Anteprima

XCOM 2

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a cura di Specialized

Tre anni fa abbiamo accolto alla grande XCOM: Enemy Unknown, uno dei migliori reboot videoludici di sempre (se non il migliore in assoluto). Firaxis Games era infatti riuscita a proporre uno strategico a turni appassionante, impegnativo, forte di una bellissima atmosfera e dalle meccaniche di gioco praticamente inattaccabili. Non un gioco perfetto (bug, mappe un po’ ripetitive, picchi di difficoltà improvvisi e ingiustificati), ma da quell’autunno del 2012 a oggi gli appassionati del genere non vedevano l’ora di avere tra le mani un vero e proprio sequel dopo l’espansione XCOM: Enemy Within del 2013. Ebbene, XCOM 2 non solo è atteso a novembre su PC, ma all’E3 da poco conclusosi Firaxis Games ha mostrato una demo di 10 minuti che ha mandato in estasi più di un fan. Non che si possa giudicare un gioco simile da un breve sunto di gameplay, ma quanto visto a Los Angeles ha fatto comunque balzare a mille l’hype verso questo sequel e non poteva essere altrimenti quando si parla di XCOM.
Più narrazione in vista
Nella versione dimostrativa introdotta da Jake Solomon di Firaxis controlliamo alcuni membri di ciò che è rimasto della squadra XCOM, che vent’anni dopo il fallimento del primo episodio, con gli alieni che hanno preso il comando del nostro pianeta, si è ridotta a un piccolo gruppo di resistenza armata. Gli extraterrestri governano su una popolazione ormai “lobotomizzata”, ma non hanno fatto i conti con questo pugno di resistenti che si è riorganizzato sotto un nuovo nome (Avenger). In questa missione lo scopo è distruggere una statua durante una giornata celebrativa per ricordare la vittoria degli alieni sugli umani e, rispetto al predecessore di tre anni fa, si nota subito come in XCOM 2 il taglio narrativo sia molto più cinematografico. Le cut-scene infatti irrompono spesso nel gameplay sottolineando alcuni momenti cruciali o più semplicemente per spezzare un po’ il ritmo. Anche l’introduzione alla missione appare più curata che in passato e Firaxis ha promesso che ogni missione avrà un suo preciso background narrativo, in modo da creare un mondo di gioco più dettagliato e intrigante nonostante lo sfondo di base sia sempre quello di una classica lotta agli alieni. Sul versante grafico, con Firaxis che ha optato ancora una volta per l’Unreal Engine 3, non si riscontrano invece particolari novità, se non una maggior attenzione alla distruttibilità dell’ambiente (i muretti difensivi) e ragdoll più curati. Va anche detto che da questo punto di vista non ci aspettavamo chissà cosa e sicuramente non sarà quello grafico il comparto di gioco che regalerà le maggiori soddisfazioni. 
Il drone amante dell’hacking
Il gameplay con i classici turni e gli indicatori di spostamento sembra invece ancora più solido che in passato. Si notano una maggior attenzione all’elemento stealth e un ritmo più serrato, forse anche per le piccole dimensioni della mappa proposta. La nuova classe Ranger, impersonata da una combattente con tanto di katana, sarà perfetta per gli scontri ravvicinati e non è un caso se è proprio la Ranger a far fuori in uno scontro frontale Viper, un temibile alieno con le sembianze di un serpente velocissimo e letale in grado di uccidere con un solo attacco. Viper rappresenta l’altra novità del gioco (che potrà comunque contare su molti altri nuovi nemici alieni) e mette subito in chiaro come staranno le cose. XCOM 2 continuerà infatti a essere un titolo arduo e impegnativo come da tradizione e nemici come questi lo dimostrano chiaramente. A dire il vero sul finale della demo sono comparsi anche un mech e un altro alieno particolarmente brutto e cattivo, ma il tutto è finito prima di vederli in azione. Abbiamo accolto con piacere anche il drone Gremlin, in grado di hackerare una torretta nemica e di rivolgerne il fuoco contro i soldati Advent. Gli attacchi misti con fucili e granate sono poi sempre un bel vedere e anche qui, come nel capitolo precedente, i membri del nostro team possono essere feriti gravemente o uccisi. In entrambi i casi possiamo raccoglierli da terra e organizzare un’estrazione per portarli in salvo o, se sono morti, per recuperarne armi ed equipaggiamento che altrimenti andrebbero persi per sempre. Altra buona notizia è la presenza di mappe generate casualmente al posto di quelle fisse (e dopo un po’ ripetitive) di XCOM: Enemy Unknown, ma tra gli altri dettagli emersi nel corso dell’E3 Firaxis ha anche annunciato una modalità multiplayer uno contro uno, il supporto ufficiale per mod da condividere su Steam Workshop (classi, nemici, mappe, missioni) e naturalmente la possibilità di modificare e potenziare armi e armature nella base Avenger. A dire il vero le cose da scoprire sono ancora moltissime (dopotutto mancano cinque mesi all’uscita del gioco), ma se come noi avete adorato XCOM: Enemy Unknown non potete non aspettare con ansia e trepidazione XCOM 2.      

– Formula di gioco più varia e ricca

– Aspettiamoci una narrazione più profonda

– Approccio alle missioni più cinematografico

Bastano 10 minuti di gameplay per farsi un’idea precisa di un gioco? Sicuramente no, ma quanto visto di XCOM 2 all’E3 di Los Angeles basta e avanza per mandare in fibrillazione più di un appassionato di strategici a turni. Per questo sequel Firaxis Games non sembra aver cambiato di molto le carte in tavola, ma quanto visto nella demo losangelina promette grandi cose tra nuove unità, nuovi nemici e una maggior attenzione alla narrazione e al taglio cinematografico. L’appuntamento con XCOM 2 è fissato per novembre, ma prima di allora torneremo sicuramente a parlare di questo sequel. Visto quanto ci siamo divertiti con XCOM: Enemy Unknown, non potremmo fare altrimenti.

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