Anteprima

Too Human

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Da tanto, troppo tempo, si sente parlare di Too Human. Il titolo era infatti originariamente previsto per la prima console Sony, Playstation, ben nove anni fa su cinque CD, assolutamente una cosa sensazionale per l’epoca. Ciò che contraddistingueva la creatura Silicon Knights era data da un’atmosfera surreale e cyberpunk, oltre ad una qualità tecnica decisamente sopra la media. Tuttavia, con il passare dei mesi, del titolo se ne persero le tracce, per poi ricomparire nella scaletta dei giochi in uscita per la neonata console Nintendo, il Gamecube, qualche anno dopo. Anche questa volta, dopo che gli sviluppatori commercializzarono per il piccolo cubetto l’ottimo survival horror Eternal Darkness e il remake del primo Metal Gear Solid, di Too Human non se ne sentì più parlare. In seguito, con l’avvento delle macchine di nuova generazione, Denis Dyack, presidente della società, annunciò in pompa magna addirittura lo sviluppo di una trilogia in esclusiva per la nuova console Microsoft, Xbox 360. Utilizzando l’Unreal Engine 3 di Epic Games, la software house prometteva un titolo di grande impatto, ma qualcosa andò storto. Le prime demo giocabili erano piuttosto deludenti, con una grafica di basso livello ed un gameplay piuttosto ripetitivo. Il feedback avuto dagli utenti fece prendere la decisione di rifare tutto completamente da capo, abbandonando l’Unreal Engine a favore di un motore grafico proprietario ed apportando tutte le modifiche necessarie a fare di Too Human un vero e proprio capolavoro.Al GDC abbiamo avuto modo di vedere e provare una nuova demo, gli sviluppatori saranno riusciti a creare questa volta un titolo all’altezza delle aspettative?

Dei ciberneticiLa storia che fa da sfondo alle vicende raccontate in Too Human è abbastanza particolare. Vestiremo i panni di Baldur, uno degli Aesir, divinità della mitologia norrea. Infatti all’interno del titolo gli dei non sono soltanto entità spirituali come li concepiamo noi, ma hanno una vera e propria forma, simile a quella degli uomini, che tuttavia presenta alcune caratteristiche peculiari che li contraddistingue dai normali esseri umani. Queste peculiarità vengono fornite tramite degli impianti cibernetici posti sul loro corpo, che li fa diventare in parte macchina. Dall’altra parte, sono costretti a combattere contro una razza di creature artificiali dall’intelligenza molto avanzata, che cercano di diventare più simili agli uomini utilizzando il sangue delle loro vittime e puntano alla classica conquista dell’universo. Non possiamo dilungarci ulteriormente sulla trama, dato che è la parte del gioco su cui i ragazzi di Silicon Knights cercano di mantenere il più grande riserbo.

Commistione di generiIl titolo cerca di proporre un gameplay che attinge a piene mani dal mondo dei giochi di ruolo, nonostante l’aspetto tipico degli action game; una linea già tracciata in precedenza, ad esempio, da Mass Effect sulla stessa Xbox 360. Prima di tutto dovremo quindi scegliere la classe del nostro personaggio, tra Commando, Campione, Difensore, Berserker e Bioingegnere. Ognuna di esse possiede i propri punti di forza e punti deboli.Il gameplay è chiaramente ispirato ai caposaldi del genere action quali Devil May Cry e Ninja Gaiden, con la differenza che lo stick analogico destro non serve per schivare gli attacchi dei nemici, bensì ad indirizzare i propri, sia con le armi da taglio sia con pistole e fucili. Le telecamere seguono l’azione in modo automatico in modo più che soddisfacente e consentono solamente di indicare la loro distanza, similmente ad un qualsiasi gioco di calcio. Ovviamente la maggiore sfida sarà data dai boss di fine livello, in cui si dovrà studiare una precisa strategia per riuscire a contrastarli efficacemente e con sequenze di Quick Time Event per dargli il colpo di grazia, aspetto preso in prestito dal capolavoro Sony, God Of War.Il potenziamento del personaggio viene effettuato tramite una serie di punti esperienza da distribuire sulle varie caratteristiche disponibili, così da personalizzare appieno il nostro alter ego digitale. Farà la sua parte anche un vasto assortimento di accessori, armature e strumenti di morte da abbinare all’equipaggiamento. Immancabili anche i poteri mistici, in questo caso forniti da rune magiche, che potranno inoltre essere combinate tra loro per creare nuovi effetti unici.

Aspetto graficoDal punto di vista tecnico, l’abbandono dell’Unreal Engine 3 non ha poi pesato più di tanto sulla realizzazione grafica del prodotto. Gli ambienti sono vasti e ottimamente dettagliati, ma soprattutto ben caratterizzati sul fronte artistico da un’ottima unione della mitologia nordica alla cultura cyberpunk. Texture di ottima fattura ricoprono personaggi e fondali, mentre abbiamo qualche riserva sul numero di poligoni utilizzato, non eccessivamente alto. Fa inoltre bella mostra di sé la realizzazione degli effetti ambientali, che in alcuni casi danno luogo a cutscene sicuramente d’impatto. Purtroppo, non è tutt’oro quel che luccica, infatti qualche volta si assiste ad alcuni rallentamenti di troppo che, speriamo, vengano eliminati in tempo per la versione finale. Anche le animazioni avrebbero bisogno di una piccola ritoccatina, in quanto risultano piuttosto povere di frames soprattutto durante le collisioni, dando una sensazione di “legnosità” al tutto.

Considerazioni finaliNella build presentata al GDC di quest’anno, Too Human si è mostrato decisamente migliorato rispetto alla sua precedente incarnazione. Nonostante l’abbandono dell’Unreal Engine 3, la realizzazione grafica è risultata di ottimo livello, seppur ci sia ancora da lavorare soprattutto sul frame rate e le animazioni, mentre il gameplay presenta una buona integrazione dei elementi tipici dei giochi di ruolo all’interno di una struttura fortemente sbilanciata verso gli action. Probabilmente qualche anno fa, queste caratteristiche sarebbero state degne di nota, ma con il passare del tempo, la commistione dei generi è stata una necessità e ormai gran parte del software in commercio presenta molte caratteristiche provenienti da più tipologie di titoli. In ogni caso, speriamo che i ragazzi di Silicon Knight continuino per questa strada, cercando di affinare al meglio ogni aspetto del gioco. Dopo gli infiniti posticipi, rimaniamo in attesa di conoscere, finalmente, la sua data di uscita.

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