Uncharted 4
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
Uncharted 4: Fine di un ladro
- Sviluppatore: Naughty Dog
- Produttore: Sony
- Distributore: Sony
- Piattaforme: PS4
- Generi: Azione , Avventura
- Data di uscita: 10 maggio 2016
Dopo una beta privata che ha evidenziato il buon lavoro portato avanti da Naughty Dog per il suo multiplayer, Sony ha deciso di metterla a disposizione degli utenti PS4 per un intero weekend, dando così un assaggio concreto di ciò che arriverà tra un paio di mesi. Si tratta ovviamente anche di un importante stress test per i server, di una pratica doverosa, se si vuole garantire davvero un servizio senza intoppi già dai primi giorni di lancio. Dopo qualche singhiozzo durante le fasi iniziali, causato dal gran numero di utenti che si connettevano contemporaneamente, la situazione si è infine stabilizzata, e nell’arco del fine settimana raramente si sono presentati evidenti problemi di connessione e stabilità.
Buoni contro cattivi
Rispetto all’ultima volta che abbiamo avuto modo di provare il multiplayer di Uncharted 4, non ci sono in effetti grandi novità. Basti considerare infatti che l’unico vero elemento d’interesse di questa open beta è rappresentato dall’aggiunta di una nuova mappa, più complessa e articolata rispetto alle altre due. “Sopra i tetti” offre un’ambientazione orientaleggiante, con palazzi che ricordano per architetture e interni quelli dell’antica Persia. Le balaustre ad angolo con bassi muriccioli, che corrono ai lati delle balconate quadrate, offrono dei buoni ripari e garantiscono un effetto sorpresa assicurato per gli avversari, in special modo per chi salta da un tetto all’altro senza poter trovare nelle immediate vicinanze dei nascondigli. Oltre a diverse rampe di scale che danno la possibilità di potersi piazzare in vantaggiosi punti sopraelevati, il perimetro delle torri è disseminato di sporgenze che permettono di chiudere gli angoli da cui possono arrivare i proiettili e di aggirare gli avversari agevolmente. La mappa è sviluppata su più livelli, ha una piazza centrale che è spesso il teatro principale in cui si concentrano i conflitti a fuoco, e ospita il salone di un nobile palazzo che può essere sfruttato dalla propria squadra per tendere agguati e aggredire più nemici alla volta. Le dimensioni sono grossomodo simili a quelle di “Città del Madagascar”, prima delle due location riproposte in questa open beta. “Isola”, immersa in una lussureggiante foresta punteggiata da ruderi e vetuste costruzioni di pietra, ha una struttura circolare al cui interno si trova un lungo corridoio che spacca in due la mappa. Il design di queste tre ambientazioni è molto curato e l’ampiezza delle aree è pressoché perfetta per ospitare il 5 vs 5 del deathmatch a squadre, che rimane anche stavolta l’unica modalità giocabile. Se da una parte è chiaro che si tratti di versioni rimaneggiate di zone che visiterete nella campagna in singolo, dall’altra è ancora tutta da verificare la loro adattabilità, fermo restando che l’impronta fortemente arcade non darà modo di elaborare complesse tattiche di squadra. E in fondo è giusto così, visto che stiamo parlando di Uncharted.
Gruppi di ladri
Il sistema di gioco è immediato e dà la possibilità anche ai meno virtuosi di essere competitivi fin da subito. Nonostante ci sia la possibilità di uccidere all’istante col colpo caricato del rampino, sparare da dietro ai ripari o in corsa senza nemmeno mirare, c’è insomma la possibilità di fronteggiare i più esperti con azioni più elementari, aiutandosi magari con impostazioni intelligenti che meglio si adattano al proprio stile di gioco. Attraverso l’utilizzo di un numero limitato di punti da spendere è infatti possibile equipaggiarsi con un’arma pesante, una secondaria, oggetti di supporto e abilità speciali, ma anche in questo caso non c’è niente di nuovo per chi ha già provato la beta della Nathan Drake Collection.
Prima dell’arrivo del titolo sul mercato, Naughty Dog ha la necessità di sistemare alcune dinamiche di gioco che non convincono del tutto. La salute massima dei personaggi va riequilibrata, così come l’efficacia di alcune armi chiaramente più potenti di altre che al momento infliggono un quantitativo di danni inferiore al previsto. È il caso del fucile da cecchino, incapace di abbattere un avversario con un singolo colpo; o della mitraglietta e del FAL, che possiedono un potere d’arresto sbilanciato. Ancora assenti i colpi alla testa, ma come abbiamo già spiegato nella nostra precedente anteprima è probabile che vengano inseriti nel gioco completo: l’indizio arriva per l’appunto da uno degli obiettivi giornalieri che invita a fare fuori un preciso numero di nemici tramite headshot. Non è tuttavia chiaro se si tratta di un calcolo effettuato solo in base al punto in cui si spara o se tra qualche mese potrete uccidere i vostri avversari con un singolo proiettile ben piazzato.
Rispetto al primo filmato di presentazione, tecnicamente incerto, questa seconda prova ci ha dato modo di verificare quanto ottima fosse la stabilità del frame rate, che raramente scende al di sotto dei 60 FPS. Quando avviene, si tratta di un drop minimo che tocca i 50 solo nel momento in cui su schermo si verificano contemporaneamente esplosioni e un continuo via vai di personaggi. L’ottimizzazione sembra già a buon punto e nel poco tempo rimasto prima dell’uscita la situazione potrebbe migliorare ulteriormente. Resta solo da capire per quanto tempo il comparto multiplayer potrà stimolare gli utenti e quali altre modalità Naughty Dog inserirà nel pacchetto completo.
– Divertente e immediato
– Sistema di ricompense interessante
– Tecnicamente solido
Nonostante ci sia bisogno dell’inserimento degli headshot, e di un po’ più di bilanciamento della salute e dell’efficacia delle armi, il multiplayer di Uncharted 4 ci ha lasciato buone sensazioni: è immediato, divertente, tecnicamente solido e offre un sistema di ricompense che se ben strutturato potrebbe aumentare non poco l’interesse per la parte competitiva del gioco.
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