Anteprima

XCOM 2

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a cura di FireZdragon

Dopo la presentazione dello scorso E3, 2K porta nuovamente alla Gamescom di Colonia XCOM 2, questa volta presentando qualche novità aggiuntiva ma lasciandoci ancora a bocca asciutta per quanto concerne una vera e propria prova del gioco, evidentemente il titolo non è ancora in una fase di sviluppo abbastanza stabile e affidabile.
Il titolo ci aveva lasciato ottime impressioni dopo la fiera losangelina, dove appunto avevamo visto un po’ di gameplay, ed eravamo davvero curiosi di scoprire quali altri assi nella manica avesse Firaxis Games. Dopotutto con il predecessore la serie è tornata nelle case in grande stile, e vista la solida base su cui lo studio sta costruendo, basterebbero poche modifiche al sistema per soddisfare anche i veterani delusi da alcune semplificazioni al sistema.
Tanta strategia
Questa volta più che concentrarsi sul mero combattimento, la presentazione ha mostrato la gestione strategica dei soldati prima che questi vengano schierati in battaglia.Il giocatore avrà infatti a disposizione un’intera base composta da medici, ingegneri e scienziati in grado di potenziare e ricercare nuove tecnologie.
La struttura è costruita grossomodo come il vault di Fallout Shelter, con decine di stanze predisposte a griglia dove si potranno metter al lavoro i membri del nostro team per ottenere vantaggi in battaglia e addestrare nuove reclute. Più professionisti metteremo al lavoro, maggiori ovviamente saranno le ricompense che otterremo e anche il tempo necessario per costruire gli upgrade verrà ridotto di conseguenza.
I medici potranno diminuire così i tempi di recupero dei medikit in battaglia, si potranno studiare marchingegni per creare bombe esplosive e proiettili perforanti o ancora potenziare i droni Gremlin per avere un aiuto aggiuntivo in combattimento.
Da qui una lunga disamina sulle classi, come lo Specialist dedicato alle missioni di Hacking e al mero supporto o il Ranger, utile per gli assalti frontali, ma compare ora anche la possibilità di innestare nuove abilità in classi specifiche creando una sorta di ibrido capace di destreggiarsi nelle situazioni più disparate.
Tuttavia, con XCOM 2, gli sviluppatori hanno voluto dare al giocatore tutti gli strumenti per personalizzare al massimo la propria squadriglia, non solo dal punto di vista pratico e funzionale. Potremo infatti variare colorazioni delle armi, mimetiche o aggiungere caricatori e ottiche, ma anche cambiare l’estetica di ogni militare, dalle cicatrici in faccia al colore dei capelli.
Preparata la vostra squadra ideale ci si lancia in battaglia e qui, esattamente come all’E3, il gioco punta a dare il meglio di sé, unendo la classica strategia che da sempre contraddistingue la serie alla spettacolarità dell’azione, con alcune scene altamente cinematografiche.
Prima di premere il grilletto un altro strato strategico consente di lanciare rifornimenti in alcune aree specifiche del mondo e gestire così su più livelli la continua invasione aliena.
Casa dolce Casa
Tutto questo avviene grazie all’Avenger, la nuova base volante a disposizione delle piccole sacche di ribelli che lottano contro il predominio alieno.
A guidare questa volta la truppa non ci sarà più la dottoressa Vahlen, dispersa e probabilmente fulcro della nuova storyline, ma un nuovo scienziato pronto a dispensare preziosi consigli. Unendo le forze il giocatore dovrà lentamente riconquistare il pianeta e ristabilire l’ordine, in maniera tuttavia molto più casuale di prima.
Ora pianificare con cura le missioni non sarà un compito estremamente facile e gli sviluppatori hanno assicurato che il gioco vi metterà a dura prova, premiando la vostra attitudine all’adattamento piuttosto che l’abilità nella preparazione delle battaglie. Cosa significherà questo? Che molto banalmente le missioni lasceranno davvero pochi appigli prima di essere affrontate e che bisognerà scendere in campo sempre con una squadra in grado di poter eseguire il maggior numero di ordini possibili, motivo per il quale anche il respec dei soldati è stato aggiunto di base nell’Avenger.
Faranno infine la loro comparsa anche eventi randomici durante la campagna che varieranno di partita in partita, elemento che garantirà anche una certa rigiocabilità al titolo.

– Più strategico e impegnativo

– Gestione più approfondita dei soldati

XCOM 2 promette bene. La strategia sembra non mancare e Firaxis sta mettendo sul piatto ad ogni nuovo incontro nuove informazioni che stratificano e rendono più profonda tutta la parte strategica del titolo. La storyline resta tuttavia ancora un mistero, così come il duro e puro gameplay, riservato al momento solo agli sviluppatori. Non ci resta che attendere un futuro hands on e continuare ad osservare dalla distanza tutte le novità che ci vengono lanciate con il contagocce.

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