Ed è così che, dopo un esordio di successo, Runic Games ha deciso di riprovarci, e al PAX tenutosi in questi giorni ha alzato quanto mai il velo sul suo Torchlight II.
Un mondo da esplorare
Chi ha giocato al primo Torchlight, ricorderà sicuramente l’atmosfera cupa e a tratti opprimente dei suoi continui dungeon e delle sue ambientazioni sotterranee. Torchlight II introdurrà una prima novità in questo proposito: oltre alle caverne, alle miniere e alle location interrate, infatti, ci sarà tutto un mondo di superficie da esplorare, colorato e pulsante, e con il quale potremo interagire. Dimenticatevi, quindi, l’esclusività di angoli umidi ed angusti: il vostro personaggio, questa volta, vagherà per boschi, distese verdi, deserti e perfino aree coperte di neve, per una maggiore varietà dello scenario indubbiamente gradita.
Tutte le aree saranno generate randomicamente e, sia quelle selvagge sia quelle cittadine, saranno soggette ai fenomeni climatici e al ciclo di giorno e notte, così che quello di Torchlight II possa essere un mondo a tutti gli effetti vivo e, per quanto fantasy, credibile.
Stando a quanto riferito dai developer, le principali città dovrebbero essere tre, attorno alle quali ruoteranno i tre atti in cui si svolgerà la sceneggiatura del gioco. Ognuno dei tre atti dovrebbe durare non meno di sette ore, per una longevità totale del titolo, quindi, che si attesterà intorno alle venti ore.
Decidere chi essere e chi avere accanto
Prima di poter esplorare questo nuovo ed interessante mondo, però, sarà necessario creare il proprio personaggio. Torchlight II metterà a disposizione quattro classi principali tra le quali scegliere, tutte differenziate per le abilità da sfoggiare durante le battaglie: potremo essere un Embermage, in grado di sferrare incantesimi potentissimi, oppure un Berserker, che fa della forza bruta e delle invocazioni degli spiriti la sua punta di diamante. In alternativa, potremo essere Engineer, specializzati nell’utilizzo delle tecnologie, oppure Outlanders, dotati di particolare velocità ed ugualmente abili nell’utilizzo di incantesimi e pistole. Una volta effettuata la nostra scelta, andremo a decidere sesso, faccia, pettinatura e colore dei capelli del nostro eroe, prima di assegnargli un nome o, qualora non si fosse particolarmente amanti della personalizzazione, potremo anche lasciare che sia il gioco a creare randomicamente le fattezze del nostro alter ego.
Una volta completato il nostro eroe umano, sarà il momento di scegliere il nostro fidato animale da compagnia, che ci seguirà nel corso dell’avventura: quello dei pet, infatti, è un graditissimo ritorno. Già presenti nel primo Torchlight, gli animali passano dai due presenti in quest’ultimo agli otto tra cui sarà possibile scegliere in Torchlight II: parliamo del cane, del gatto (entrambi già visti nel primo episodio), del furetto, del falco, della pantera, del lupo e del chafawary, una sorta di simpatico rettile bipede.
Una volta selezionato l’amico animale che preferite – come mostrato da Runic Games durante il PAX – il gioco consentirà di scegliere tra quattro differenti livelli di difficoltà, che vanno da quella estremamente facile per i neofiti del genere a quella più alta per gli amanti delle sfide competitive.
Un amico su cui contare, oltre a se stessi
Gli animali di cui vi abbiamo accennato poc’anzi saranno molto più che una semplice compagnia: essi, infatti, ci seguiranno sempre durante le nostre battaglie, sferrando utili attacchi agli avversari ed aiutandoci a mandarli al tappeto. Il nostro fidato amico a quattro zampe (o a due, a seconda di quale abbiamo scelto) sarà un vero e proprio alleato, dotato di un suo inventario, della possibilità di eseguire incantesimi offensivi o difensivi e, sopratutto, potrà essere utile nelle più semplici mansioni: Runic Games ha spiegato, ad esempio, che potremo chiedere all’animale di tornare in città al posto nostro consegnandogli una lista della spesa, in maniera tale che – al suo ritorno – abbia con sé tutta la merce di cui avevamo necessità, ed abbia venduto al commerciante quella che non ritenevamo più utile, esattamente insomma come accadeva nel primo capitolo.
Inoltre, avvicinandoci ai fiumi o ai laghi che troveremo nelle aree selvagge del gioco, potremo gettare l’amo e cercare di pescare: per riuscirci, dovremo riuscire a premere il tasto sinistro del mouse nel momento in cui i cerchi mostrati sullo schermo combaceranno. Una volta conclusa con successo la pesca, potremo dare il pesce ottenuto in pasto al nostro animale (a meno che non sia un pesce d’oro, non commestibile e da vendere per ricavarne del denaro): ognuna delle diverse specie ittiche conferirà diverse abilità al pet, arrivando perfino a trasformarlo – momentaneamente o definitivamente – in qualcos’altro: al PAX, ad esempio, è stato mostrato un pesce che, una volta ingerito dal cane, lo trasformava in un mortale ragno gigante per tre minuti, consentendoci quindi una facile vittoria sui mostri che cercavano di aggredirci lungo il percorso.
Ovviamente, oltre che sul nostro animale, dovremo contare anche su noi stessi per sopravvivere agli scontri con i nemici: in tal proposito, Runic Games ha introdotto un interessante sistema costituito da una barra mostrata in basso sul vostro monitor. Quest’ultima potrà essere riempita colpendo tanti nemici consecutivamente (se, ad esempio, eviterete gli scontri o tornerete in città, si svuoterà completamente) e, una volta che ci saremo riusciti, consentirà di sferrare un attacco speciale, differente in base alla classe del personaggio scelta all’inizio del gioco. Nel caso del Berserker, ad esempio, per un periodo limitato di tempo potremo infliggere soltanto colpi critici – che arrecano il doppio dei danni – a tutti i nemici che incontreremo lungo la via, indipendentemente dalle loro abilità.
Mano a mano che elimineremo gli avversari, otterremo ovviamente dei level up e dei punti che potremo spendere per acquisire delle abilità che miglioreranno le nostre prestazioni in combattimento.
Altra cosa fondamentale confermata dagli sviluppatori sarà l’abbondante presenza di quest secondarie: parlando con i personaggi che incontreremo – sia che essi siano in città sia che si trovino in lande più desolate – potremo ottenere degli incarichi che, oltre a farci guadagnare dei punti fama (già presenti nel primo capitolo del gioco) ci consentiranno anche, una volta completati, di scegliere tra più ricompense. In questo modo, l’utente potrà seguire in maniera più decisa il suo personale stile di gioco, andando magari a farsi consegnare un’ascia che consenta attacchi brutali piuttosto che un’armatura che migliori le sue prestazioni difensive.
La quest primaria, invece – sulla quale si reggerà la sceneggiatura – dovrebbe essere meglio curata e più approfondita di quanto visto nel primo Torchlight, tanto che Runic Games ha rivelato di essersi rivolta ad un vero sceneggiatore per stendere più accuratamente la storia.
Torchlight goes Online
Se c’è una cosa di cui è parlato abbondantemente, ai tempi di Torchlight, era dell’assenza del multiplayer. Visto quanto riuscito fosse il titolo Runic Games, infatti, era impossibile non pensare a quanto stimolante quest’ultimo sarebbe stato da giocare online insieme a qualcun altro.
Fortunatamente, queste voci non sono rimaste inascoltate, e gli sviluppatori hanno deciso di dotare di questa modalità Torchlight II: sarà possibile, quindi, sia giocare online tramite Internet, con partite in cui sono gli utenti a fare da host, sia giocare via LAN. Il numero massimo di giocatori dovrebbe essere tra i sei e gli otto, anche se i developer assicurano che si gioca al meglio con un numero tra i quattro e i sei.
Grazie al multiplayer potremo scorrazzare per il mondo insieme ai personaggi controllati da altri videoplayers, collaborando magari nell’uccisione di un mostro che sbarrava la strada. È anche vero, però, che questo mostro sarà tanto più forte quanto più numerosi saranno coloro che lo attaccano: un avversario che affronteremo in due, per esempio, sarà livellato in maniera meno ostica rispetto a quando ci capiterà di sfidarlo in otto. Sarà quindi necessario collaborare con astuzia ed intelligenza per avere la meglio sui nemici, visto che in Torchlight II l’unione farà la forza, ma purtroppo farà anche quella dei nostri opponenti.
– Modalità multiplayer accattivante
– Nuove classi e nuovi attacchi speciali
– Ampliato il sistema degli animali
Stando alle novità annunciate durante questo PAX, Torchlight II introdurrà delle nuove, graditissime, caratteristiche, andando probabilmente a porre una toppa sulle mancanze del suo precursore o – come nel caso del nuovo mondo esplorabile e del multiplayer – ad aprire spazi enormi e stimolanti laddove nel primo Torchlight si finiva con lo scontrarsi su porte irrimediabilmente sbarrate.
Considerando anche quanto avrà da offrire – oltre venti ore di gioco, decine di quest secondarie, il proprio animale da addestrare, solo per citarne alcune – a dispetto del prezzo di soli $20 a cui verrà venduto negli States, e probabilmente anche qui in Europa (immaginiamo che il costo definitivo non supererà i 20€), Torchlight II potrebbe davvero essere uno di quei titoli che gli appassionati dell’hack ‘n’ slash ruolistico non possono e non devono lasciarsi sfuggire.