Potrà sembrarvi strano vedere un’altra anteprima di WWE 2K14 sul sito dopo pochi giorni, ma è semplicemente dovuto al fatto che nell’ultimo periodo abbiamo avuto modo di raccogliere un bel po’ di informazioni sul prossimo titolo di Yuke’s e Visual Concepts, rinato magicamente dalle ceneri di THQ per tornare nelle case di tutti gli appassionati di wrestling con il marchio 2K. Nel precedente articolo vi abbiamo parlato delle nuove modalità svelate durante una dettagliata conference call con gli sviluppatori, ma non c’è stato verso di descrivere il gameplay, non potendo provare il titolo fisicamente. Oggi invece siamo in grado di scendere più nel dettaglio, dopo una lunga sessione di gioco nella sede di Cidiverte. Lo spirito di WWE sarà rimasto invariato, o ci aspettano cambiamenti imprevedibili? Ora lo scoprirete.
It’s all about the reversals
L’evento è cominciato con una descrizione più precisa delle modalità rivelate dopo la prima conference call. La PR di 2K presente in sala ha spiegato che lo Streak Mode, la peculiare modalità dedicata a Undertaker che rappresenta la novità primaria di questa edizione, vede l’enorme superstar come boss se affrontata con l’opzione “Defeat the Streak”, mentre va giocata nei suoi panni in una sorta di survival se si seleziona “Defend the Streak”.
Abbiamo assistito a una prova diretta, per dimostrare che la difficoltà nella nuova modalità è di molto superiore a quella base. La dimostrazione ci ha più che convinto, soprattutto considerando che in seguito abbiamo potuto testare la forza di Undertaker sulla nostra pelle. Il possente atleta non sbaglierà quasi un counter, vi farà a pezzi molto rapidamente, e sarà spaventosamente difficile da contrastare per i meno esperti. Un punteggio finale si preoccuperà peraltro di precisare la qualità della vostra prestazione, e credeteci quando vi diciamo che fare grossi punteggi è tutt’altro che una passeggiata (difficile al momento dire se si possano sfruttare exploit per ingannare l’intelligenza artificiale, ma indagheremo quando arriverà il codice review).
Parlando di counter, tutto ruota ancora una volta attorno ai reversal. Il sistema di contromosse è rimasto invariato, cosa che inizialmente ci ha un po’ spaventato, ma è risultato meno randomico di quello visto nella scorsa edizione. Forse è dovuto ad animazioni più fluide e rapide, o forse a un miglior settaggio delle caratteristiche… fatto sta che, seppur legati ancora alle tempistiche delle varie mosse e alla reattività delle singole superstar, i reversal sono più intuitivi e riescono con frequenza nettamente maggiore nei match.
Praticamente invariati gli altri elementi del gameplay, anche se abbiamo notato un curioso sistema di abilità selezionabili per personalizzare lo stile di combattimento delle superstar nel WWE Universe Mode, e la possibilità di migliorare momentaneamente la propria resistenza una volta per match, in modo da riuscire con più facilità a liberarsi da una submission o dal classico schienamento. Questa sorta di “elemento gdr” legato ai combattenti sembra poter essere sfruttato nei match comuni selezionando l’opzione per usare le superstar modificate nella schermata del roster. Difficile dire se e come verrà applicata online.
In generale, se non avete mai amato questo combat system, WWE 2K14 non vi farà cambiare idea, ma se avete sempre apprezzato la serie vi divertirete senza dubbio. Le partite giocate ci hanno esaltato non poco, e il tutto è sembrato funzionare a meraviglia nonostante il blocco evolutivo delle meccaniche, tra prese complesse, suplex, powerbomb capaci di far tremare l’arena, e l’esultanza degli spettatori.
Greatest show in the world?
Ciò che non si è fermato sono i contenuti, sempre mostruosi. Come detto in precedenza, il titolo è personalizzabile in modo quasi maniacale, e sarà possibile ritoccare praticamente ogni cosa, dai vestiti delle superstar preesistenti alle cinture dei titoli. Persino i cartelloni del pubblico saranno modificabili, senza contare le tantissime opzioni presenti nell’Universe Mode.
In particolare ci ha sorpreso il quantitativo di materiale originale e di match storici della modalità 30 Years of Wrestlemania, che farà andare in brodo di giuggiole qualunque appassionato di wrestling che si rispetti. I video degli eventi sono tanti, accompagnati da entrate in scena studiate per essere il più fedeli possibile a quelle reali, e faranno scendere più di una lacrimuccia a chi è cresciuto con Hulk Hogan e soci.
Tecnicamente, purtroppo, non c’è stato alcun sensibile miglioramento al di fuori della fluidità delle animazioni. Il motore è lo stesso, i modelli tridimensionali non sono particolarmente dettagliati, il pubblico è piuttosto indecente, e le texture lasciano molto a desiderare. Il titolo punta moltissimo sul carisma dei personaggi e sulla fedeltà, anche per portare l’utente medio a sorvolare sulle molte mancanze tecniche. Niente da dire sul sonoro invece, che tra soundtrack ottima, commentatori dinamici e voci degli atleti risulta di altissima qualità.
– Contenutisticamente impressionante
– Reversal leggermente più intuitivi
– Tanto materiale originale WWE
Non ci gireremo attorno: se amate la serie WWE avete molti motivi per attendere con impazienza WWE 2K14, ma non aspettatevi una rivoluzione. Il sistema di combattimento, pur con qualche affinamento, è rimasto pressoché invariato, e il tutto si prospetta essere principalmente un grosso aggiornamento contenutistico, con grandissima libertà di personalizzazione di eventi e atleti. Per una trasformazione totale bisognerà aspettare ancora un po’, e al momento è dura dire se verrà affidata ancora agli Yuke’s o passerà completamente ai Visual Concept. Non resta che attendere. Nel frattempo, buone botte a tutti.