Fantasmini dispettosi
L’idea attorno alla quale ruotano la trama ed i ritmi di gioco della creatura Level-5 è presa in prestito dalle credenze popolari giapponesi, secondo le quali le piccole disavventure quotidiane (uno smartphone che cade, una tazzina di caffè che si rompe, un’auto che passa sopra una pozzanghera facendoci il bagno) sono tutte da addebitare agli Yo-Kai, buffe creaturine dispettose che, pur non visibili ad occhio nudo, abitano il nostro stesso mondo, influenzandolo in mille modi differenti.Cosa succederebbe se, grazie ai misteriosi poteri di un orologio, un ragazzino di nome Nathan (tipicamente nipponico) riuscisse non solo a vedere ma anche a dialogare con gli Yo-Kai, per non parlare della possibilità di catturarli?L’incipit del gioco e le primissime ore, a partire da questo simpatico presupposto narrativo, confermano tanto l’audience molto giovane a cui il prodotto si indirizza quanto la cura per i dettagli e la compiutezza proprie della totalità della opere Level-5.L’accostamento ai Pokèmon di GameFreak, sensato se si pensa alla presenza di oltre duecento diversi esserini da collezionare e alla forte impronta esplorativa delle fasi giocate, decade se invece si analizzano elementi come il sistema di combattimento, quello di reclutamento e la crescita delle creature che il giocatore potrà schierare in battaglia.Una volta arruolato uno Yo-Kai, offrendogli, banalmente, del cibo, sarà possibile assegnargli uno dei sei posti disponibili nel roster del giocatore, con tre personaggi sempre in prima linea e tre in panchina, ma in maniera attiva, richiamabili in ogni istante tramite il pennino e lo schermo tattile.Se, sulle prime, il sistema di combattimento risulta un po’ troppo passivo, mirato a coinvolgere gli utenti più giovani senza impegnarli troppo, di ora in ora le variabili aumentano, e, pur rimanendo nell’alveo dei titoli semplici da approcciare e giocare, Yo-Kai Watch riserva piccole sorprese che faranno piacere anche agli appassionati di JRPG di lungo corso.Il fascino, quello sì, richiama prepotentemente il fenomeno di massa creato da GameFreak, se è vero che la mania di collezionare tutti gli Yo-Kai, il forte legame con la cultura nipponica e una storyline leggera e spensierata sono tutti elementi fondanti del prodotto Level-5, tanto quanto lo erano in ogni episodio dei Pokemon.
Gira la ruota
Il sistema di cattura, che richiede di utilizzare l’orologio magico quasi fossimo dei rabdomanti dell’epoca moderna, rappresenta un minigioco a sé stante, e, soprattutto sulle prime, diverte: sarà necessario trovare all’interno degli scenari gli Yo-Kai nascosti, inquadrarli per qualche secondo consecutivo e poi affrontarli in battaglia, anche se qui, poi, entrano in gioco anche fattori randomici, tipici di questo genere di giochi.Al di là delle creature che si guadagneranno avanzando nella campagna principale, infatti, ve ne sono tantissime altre (il totale è di poco superiore alle duecento unità), raggruppate in diverse tribù, affini a determinati elementi e dalla condotta assai differente in battaglia.Sebbene le poche ore giocate non siano ancora sufficienti ad esprimersi in maniera conclusiva sul combat system, teniamo a precisare che, al di là di quanto si potesse pensare, la formula scelta funziona a meraviglia, ed offre un livello strategico quantomeno paritario rispetto alla concorrenza.Comporre un party variegato e flessibile, capace di affrontare le varie debolezze elementali e di destreggiarsi contro nemici molto diversi tra loro, richiederà non solo diverse ore di ricerca, ma anche un minimo di pensiero laterale, e costituirà una bella sfida per i più giovani, dando al contempo pane per i denti dei i collezionisti di mostri di tutto il Belpaese.Le prime fasi di gioco denunciano anche la consueta scrittura brillante e spiritosa, ottimamente tradotta in italiano come da tradizione tanto per Level-5 quanto per Nintendo, e una cosmesi molto buona per l’hardware di riferimento, considerando anche che l’uscita originaria del titolo porta tre primavere sulle spalle.
– Tutt’altro che un clone dei Pokemon
– Battle system originale
– Ottimi valori produttivi
Abbiamo atteso per lunghi mesi di poter mettere le mani sul nostro orologio Yo-Kai, per lanciarci in un’avventura all’insegna della leggerezza e del collezionismo, e le prime ore in compagnia di Yo-Kai Watch sembrano confermare che le nostre aspettative erano ben riposte.
Certo, fattori come la curva della difficoltà, la varietà dei mostri e la bontà e durata dell’arco narrativo rimangono tutti da valutare, ma siamo già stati rassicurati sui valori produttivi del titolo, sulla bontà del combat system e sul consueto, ottimo lavoro di localizzazione.
Pazientate un altro paio di settimane per poter leggere la nostra recensione completa.