La premessa con cui parto è solenne: Total War, per me, è un brand fortemente legato al periodo storico raccontato. La sensibilità che ognuno di noi può avere dinanzi a un periodo del passato rispetto ad un altro influisce tantissimo sul successo di un capitolo della saga di Creative Assembly. Non a caso, appena iniziata l’intervista con gli sviluppatori, ho snocciolato tutta la mia esaltazione per Napoleon Total War e per Empire Total War, gli ultimi due titoli che mi hanno prosciugato ore di vita e di gioco. Insomma, ho fatto capire sin da subito che Warhammer non è nelle mie corde, almeno non quanto lo è stato il racconto delle campagne napoleoniche: il team, però, mi ha presto rincuorato, dicendomi che lo sviluppo del nuovo capitolo storico è oramai ben avviato e che presto anche le persone come me avranno nuova soddisfazione. Intanto, però, mentre voi fan di Warhammer mi insultate per la mia sconsideratezza e per la mia stupidità, bisogna “accontentarsi” del secondo capitolo della trilogia dedicata a quella che è una saga che con la sua prima iterazione si è rivelata un grande successo. Nella bellissima Horsham, a pochi chilometri dalla costa di Brighton, in una cittadina che non ha bisogno di automobili per lo spostamento, siamo andati a provare Total War Warhammer II.
Scatenate i dinosauriDopo essersi concentrato sulle vicende dei Nani, dei Non Morti e dei Pelleverde, Warhammer è pronto a raccontare le vicende degli Uomini Lucertola e delle due iterazioni della razza elfica, gli Alti e gli Oscuri. Gli sviluppatori ci hanno messo quindi dinanzi a una battaglia estrapolata dalla campagna principale, quella che ci mette al comando di Kroq-Gar, munito di drappelli di sauri appiedati, uno stegadonte e anche un bastiladonte, a formare un esercito pronto a fronteggiare gli elfi su un ponte che conduce direttamente a un enorme tempio, ben difeso. Il gameplay dell’ultimo capitolo di Total War non si differenzia moltissimo da quello mostratoci nel precedente Warhammer, ma sono state aggiunte alcune feature che sicuramente rendono più stratificata l’azione e la strategia. Partiamo col dire che abbiamo apprezzato entrambe le nuove proposte: la prima riguarda la possibilità di ritrovarsi in modalità berserk dopo aver subito un ingente quantitativo di danni da parte del nemico. Tale rage mode ci farà perdere completamente il controllo del nostro Uomo Lucertola, che caricherà a testa bassa gli avversari: il movimento non sarà chiaramente dalla nostra, perché ci troviamo pur sempre dinanzi a delle bestie pesanti e goffe, ma una volta che sarà possibile arrivare addosso agli arcieri o ai lancieri elfi, minuti rispetto ai nostri sauri, sarà un piacere godere della modalità berserk. La seconda novità, invece, riguarda la possibilità di spawnare dei dinosauri selvatici, che potranno essere evocati direttamente sul campo di battaglia, durante gli scontri, grazie a un’abilità speciale: ogni esercito, a seconda della razza, avrà la possibilità di evocare sul terreno determinati aiuti, quindi logicamente gli elfi non avranno dalla loro un drappello di dinosauri selvatici a propria disposizione. Tale espediente permette, da un lato, una semplificazione dello schieramento delle truppe in battaglia, che ci viene anche incontro nel momento del bisogno, per respingere magari un assalto troppo brusco o per potenziare una nostra offensiva: ovviamente non sarà un’azione che potrete compiere ogni volta vogliate, perché vi saranno dei limiti sia temporali che di utilizzo totale. Situazione analoga, praticamente, all’utilizzo delle abilità speciali di Kroq-Gar, che avrà dalla sua un paio di attacchi ad area e la possibilità di curare un gruppo di soldati, o magari se stesso.
Il drago che si colorò di fuocoVeniamo dunque alla battaglia che abbiamo dovuto combattere. Come dicevamo poc’anzi il sistema di controllo non è cambiato, anche perché sarebbe stata una follia: pronti a muovere l’attacco verso il nostro avversario e conquistare così il ponte, primo baluardo verso la vittoria, non abbiamo aspettato l’arrivo di rinforzi e ci siamo catapultati verso gli elfi nemici. Chiaramente il primo passaggio, facile e immediato, ha rappresentato la vera illusione del momento, perché subito dopo ci siamo ritrovati nel bel mezzo di uno scontro molto più acceso: gli elfi, infatti, hanno subito convocato un drago alato capace di sputare tutto il fuoco necessario a mettere in ginocchio le nostre truppe. Con un immediato e curioso zoom verso l’azione abbiamo potuto apprezzare tutti gli effetti particellari, tutte le texture realizzate da Creative Assembly, che ci ha permesso di assistere a uno scontro davvero piacevole per gli occhi, meno per il risultato. Il drago, d’altronde, non è stato facilissimo da atterrare, fino a quando non abbiamo avuto dalla nostra un supporto aereo, arrivato da uno dei fianchi della mappa di gioco, che ha trasportato il combattimento con il drago nell’alto dei cieli. Lo scontro, in ogni caso, ammettiamo che non si è chinato dalla nostra parte, anzi: in entrambi i tentativi siamo riusciti a testare due diverse tipologie di game over, tutte che confluiscono nella medesima realtà. La prima ci ha messo dinanzi alla triste ritirata del nostro comandante, Kroq-Gar, che ha deciso di ritirarsi dinanzi ai troppi danni subiti nella sua scorribanda solitaria, la seconda, invece, ci ha portato alla morte di quest’ultimo, intenzionato a non cedere alla paura né al darsi alla fuga. Insomma, nonostante i nostri eserciti fossero ancora alla pari, perdere il comandante è, ancora, una soluzione che non potete permettervi. Com’è logico che sia. In ogni caso in entrambe le situazioni ci siamo divertiti moltissimo, perché l’anima di Total War è ancora forte e vincente, offrendo una grandissima varietà di strategie e un’altrettanta alta rigiocabilità di tutte le battaglie offerte, a partire da questa che ci è stata propinata. A tal proposito facciamo un rapido focus sulla campagna che ci troveremo ad affrontare, perché gli sviluppatori promettono maggior dettaglio, proprio per focalizzarsi ulteriormente su quella che è la storia di Warhammer: le quattro razze che faranno da protagoniste alla vicenda combatteranno anche stavolta per il controllo finale del Malestrom, il vortice di pura energia arcana che si trova al centro del mondo. Ogni fazione lo brama per un determinato scopo, per raggiungere ciò che più anelano nella loro vita, dando vita a una storyline che promette un successo diverso rispetto al primo capitolo, incentivando anche la rigiocabilità. Per rievocare anche nel multiplayer la presenza della quattro fazioni, Creative Assembly ci ha anche raccontato di una modalità a quattro giocatori, nella quale tutti potranno combattere tra di loro senza avere alleati: un tutti contro tutti che può indubbiamente divertire e che non vediamo l’ora di provare.
Nuova linfa per il mondo Warhammer
Gameplay confermato con qualche novità
Total War Warhammer ha pochissime novità nel gameplay e nel corso della nostra avventura ne abbiamo notate praticamente soltanto due. L’obiettivo in ogni caso non era quello di stravolgere la formula, che già funzionava benissimo: restiamo, quindi, colpiti dalla sempre altissima cura dei dettagli e anche dalla promessa di una storyline molto più corposa e intensa da vivere, in attesa di poterla effettivamente testare. L’appuntamento è per la prossima settimana, con un reveal più corposo dal palco dell’E3.