Anteprima

World of Tanks Generals

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a cura di Mascalzone

Dopo la trilogia di arena multiplayer dedicati agli scontri della seconda guerra mondiale su terra, aria e mare i bielorussi di Wargaming.net stanno preparando lo sbarco in un genere decisamente differente: i trading card game.

L’asso pigliatuttoPartiamo da un presupposto: quella di Victor Kislyi, nell’arco di un quinquennio, è passata dall’essere uno sconosciuta software house indipendente a divenire una delle più affermate dell’intero panorama free-to-play. Del resto, nel 2010, il progetto di creare tre giochi che riproducessero la più terribile guerra che il mondo abbia mai visto poteva dirsi quantomai ambizioso ma ora che è ormai compiuto, con l’ultimo capitolo World of Warships giunto in closed beta, è più che normale che la softco stia cercando in tutti i modi di espandersi ulteriormente anche attraverso scelte che a prima vista possono sembrare piuttosto strambe. Dopo aver cercato fortuna su console con la versione per Xbox 360 del suo titolo più riuscito World of Tanks e essersi affacciata nell’universo mobile con Blitz, mancavano infatti solo i browser game.Ecco quindi WoT Generals, gioco di carte giocabile esclusivamente online che prende spunto da un’ulteriore iterazione di questo brand, ovvero il board game Rush pubblicato nel 2013. La ragione per cui Wargaming.net ha voluto insistere su questo genere non ha tanto a che fare con quest’ultimo in quanto è diretta conseguenza di tutt’altra faccenda, ovverosia lo strepitoso successo di pubblico e di critica ottenuto da Hearthstone: dove c’è da fare soldi con le micro-transazioni non vogliono insomma mancare di esserci anche Kislyi e soci, e quello degli online CCG, come ha ampiamente provveduto a dimostrare Blizzard, è una miniera d’oro.

Farsi i carri propriLe basi di Generals derivano dalla struttura della più recente modalità di gioco introdotta in World of Tanks. Denominata Strongholds, ha introdotto i QG e le risorse che costituiscono il quid da cui sono partiti gli sviluppatori di Minsk per realizzare questo loro gioco di carte, la cui principale peculiarità consiste nei generali che danno nome al titolo, ovviamente sono impersonati dai giocatori. Perché qui si può fare qualcosa che è impossibile in tutti gli altri giochi Wargaming.net: controllare più di un’unità per volta sulla scacchiera attraverso cui viene rappresentato il campo di battaglia. vestendo dunque i panni di uno stratega vero e proprio.Le principali carte del mazzo sono quelle, inutile dirlo, dedicate ai carri armati. Sono divise in cinque diverse classi, che corrispondono esattamente a quelle presenti nel cugino: leggeri, medi, pesanti, anticarro e artiglieria. Ognuna di queste tipologie ha non solo costi in risorse e attributi differenti, essenzialmente punti ferita e potenza di fuoco, ma anche precise singolarità: i carri leggeri possono infatti effettuare un’ulteriore mossa per turno (anche in diagonale) dopo essere stati schierati, mentre i mezzi anticarro sono sempre e comunque i primi a sparare. L’artiglieria può invece sparare anche a carte a diverse caselle di distanza purché vi sia una linea di tiro libera tra essa e la carta avversaria che si vuole colpire, ossia non vi siano carte amiche a bloccarne la visuale.La bontà di ognuno di questi mezzi dipende naturalmente dalla rarità della corrispettiva carta sintetizzata nei dieci tier ripresi da WoT, via via ottenibili spendendo punti esperienza negli alberi di ricerca, come al solito divisi per nazione. Nell’attuale closed beta sono presenti Stati Uniti, Russia e Germania, tutte con caratteristiche peculiari. Per esempio quest’ultima dispone di molte delle carte più potenti, che risultano particolarmente efficaci negli attacchi contro i QG avversari, mentre con gli USA si ha a disposizione una migliore gestione dei punti risorsa e quindi si possono adoperare tattiche basate più sul numero delle carte schierate piuttosto che sulla loro potenza.Esattamente come avviene nei titoli action, partita dopo partita si ottengono silver e punti XP che possono essere spesi negli alberi di ricerca per migliorare il proprio QG così da sbloccare via via carri sempre più potenti e non solo: sono infatti presenti anche altri due tipi di carte, dedicate a ordini e plotoni, che se giocate consentono di svolgere azioni invece di schierare carri. Gli ordini sono sostanzialmente carte applicative per le unità schierate, per ripararle o aumentarne la potenza di fuoco, mentre le carte plotone rimangono in gioco per diversi turni e conferiscono bonus di svariato tipo, come punti risorsa o punti ferita aggiuntivi: quest’ultime sono piuttosto rare e se giocate con astuzia nei momenti cruciali sono in grado di cambiare le sorti di una battaglia.È opportuno precisare che attraverso un apposito editor è possibile personalizzare il deck utilizzando anche carte appartenenti a nazioni differenti, previ i limiti di massimo 40 carte e l’impossibilità di avere più di tre carte dello stesso tipo, ma l’esperienza che si ottiene alla fine di ogni match è spendibile solo ed esclusivamente nel tech tree corrispondente al QG utilizzato, a meno che questo non abbia raggiunto lo status Elite.

Giocarsi le proprie cartePassando al gameplay, sono tre le modalità di gioco attualmente presenti: l’immancabile tutorial, già perfettamente a punto, quella PvE contro i bot al momento non pienamente strutturata (è infatti prevista l’introduzione della modalità campagna) e naturalmente quella PvP che utilizza il matchmaking per mettere contro avversari di pari livello.Prima di ogni battaglia è possibile acquistare degli asset che, al costo di 800 silver, consentono di aggiungere una settima carta al proprio deck: Recon consente di rimescolare il proprio mazzo di partenza nel caso questo non ci soddisfi (lo spawn delle carte è totalmente casuale), Tactics consente di eseguire mosse particolari come schierare carri senza alcun costo in risorse e Support di disporre di bonus di attacco e difesa.La scacchiera è una 5×3, con i due QG disposti ai suoi vertici opposti: queste due carte vengono schierate automaticamente e non possono essere spostate, ma possono essere usate per attaccare per colpire le carte dell’avversario (sempre per un punto ferita) ovunque esse si trovino. L’obiettivo è quello di distruggere il QG nemico, ma si può vincere la partita anche quando l’avversario non ha più carte o esaurisce il tempo a disposizione, anche se è molto raro che accada essendo le battaglie studiate per durare al massimo un quarto d’ora.Come detto è essenziale riuscire a bilanciare le risorse per turno con la potenza di fuoco messa in campo: la strategia vincente dipende sempre dal sapiente utilizzo delle carte che si hanno in mano. Se per esempio si parte con carri leggeri è opportuno schierarne il più possibile per cercare di circondare le carte nemiche e sfruttare così la supremazia numerica, mentre se si schierano carri medi, pesanti o altri mezzi è fondamentale cercare di non farseli distruggere così da imporne la superiore potenza di fuoco il più a lungo possibile.In base al deck bisogna insomma stabilire se utilizzare una tattica offensiva o una attendista, potendo naturalmente cambiarle in corsa in base alle contromosse dell’avversario, mettendo così sul piatto la propria abilità.In base all’esito dei match si ottengono dunque soldi ed esperienza (vincendo se ne ottengono ovviamente in quantità maggiore) salendo al contempo di rank: questo di fatto misura la nostra bravura in base al rapporto tra le partite giocate e quelle vinte e viene utilizzato dal sistema di matchmaking per metterci di fronte ad avversari del nostro calibro. Completano infine il quadro degli elementi di gioco il ricco sistema di achievement e le missioni, anche giornaliere, che se completate conferiscono gold che possono essere spesi per acquistare giorni di abbonamento premium e le relative carte esclusive.

– Accessibile e ben congegnato

– Gran numero e ottima varietà di carte

– Bilanciamento tutto da verificare

Riprodurre scenari e battaglie del conflitto più sanguinoso del secolo scorso non è certo cosa facile in un gioco di carte, ma non è questo l’obiettivo di Generals. Con questo gioco Wargaming.net vuole infatti portare il brand World of Tanks in un nuovo ambito puntando su un’immediatezza di fondo che, se da un lato lo rende decisamente apprezzabile, dall’altro fa sì che i più scafati giocatori di TCG difficilmente vorranno dedicarcisi per più di qualche partita. Anche perché la struttura free-to-play, come c’è da aspettarsi soprattutto quando il gioco andrà in release, favorisce pesantemente i giocatori premium e le carte a loro disposizione ponendo un grosso punto di domanda sul bilanciamento generale del titolo, soprattutto in previsione dell’arrivo dei tornei dedicati già annunciati.

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