Ultimamente a sentir parlare di Transformers su console si diventa un po’ tristi e sconsolati. Non che i film di Michael Bay siano delle delizie (anzi, tutt’altro), ma se ogni capitolo della serie continua a fare sfracelli in sala e a far parlare di sé per settimane, quando si passa ai tie-in su console le cose sono molto diverse. Transformers: Rise Of The Dark Spark dello scorso anno si è rivelato un’autentica iattura per la serie, Transformers 3 non ha fatto molto meglio e lo stesso vale per Transformers II: La Vendetta del Caduto e per Transformers: Age of Extinction su mobile. Per fortuna High Moon Studios ha dato vita anche a episodi più che discreti (Transformers: War for Cybertron è tutt’altro che disprezzabile), ma è ormai normale non aspettarsi grandi cose quando si sente nominare un nuovo titolo della serie. Eppure c’è sempre l’eccezione e quella di oggi si chiama Transformers Devastation, un action-brawler in cel-shading che Platinum Games sta sviluppando per Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3, PlayStation 4 e PC per conto di Activision. Lo vedremo solo in autunno (manca ancora una data precisa), ma all’E3 di Los Angeles il team nipponico ha portato sia un breve trailer, sia una demo più corposa per mostrare la loro nuova creazione all’indomani di Bayonetta 2 e di The Legend of Korra. A dire il vero Platinum Games era presente alla fiera losangelina anche con Star Fox Zero, ma su quest’ultimo versante è forse meglio soprassedere.
La devastazione dei robottoni
Tornando comunque a Transformers Devastation, siamo di fronte a un brawler-picchiaduro in cui potremo impersonare cinque Autobots (Optimus Prime, Bumblebee, Sideswipe, Wheeljack, Grimlock) e combattere naturalmente contro svariati Decepticons per giungere al cospetto dell’immenso Devastator (ecco spiegato il titolo). Platinum Games ha preso ispirazione soprattutto da Metal Gear Rising: Revengeance, offrendo prima di tutto un sistema di combattimento dinamico, agile e molto meno basilare di quanto si possa pensare guardando distrattamente i video di gameplay mostrati all’E3. Gli scontri in queste arene piuttosto ampie sono infatti basati non tanto su button-mashing fine a se stesso, quanto più su parate, schivate, combo, mosse di agilità e naturalmente trasformazioni. Potremo infatti trasformarci in ogni istante nel nostro rispettivo automezzo per avere a disposizione attacchi differenti (ma anche come metodo di difesa), ma non solo. Se infatti riusciamo a riempire una balla dopo un tot di colpi andati a segno e premiamo in tempo il pulsante Tranform, non solo ci trasformiamo ma scateniamo un attacco speciale molto potente, come mostrato nel trailer con Bumblebee che si trasforma in una piccola quattroruote e si scaglia contro il nemico infliggendogli parecchi danni. Sempre Bumblebee, nonostante sia il più piccolo degli Autobots del gioco, è anche il più agile e vederlo passare sotto le gambe di un nemico, capitargli alle spalle e mazzuolarlo da dietro è un gran bel vedere, il tutto (almeno pare) con una fluidità notevole e un senso di dinamismo che lascia rapiti.
Tutta una questione di “platino”
Sempre a livello di gameplay Platinum Games ha inserito alcuni elementi action-ruolistici come il loot lasciato dai nemici, livelli di esperienza, “tesori” da scoprire e attacchi e combo potenziabili nel corso del gioco. Gioco che sarà incentrato esclusivamente su un’esperienza in singolo (e in fondo spiace) e che, nella volontà del team nipponico, dovrebbe restituire quel feeling anni ’80 della prima serie animata dei Transformers che così tanto è mancata nei giochi precedenti e nei film di Bay. Volontà visibile sia nel particolare stile grafico, sia nelle voci doppiate, che saranno quelle di molti doppiatori della serie TV originale. Ci si aspetta poi molto anche dal senso di grandezza e potenza sia dei Transformers, sia delle location. Finora si è visto molto poco a livello di ambientazioni e asset e anche la distruttibilità delle arene non ci è parsa delle più spettacolari, ma è ancora troppo presto per farsi un’idea precisa di cosa ci aspetti. L’altro dubbio riguarda proprio Platinum Games, che se da un lato ha quasi sempre brillato con IP di propria invenzione, quando si è trattato di lavorare con proprietà intellettuali esterne non ha realizzato titoli altrettanto iconici (seppur sempre validi) come nel caso di Metal Gear Rising: Revengeance e soprattutto di The Legend of Korra. Eppure, un po’ per quel cel-shading così retrò, un po’ per quelle trasformazioni così immediate e ben fatte, ci sono davvero tutte le carte in regole perché Kenji Saito e soci facciano un ottimo lavoro e ci regalino “il” gioco dei Transformers che tutti noi nostalgici degli anni ’80 abbiamo sempre sognato.
– I Transformers come li abbiamo sempre sognati
– PlatinumGames è sinonimo di qualità
– Molti riferimenti alla prima e mitica serie TV degli anni ‘80
Che sia davvero la volta buona? Non che il sottoscritto sia un grande appassionato dei Transformers, ma ultimamente i robottoni di Hasbro su console hanno fatto un po’ penare i fan e la voglia di giocare a qualcosa di davvero valido nei panni di Optimus & co. è davvero tanta. Transformers Devastation potrebbe riuscire nell’impresa grazie al suo stile grafico, ai combattimenti fluidi e dinamici, alle trasformazioni istantanee e al marchio di qualità di PlatinumGames. Vi pare poco?