ma con uno sguardo d’insieme il lavoro di Cygames riesce a far splendere nuovamente una perla dimenticata.
Combattimenti in VR
Non si può essere esaltati in egual misura per quanto riguarda il lavoro svolto sulla componente VR. Stando alle informazioni attualmente condivise da Konami, nel gioco finale che uscirà in primavera del 2018, sarà possibile giocare l’intera esperienza indossando il caschetto, ma non sappiamo quanto sarà possibile saltare tra questa modalità e quella standard, in quanto si sono dimostrate particolarmente distanti dal punto di vista tecnico. Mentre si gioca a Zone of the Enders: The 2nd Runner M∀RS in realtà virtuale, la visuale è in prima persona e si può vedere l’interno del cokpit, il quale si trova nel ventre del nostro mech, quindi in una posizione abbastanza inusuale. Ovviamente per ridurre il senso di nausea creato dal continuo muoversi del Jehuty, la telecamera resterà fissa in fronte a voi, anche quando il robot girerà su sé stesso per colpire i nemici. Una combinazione di fattori che portano quindi a creare un distaccamento netto tra il giocatore e il gioco, andando così a compromettere il fattore chiave della realtà virtuale che dovrebbe essere l’immedesimazione. Anche dal punto di vista tecnico c’è molto da lavorare, dato che nella brevissima demo a cui abbiamo avuto modo di giocare ci siamo ritrovati di fronte a esplosioni fatte con immagini bidimensionali e modelli poligonali di certo non all’altezza di una ricostruzione realistica.
– 4K a 60 FPS granitici
– Nuovi effetti grafici
Ovviamente tutti vorrebbero un nuovo capitolo di Zone of the Enders, ma Konami gioca con cautela e inizia a sondare il terreno per il futuro che verrà. Per ora staremo a vedere come Cygames si comporterà con questa remastered, ma è facile pensare che Konami li stia prendendo in considerazione per i progetti futuri, che siano Silent Hill o un altro Zone of the Enders. Ad ogni modo, questo Zone of the Enders: The Second Runner M∀RS, con quella “A” capovolta a creare l’acronimo di Virtual Reality, uscirà in primavera del 2018 su PlayStation 4 e Steam, con il supporto alla realtà virtuale su entrambe le piattaforme.