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Xenoblade Chronicles 3D

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Xenoblade Chronicles
Xenoblade Chronicles
  • Sviluppatore: Monolith Soft
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Piattaforme: SWITCH , WII
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 19 agosto 2011 - 2 aprile 2015 (New Nintendo 3DS) - 29 maggio 2020 (Nintendo Switch)

All’annuncio dell’esclusività per New Nintendo 3DS della riduzione portatile di quel capolavoro che porta il nome di Xenoblade Chronicles, la rete si divise in due: da una parte quelli che schiumavano rabbia perché, parlando di uno dei migliori JRPG degli ultimi anni, si vedevano costretti a comprare la nuova versione della console Nintendo, e dall’altra gli indifferenti, che bollavano un port di un titolo vecchio di quattro anni come una mera operazione commerciale.Dopo circa una settimana in compagnia della versione finale, eccovi cosa ne pensiamo noi.

Mechon WarSulla trama mi soffermerò in fase di recensione (a proposito, aspettatevela per fine mese su queste pagine), ma per il momento vi basti sapere che il mondo di Xenoblade Chronicles 3D si regge interamente sul corpo di due enormi divinità cristallizzate nel tempo, l’una biologica, sul dorso della quale vivono gli Homs, ovvero gli umani, e l’altra meccanica, patria dei Mechon, esseri senzienti e alquanto bellicosi.Il giocatore sarà chiamato a vestire i panni di Shulk, il cui introvabile Amiibo, peraltro, può interconnettersi con il gioco per sbloccare contenuti aggiuntivi, perlopiù secondari: dal punto di vista meramente tecnico, va detto, il titolo Monolith (per l’occasione convertito da Monster Games, team second party della grande N) rappresenta sicuramente lo spot migliore per il nuovo hardware Nintendo, con tempi di caricamento praticamente nulli, tempi di download più che accettabili (nonostante si parli del file digitale più imponente del ciclo vitale di 3DS, con oltre 30.000 blocchi) e un comparto tecnico che, nonostante l’ovvio ridimensionamento da Wii, si piazza ai primi posti nella ludoteca della piccola console a due schermi.I compromessi ci sono, e negarli sarebbe stupido quanto lo sarebbe stato non aspettarseli, ma l’esperienza di gioco e l’ambizione di un titolo tanto vasto non ne escono ridimensionati, regalando, almeno per le prime ore di gioco (sono alla soglia delle dieci), un’esperienza da salotto nel palmo della mano.I pulsanti frontali di New 3DS, più piccoli di quelli del Classic Controller di Wii, beneficiano di un sistema di combattimento all’apparenza passivo (in realtà decisamente profondo), che bypassa completamente la sempre più diffusa pratica del button mashing in favore di un battle system in cui il posizionamento e il tempismo giocano un ruolo fondamentale.Allo stesso modo anche altri sistemi di gioco si adattano perfettamente ai ritmi e alle esigenze del gioco in mobilità, come la possibilità di salvare ovunque, al di fuori di scene di intermezzo e battaglie, e quella di attivare un comodo fast travel tra i punti di riferimento già scoperti, che risparmia km e km di scarpinate virtuali: nonostante il passaggio ad un hardware meno performante, infatti, il mondo di Xenoblade Chronicles 3D conserva il fascino e le dimensioni che ne hanno fatto uno degli scenari più evocativi tra quelli visti durante la scorsa generazione di console.

1:1La conversione uno a uno comporta, oltre ad un effetto wow a livello tecnico, anche il rammarico per lo sfruttamento praticamente nullo dello schermo tattile, per il quale l’interfaccia di gioco non sembra essere stata modificata: questo comporta qualche sacrificio in più durante le primissime ore di gioco, quando anche i veterani del titolo originale dovranno mettere in conto una fisiologica fase di apprendistato per venire a patti con la gestione delle quest secondarie, dei menu, del tool di creazione delle gemme.Mentre continuo a trovare scomodo l’utilizzo in game dei due dorsali aggiuntivi di New 3DS, utilizzati per impartire comandi in tempo reale ai membri del party gestiti dall’intelligenza artificiale, mi è venuto assolutamente naturale portare il pollice destro sul C-Stick e gestire la telecamera, che, finora, non mi ha mai creato problemi, né nei vasti spazi aperti né all’interno dei villaggi: nonostante lo scarso feedback tattile, insomma, il secondo analogico “sui generis” voluto da Nintendo sembra funzionare, tanto da non riuscire ad immaginare una conversione del titolo senza di esso.Al netto dell’abbassamento della risoluzione e di visi ancora più inespressivi di quelli visti su Wii, poi, il lavoro fatto sulle ambientazioni e la stabilità del framerate (anche a 3D attivato) sono sembrati di pregevole fattura, sebbene si noti da una serie di particolari che l’effetto stereoscopico non fosse nativo del codice originale.Una lunga strada mi separa dai titoli di coda e dalla recensione, per cui mettetevi comodi, portate pazienza e continuate a seguirci sulle pagine di Spaziogames.it per l’analisi completa, in arrivo tra circa tre settimane.

– Sembra esserci tutto ciò che ha reso grande l’originale

– Caricamenti fulminei

– Il JRPG più ambizioso dell’intera libreria 3DS

Un JRPG delle dimensioni e del respiro di Xenoblade Chronicles sembrava inadatto ad una riduzione portatile, peraltro su una console che di certo non ha mai fatto delle dimensioni dei suoi schermi e della potenza bruta i suoi cavalli di battaglia, eppure le prime ore con questa edizione tridimensionale stanno dimostrando il contrario.

La prospettiva di offrire ai giocatori più realisti nell’accettare qualche piccolo compromesso un’esperienza di gioco a cinque stelle, tra le migliori in assoluto su Nintendo 3DS, è concreta.

A presto per la review!

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